29 Sep, 2025 - 21:30

Tutti assolti nell'inchiesta Bcc a Norcia, anche l'ex sindaco Alemanno e il dg Del Savio

Tutti assolti nell'inchiesta Bcc a Norcia, anche l'ex sindaco Alemanno e il dg Del Savio

Il processo che per anni ha condizionato il dibattito su Norcia, tra ricostruzione post-terremoto e gestione amministrativa, si chiude con un’assoluzione totale. Il Tribunale di Spoleto ha scagionato con formula piena l’ex sindaco Nicola Alemanno, l’allora direttore generale della Bcc di Spello e Bettona Maurizio Del Savio, il suo vice Maurizio Carnevale e la responsabile dell’area economico-finanziaria del Comune, Loretta Marucci.

Una sentenza che, affermando che "il fatto non sussiste", ribalta l’impianto accusatorio e rimette in prospettiva il confine – politico e amministrativo – tra urgenza e legalità in una città simbolo del cratere.

Norcia, assoluzione Bcc e container post sisma: il verdetto del Tribunale di Spoleto

Secondo la ricostruzione emersa in aula, l’autorizzazione urgente al posizionamento di un prefabbricato per garantire la continuità del servizio bancario nei giorni successivi al sisma del 2016 e, a seguire, l’affidamento del servizio di tesoreria comunale alla stessa Bcc erano stati letti dall’accusa come il frutto di uno scambio corruttivo.

Richieste di condanna pesanti avevano alimentato per anni l’idea di una presunta opacità nel rapporto tra Palazzo comunale e istituto di credito. La decisione del collegio penale di Spoleto, invece, cancella quel teorema e accredita l’operato della macchina amministrativa in uno dei frangenti più complessi della storia recente umbra. Per l’ex sindaco Nicola Alemanno - che all’uscita dall’aula si è limitato a dire: "È finita anche questa. Nessuna parola e nessun commento, solo un’emozione fortissima" - la pagina giudiziaria sembra chiudersi. Quella politica, però, apre una nuova fase di lettura pubblica sul rapporto tra amministrazioni locali e attori economici nelle emergenze.

La posizione degli assolti e il peso delle motivazioni

Sul fronte della Bcc, la difesa di Maurizio Del Savio ha sottolineato come il Tribunale abbia escluso trattamenti preferenziali nei confronti dell’allora sindaco e come la banca, in ogni caso, avrebbe potuto operare anche senza il container. La soddisfazione trapela in modo netto dalla nota dello studio legale che lo assiste: "Siamo profondamente soddisfatti che questa sentenza, lucida e serena, abbia finalmente posto fine a una vicenda lacerante, costruita su un castello di sabbia, che aveva coinvolto numerose persone".

Per la dirigente comunale Loretta Marucci, l’avvocato Nicola Di Mario evidenzia che il collegio "ha rilevato la insussistenza materiale dei comportamenti oggetto di addebito" legati non solo alla scelta del contraente per la tesoreria, ma anche all’affidamento del servizio della residenza protetta Apsp. "Il tribunale di Spoleto ha assolto con formula piena la dottoressa Loretta Marucci, responsabile dell’Area Economico-finanziaria del Comune di Norcia, dalle contestazioni a lei ascritte relative ad ipotizzate condotte di turabata libertà nella procedura di scelta del contraente per la assegnazione del Servizio di Tesoreria alla Bcc di Spello rilevando la insussistenza materiale dei comportamenti oggetto di addebito", spiega l’avvocato. 

Marucci è stata assolta anche per i fatti inerenti all’affidamento del Servizio di Tesoreria della residenza protetta Apsp. "È stata, dunque, ritenuta la correttezza, la trasparenza ed imparzialità della azione amministrativa della mia cliente che, nell’esercizio delle sue funzioni pubbilicistiche, ha sempre formato atti ideologicamente conformi al vero", conclude Di Mario.

Le motivazioni della sentenza, attese entro novanta giorni, saranno decisive per fissare il perimetro giuridico di una decisione destinata a fare giurisprudenza nell’amministrazione dell’urgenza.

Dalla cronaca alla politica: le implicazioni per il territorio

La piena assoluzione non è solo un punto a capo giudiziario: investe la credibilità delle istituzioni locali, il rapporto con i cittadini e la capacità di attrarre investimenti in un’area che ancora oggi vive la complessità della ricostruzione. La politica regionale e nazionale è chiamata a misurarsi con un interrogativo: come si tutelano al tempo stesso la celerità degli interventi e la tracciabilità delle decisioni quando un’intera comunità è sotto shock?

Il caso Norcia, ora, può diventare laboratorio di buone pratiche: bandi più chiari per i servizi essenziali, protocolli trasparenti per la gestione dei partner privati nelle calamità, formazione continua dei funzionari sulle procedure emergenziali. In gioco non c’è soltanto la memoria di ciò che è accaduto nel 2016, ma la fiducia che i territori ripongono nella loro stessa amministrazione.

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Giorgia Sdei
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