La battaglia delle liste d'attesa esplode in aula a Palazzo Cesaroni. E' il nervo rimasto scoperto dalle elezioni regionali e dalla campagna condotta dal Patto Avanti sulla sanità, a inasprire gli animi. Donatella Tesei, la ex presidente della Regione, cerca la rivincita su Stefania Proietti che aveva assicurato l'eliminazione delle liste di attesa in tre mesi. La governatrice, dalla sua, si difende coi numeri forniti dalla Direzione Sanità dela Regione e presentati nei giorni scorsi. Resta il giallo dell'interpretazione dei dati: Per il centrodestra le liste di attesa sono raddoppiate (da 44mila a 85mila prestazioni da erogare). Per la giunta i numeri sono più complessi e vengono presentati spacchettati per settori.
A innescare il confronto, un'interrogazione in question time di Donatella Tesei (Lega), che ha messo sotto accusa la gestione dell'attuale esecutivo anche sulla presunta riduzione del monte ore di lavoro straordinario nelle aziende sanitarie regionali.
Numeri contestati dalla presidente Stefania Proietti, che ha rilanciato i dati forniti nei giorni scorsi sui risultati del piano di recupero, dei quali si era occupato Tag24 Umbria, e ha rivendicato l’incremento del 33% delle risorse per le prestazioni aggiuntive. “Stiamo correndo più del previsto su prestazioni ambulatoriali e recupero delle prestazioni non erogate”.
Nel dettaglio, l'interrogazione depositata da Tesei chiede chiarimenti su una comunicazione interna regionale che avrebbe disposto una riduzione del 30% del monte ore di straordinari per i progetti incentivanti nel 2025.
"Una misura - ha detto - che, a causa della mancata attuazione del contenimento nel primo trimestre, produrrebbe un taglio effettivo del 60% nei mesi successivi. In una situazione di carenza cronica di personale – ha spiegato Tesei – lo straordinario è spesso l'unico strumento per garantire la continuità dei servizi. Quali alternative operative sono state previste? Si prevede un maggiore ricorso ai privati accreditati, e con quali fondi?”.
Poi l'affondo sulle liste di attesa. “La situazione è fuori controllo - ha dichiarato la consigliera della Lega - nel settembre 2024 avevamo lasciato 44mila prestazioni sospese, oggi sono quasi il doppio. Non si può continuare a rispondere con percentuali vaghe. I cittadini hanno diritto a sapere”.
La replica della presidente Proietti non si è fatta attendere: “La Regione non ha mai disposto alcuna riduzione del monte ore di straordinario. Anzi, per il 2025 abbiamo aumentato le risorse da 2,9 a 4,4 milioni di euro, pari a un +33% rispetto al 2024”.
Proietti ha precisato che, a differenza dello scorso anno, il legislatore nazionale non ha confermato per il 2025 la possibilità di destinare lo 0,4% del fondo sanitario per prestazioni aggiuntive e acquisto da privati accreditati. La Regione, ha detto, ha quindi fatto ricorso a tutte le risorse disponibili, concordando il piano operativo di recupero delle liste con le Aziende sanitarie.
“Il recupero delle prestazioni avviene sia con le attività ordinarie sia con la produttività aggiuntiva - ha aggiunto -. Al 30 aprile 2025, abbiamo recuperato il 100% delle prestazioni ambulatoriali del 2023 e il 78-79% di quelle del 2024. Le prestazioni del 2025 sono in fase di recupero, con una percentuale attuale del 47,36%”.
Sull'utilizzo delle strutture private accreditate per erogare prestazioni di ricovero e di specialistica ambulatoriale secondo la presidente della Regione "non sono al momento previsti maggiori ricorsi al privato o risorse ulteriori da destinare in alternativa al ricorso all'istituto dello straordinario".
Ma Tesei non ha ritenuto soddisfacenti le risposte: “Non è stata fornita una cifra esatta. La governatrice dice che la circolare non esiste, ma noi ce l'abbiamo. Ci vuole responsabilità, non si possono confondere i cittadini con tecnicismi”. Secondo l'ex governatrice, la presidente Proietti avrebbe evitato di fornire un dato chiaro, puntando su percentuali e stime.
"Era necessaria una sintesi chiara perché il monitoraggio e cabine di regia sulle liste di attesa ci sono sempre state. Noi comunicavamo i numeri precisi delle liste di attesa, sia chirurgiche che ambulatoriali".
Quanto ai numeri ufficiali, la stessa Proietti ha riferito che, per le prestazioni ambulatoriali, al 31 dicembre 2024 risultavano 69.544 prestazioni non erogate. Di queste, circa 14.700 sono ancora da recuperare. Le nuove prestazioni inserite nel 2025 sono circa 45.700, con oltre 21mila già erogate. Per la chirurgia, restano in sospeso 11.588 prestazioni di ricovero e quasi 7mila interventi ambulatoriali.