27 Sep, 2025 - 12:00

Umbria, più risorse ai Pronto Soccorso: 3,07 milioni alla dirigenza medica

Umbria, più risorse ai Pronto Soccorso: 3,07 milioni alla dirigenza medica

La Regione Umbria mette mano al portafoglio per rafforzare la prima linea dell’emergenza-urgenza. Con un’assegnazione complessiva di 3.078.000 euro riferita al triennio 2022-2023-2024, la Giunta riconosce un’indennità specifica, superiore a quella prevista dal CCNL, ai dirigenti medici che operano nei Pronto Soccorso. È un intervento che ha valenza economica e organizzativa: punta a trattenere professionalità rare, ad arginare l’emorragia di turnisti e a stabilizzare la qualità del servizio nelle ore più critiche.

Più risorse per i Pronto Soccorso dell'Umbria: cosa prevede il provvedimento

La delibera recepisce l’Accordo con le organizzazioni sindacali di categoria (DGR n. 762/2024) e indirizza le risorse alla remunerazione dei turni di Pronto Soccorso con importi migliorativi rispetto al contratto nazionale. Non si tratta di un bonus una tantum, ma di un riconoscimento strutturale delle “particolari e gravose condizioni di lavoro” dei medici che presidiano l’emergenza. L’allocazione, riferita agli esercizi 2022-2024, si innesta nel percorso di potenziamento del Servizio sanitario regionale e consente alle aziende di programmare turnazioni e coperture con un incentivo economico definito e stabile.

Quanto costa e cosa migliora: impatto economico dell’indennità

Sul piano economico, l’operazione agisce su due fronti. Da un lato, aumenta il costo del lavoro dei professionisti dell’area critica, con un differenziale di indennità che riconosce il valore dell’attività svolta in contesti ad alta pressione. Dall’altro, può produrre risparmi indiretti: meno ricorso a esternalizzazioni, minori straordinari non programmati e una riduzione del turnover, che ha costi impliciti elevati in termini di selezione, formazione e perdita di know-how.

Nella prospettiva dei conti pubblici, la spesa aggiuntiva va letta come investimento per salvaguardare tempi di attesa, sicurezza delle cure e continuità del servizio, variabili che hanno un impatto diretto sulla soddisfazione dell’utenza e sui costi sanitari complessivi.

CCNL e accordo sindacale: come funziona l'aumento delle risorse per i dirigenti medici

Il riferimento al CCNL chiarisce la natura dell’intervento: l’indennità non sostituisce le previsioni nazionali, ma le supera come misura territoriale aggiuntiva, possibile proprio grazie all’intesa con le sigle della dirigenza medica. Questo passaggio è decisivo perché mette al riparo il provvedimento da contenziosi e ne definisce la cornice esigibile nelle aziende sanitarie. L’adeguamento economico dei turni, più che un premio, è una leva di politica del lavoro pubblico: allinea la retribuzione al rischio e alla complessità, aumentando l’attrattività delle posizioni in Pronto Soccorso rispetto ad altre discipline meno esposte.

Regione Umbria, le parole della presidente sull'aumento delle risorse per i Pronto Soccorso

Nel presentare la misura, la presidente della Regione Umbria Stefania Proietti ha sottolineato la centralità dei professionisti dell’emergenza: “Desidero esprimere, a nome di tutta la comunità umbra, la più profonda gratitudine a tutti i professionisti del pronto soccorso per l’instancabile lavoro che svolgono ogni giorno, con professionalità, competenza e spirito di servizio. A loro va oggi, ancora una volta, il nostro grazie più sentito”. Il richiamo al periodo pandemico, quando i reparti di emergenza hanno retto la pressione più dura, colloca la scelta in una traiettoria di medio periodo: il rafforzamento economico è parte di una strategia di resilienza dei servizi.

La concreta efficacia dell’intervento dipenderà dall’implementazione nelle singole aziende e dalla capacità di misurarne gli effetti. Due gli indicatori chiave: copertura dei turni (soprattutto notturni e festivi) e stabilità degli organici. Se l’indennità aggiuntiva contribuirà a ridurre le scoperture e a migliorare la permanenza media in reparto, il ritorno sull’investimento sarà evidente anche in termini di performance (tempi di presa in carico, appropriatezza dei percorsi, riduzione dei rientri impropri). La programmazione pluriennale 2022-2024 consente, inoltre, di pianificare con maggiore certezza l’utilizzo delle risorse e di calibrare eventuali correttivi. 

In questa chiave, i 3,07 milioni non sono soltanto un capitolo di spesa, ma una scommessa sulla tenuta del Servizio sanitario regionale e sulla fiducia dei cittadini nel Pronto Soccorso.

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Giorgia Sdei
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