È Palazzo Donini ad annunciare i primi risultati concreti del piano straordinario per il recupero delle liste d’attesa: oltre 54mila prestazioni ambulatoriali già evase del 2024, tutte quelle arretrate del 2023 smaltite con due mesi di anticipo e indicatori chirurgici nettamente sopra le previsioni. Numeri che la Regione rivendica come frutto della strategia operativa avviata a marzo su impulso della nuova direttrice della Sanità, Daniela Donetti, nominata dalla presidente Stefania Proietti. Un tema – quello delle liste d’attesa – che ha dominato la recente campagna elettorale per le regionali e che ora si traduce in una sfida politica giocata sul terreno dell’efficienza e dei risultati misurabili.
Un risultato che, secondo la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, “testimonia l’appropriatezza della strategia adottata e l’impegno del sistema sanitario regionale nel rispondere in modo efficace e tempestivo ai bisogni dei cittadini. Il risultato è stato ottenuto nonostante le difficoltà legate alla limitatezza delle risorse disponibili e l'anomalia legata alle 23.000 prestazioni prenotate e mai effettivamente effettuate, un fenomeno che impatta negativamente sull'intero sistema e su tutta la popolazione, sul quale vogliamo continuare nelle nostre verifich”.
Per la presidente umbra Stefania Proietti "i risultati ottenuti finora nella gestione delle liste d'attesa in sanità dimostrano l'appropriatezza del Piano operativo straordinario della Regione e l'impegno costante di tutto il sistema sanitario regionale".
Il monitoraggio aggiornato al 5 maggio mostra che, per l’anno in corso, sono già state recuperate 54.800 prestazioni su un totale di 69.544, un dato superiore rispetto alle 53.016 previste dal cronoprogramma. Ancora più rilevante il quadro relativo alle 45.744 prestazioni ambulatoriali in sospeso al 9 marzo: ne sono già state evase 21.665, più del doppio rispetto all’obiettivo iniziale di 10.437.
Risultati significativi si registrano anche nell’ambito delle prestazioni chirurgiche. Al 30 aprile 2025, sono stati effettuati 7.322 interventi in regime di ricovero, pari al 38,7% delle 18.910 prestazioni in lista d’attesa a fine 2024. Una percentuale che supera nettamente l’obiettivo del 28,9% previsto dal Piano operativo.
La chirurgia ambulatoriale mostra segnali altrettanto positivi, con 3.963 interventi eseguiti su un totale di 10.640, con un tasso di recupero del 37% rispetto al modesto 4,6% inizialmente stimato.
Durante il congresso regionale sulla chirurgia a ciclo breve, in corso in questi giorni, i vertici delle quattro Aziende sanitarie umbre hanno presentato i primi risultati degli accordi interaziendali volti a migliorare l’efficienza dei percorsi chirurgici. Esemplare il caso dell’ospedale di Narni, che grazie alla collaborazione con l’ospedale di Terni ha visto un aumento delle sedute operatorie mensili da 5 a 20. Una sinergia che rappresenta un modello di ottimizzazione delle risorse e di valorizzazione delle strutture territoriali.
Nonostante i progressi, la Regione non nasconde le criticità ancora presenti. Tra gennaio e aprile, si sono registrati circa 23.000 casi di mancata presentazione agli appuntamenti per visite ambulatoriali già prenotate. Un fenomeno che impatta negativamente sulla programmazione e sulla capacità del sistema di rispondere in maniera efficiente alle richieste, e che sarà oggetto di approfondite verifiche.
Un elemento che rende ancora più significativo il lavoro svolto è la totale assenza di risorse straordinarie nazionali per il 2025. A differenza del triennio 2022-2024, la Regione Umbria sta affrontando il piano di recupero delle liste d’attesa facendo affidamento unicamente su fondi ordinari e su risorse per la produttività aggiuntiva.
Come sottolineato nella nota ufficiale di Palazzo Donini, “il sistema sanitario regionale ora sta lavorando senza il supporto economico destinato all’acquisto di prestazioni da privati, come accaduto negli anni precedenti”. L’ammontare di risorse straordinarie mancanti si aggira intorno ai 7 milioni di euro. La possibilità di sbloccare tali fondi è nelle mani del Governo nazionale.
A sostegno di una governance partecipata, è stata annunciata l’istituzione dell’Osservatorio Umbro per le liste d’attesa, che coinvolgerà Regione, Aziende sanitarie, associazioni dei cittadini, sindacati, Università e società scientifiche. Un passo importante per rendere il sistema più trasparente, efficiente e vicino alle esigenze dei cittadini.
"L'istituzione dell'Osservatorio regionale - ha concluso la governatrice Proietti - rappresenta un ulteriore passo avanti verso una gestione sempre più trasparente e partecipata delle liste d'attesa, che mette al centro le necessità dei cittadini umbri. Continueremo a lavorare senza sosta per migliorare ulteriormente l'efficienza del sistema, con un'attenzione particolare alle prestazioni urgenti e alle patologie oncologiche. Il nostro obiettivo è garantire a tutti i cittadini umbri un accesso equo e tempestivo alle cure, in linea con i principi fondamentali del nostro Servizio sanitario regionale".