In Umbria, per quanto riguarda la sanità regionale, è corsa contro il tempo per reclutare medici e infermieri necessari a colmare gravi carenze di personale. La Regione ha infatti recentemente approvato un piano triennale per il fabbisogno di personale sanitario dal 2024 al 2026 e le aziende ospedaliere, insieme alle aziende sanitarie locali, stanno attivando diverse modalità di assunzione, tra cui stabilizzazioni, graduatorie aperte e concorsi.
Medici e infermieri sono i più richiesti in Umbria
Le previsioni indicano la necessità di 872 nuove assunzioni del comparto sanitario in Umbria, specialmente di medici e infermieri. Si parla di 230 per la Asl 1 del Perugino e 164 per la Asl 2, che copre le aree di Foligno, Spoleto, Valnerina e la provincia di Terni. L’Azienda Ospedaliera Santa Maria della Misericordia di Perugia necessita di 317 unità, mentre l’ospedale Santa Maria di Terni prevede l’assunzione di 164 unità, tra cui 39 dirigenti medici e 21 infermieri.
La situazione è così critica che le strutture sanitarie dell’intera Umbria stanno richiamando anche medici pensionati. Nei prossimi nove anni si prevede, inoltre, il pensionamento di circa 3.000 infermieri, oltre a 173 medici di medicina generale e 50 medici dell’emergenza. Per affrontare questa necessità urgente, l’Asl 1 ha disposto l’assunzione a tempo determinato di 25 infermieri da dislocare tra ospedali e servizi territoriali. Ha anche bandito una ricerca urgente di medici in pensione interessati a incarichi libero professionali per tamponare le carenze di personale nei poliambulatori e negli ospedali. Fino alla fine dell’anno, è possibile presentare manifestazioni di interesse per tali incarichi. Questa iniziativa mira a coinvolgere medici in pensione, altamente specializzati in 21 diverse discipline, per contribuire con la loro esperienza alle varie strutture aziendali.
La Asl 2 dal canto suo ha pubblicato un avviso per assunzioni a tempo determinato nell’ospedale di Foligno per dirigenti medici in cardiologia e altre specialità mediche. L’Azienda Ospedaliera di Perugia ha stabilizzato 19 operatori socio sanitari e pubblicato un avviso per la ricerca di un primario per il reparto di nefrologia, oltre a cercare medici temporanei per i reparti di neonatologia (sostituzione maternità) e microbiologia. Sono stati anche riaperti i termini per il concorso per un medico di chimica analitica e assunti a tempo indeterminato due medici di rianimazione e due anestesisti.
Liste di attesa e proteste sindacali: non è tutto oro quello che luccica
Nel frattempo, i sindacati Cgil e Uil hanno riaperto il fronte delle liste di attesa, annunciando una nuova mobilitazione dei pensionati. Le critiche si concentrano in particolare sulla mancanza di risposte concrete da parte della Regione Umbria riguardo alla medicina del territorio, alle case di comunità, alle liste di attesa e alla non autosufficienza. I sindacati lamentano inoltre l’assenza di una rendicontazione chiara delle attività svolte e dei risultati ottenuti nell’abbattimento delle liste di attesa. “Mancano tuttora risposte concrete e segnali di avanzamento tangibili da parte della politica regionale“, affermano le segreterie sindacali in una nota diffusa.
“Persistono le criticità evidenziate, soprattutto per quanto riguarda la cronicità e la non autosufficienza“, si legge ancora. Ma non è tutto, ci sarebbero anche poche certezze per quanto riguarda i tempi e i progetti della realizzazione delle annunciate nuove strutture sanitarie di Terni, Narni e Amelia. I sindacati chiedono infine anche maggiore attenzione alle necessità degli anziani del territorio umbro e annunciano iniziative territoriali per ottenere risposte adeguate. “Occorre riportare sotto i riflettori la condizione, le necessità e i bisogni delle persone anziane in Umbria“.
In sintesi, la sanità umbra si trova ad affrontare una sfida complessa per garantire un’adeguata copertura di personale sanitario e rispondere alle esigenze della popolazione, con particolare attenzione alle fasce più vulnerabili.