Durante il convegno “Strumenti e agevolazioni per la crescita internazionale delle PMI umbre”, tenutosi a Foligno presso la sede di Sviluppumbria, è emersa una straordinaria opportunità di crescita per le imprese umbre. L’evento è stato organizzato dall’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Perugia e ha messo in luce nuove prospettive sull’export in Umbria. In particolare come le aziende locali possano sfruttare un potenziale inespresso di 4 miliardi di euro nei principali settori industriali della regione.

Export in Umbria, un potenziale inespresso da sfruttare

Maurizio Forte, direttore per i settori dell’export dell’agenzia ICE, ha illustrato la situazione attuale. “Oggi l’export dell’Umbria è di poco inferiore ai 6 miliardi di euro, ma ce ne sono 4 di inespresso nei settori di punta della siderurgia, della meccanica, dell’agroalimentare, del tessile e dell’abbigliamento, del mobile e delle componenti meccaniche, sia nei mercati maturi che nei mercati emergenti“. Forte, per cogliere queste opportunità, evidenzia l’importanza di una collaborazione sinergica tra la regione, Sviluppumbria e i commercialisti. Oltre ad altre agenzie governative come SACE e SIMEST.

Secondo Forte, infatti, la chiave del successo risiede nel “lavoro di squadra“. Ha aggiunto: “Siamo sicuri di poter aiutare le imprese a cogliere queste opportunità“. Nessun dubbio quindi sulle prospettive e le opportunità per il tessuto produttivo umbro, che è composto sì da piccole e medie imprese, ma anche da grandi realtà di eccellenza.

Il ruolo cruciale dei commercialisti

Durante il convegno, il presidente dell’Ordine dei commercialisti di Perugia Enrico Guarducci ha sottolineato l’importanza del ruolo dei commercialisti nell’internazionalizzazione delle imprese. “Il nostro ordine oggi ha realizzato questo importante incontro per il tramite della Commissione sull’internalizzazione delle imprese, invitando i principali player che possono aiutarle nei loro progetti di sviluppo del proprio business nei mercati internazionali“, spiega.

In un contesto caratterizzato da conflitti internazionali, difficoltà nei trasporti e aumento dei prezzi delle materie prime, Guarducci ha evidenziato che i commercialisti sono fondamentali per rendere accessibili e utili alle imprese gli strumenti offerti da SACE, ICE e SIMEST. “Strumenti che vanno dalla semplice consulenza, all’aiuto nell’organizzazione e nella partecipazione a fiere internazionali, a sostegno di altre iniziative indispensabili per la promozione dei nostri prodotti, sempre appetibili nei mercati internazionali, grazie al Made in Italy“. “Il nostro ruolo“, continua, “rimane fondamentale come cinghia di trasmissione, proprio per mettere a terra questi strumenti e renderli disponibili alle imprese“.

Sviluppumbria: un motore per la crescita economica

Michela Sciurpa, amministratore unico di Sviluppumbria, ha invece messo sul piatto l’importanza dell’internazionalizzazione per le imprese umbre. Il convegno, svoltosi in una delle tre sedi della Società regionale per lo sviluppo economico – che funge anche da incubatore per 14 imprese – ha riunito i principali attori nazionali nel settore. Offrendo servizi essenziali per sostenere le imprese umbre nel loro percorso di crescita nazionale e internazionale.

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Sciurpa descrive Sviluppumbria come un motore fondamentale dello sviluppo economico regionale. “Sviluppumbria ha ormai un ruolo sempre più proattivo nei confronti delle imprese, essendo un motore fondamentale dello sviluppo della nostra regione”, ha dichiarato. “Per questo la Società le sostiene, individuando i percorsi di maggiore valorizzazione per favorire l’internazionalizzazione, l’export, il network, occupandosi anche della loro innovazione e dell’attrazione degli investimenti“.

Sciurpa ha evidenziato come Sviluppumbria offra un sostegno costruttivo e concreto alle imprese, identificando i percorsi migliori per valorizzare l’export e favorendo l’innovazione e l’attrazione di investimenti. L’agenzia, attraverso servizi dedicati, supporta le aziende umbre nel loro percorso di crescita internazionale.

Convegno sull’export in Umbria: finanziamenti e supporto alle imprese

Il convegno ha anche messo in luce il ruolo cruciale di SIMEST e SACE. SIMEST, in particolare, offre finanziamenti per l’internazionalizzazione delle imprese con un fondo di circa 1,5 miliardi di euro annui, suddivisi tra fondo perduto e finanziamenti a tasso agevolato. Questi fondi supportano la transizione ecologica e digitale, la partecipazione a fiere ed eventi e l’ottenimento di certificazioni di sostenibilità.

Presente all’appuntamento anche Michele Fioroni, assessore regionale allo Sviluppo economico, che si è detto molto soddisfatto. Fioroni ha evidenziato l’importanza di migliorare la conoscenza delle imprese umbre sugli strumenti finanziari disponibili. “Spesso le aziende non vanno all’estero perché non hanno conoscenza della vastità degli strumenti finanziari, ma anche dell’attività di advisor che agenzie di Stato come SIMEST e SACE possono offrire“, ha spiegato l’assessore. Il suo intervento è avvenuto nell’ambito di un confronto significativo “per aprire un focus sulle strumentazioni, a livello nazionale, a cui possono attingere le nostre imprese“.

L’obiettivo che abbiamo cercato di raggiungere in questi anni“, dichiara, “è migliorare la cultura d’impresa nella strumentazione a supporto del processo di internazionalizzazione. Cercando di costruire misure che vadano anche in accoppiamento a quelle nazionali con i fondi regionali“. Fioroni ha concluso sottolineando i progressi fatti: “Quando siamo arrivati, l’Umbria era l’ultima regione come sistema di imprese nell’utilizzare la strumentazione SIMEST in Italia. Oggi stiamo registrando un’accelerazione piuttosto marcata, il che significa che abbiamo contribuito all’innalzamento del livello culturale umbro, oltre che chiaramente fornire la spinta nelle tre direttrici degli investimenti: innovazione, ricerca e internazionalizzazione“.