15 Sep, 2025 - 17:00

Norcia, "Ricostruire in sicurezza": convegno su cantieri post-sisma e beni culturali

Norcia, "Ricostruire in sicurezza": convegno su cantieri post-sisma e beni culturali

Norcia torna laboratorio nazionale della ricostruzione. Il 18 e 19 settembre 2025 la città umbra ospita “Ricostruire in sicurezza. Dall’emergenza alla ricostruzione: esperienze a confronto”, appuntamento che mette attorno allo stesso tavolo istituzioni, imprese, professionisti e sindacati con un obiettivo chiaro: fare della sicurezza nei cantieri e della protezione del patrimonio storico-artistico la chiave di una ricostruzione più rapida, competente e socialmente sostenibile.

La regia è frutto di una collaborazione ormai rodata tra Inail Umbria, Regione Umbria, Comune di Norcia e il sistema bilaterale dell’edilizia (Formedil Perugia e Formedil Terni), a conferma di un metodo che punta su formazione, prevenzione e responsabilità condivisa.

Norcia e il convegno sulla ricostruzione post-sisma: perché qui e perché adesso

Scegliere Norcia significa legare il confronto alle ferite e alle rinascite reali dei territori colpiti dai terremoti. Qui, come in molti piccoli borghi dell’Appennino, la ricostruzione non è solo ingegneria: è identità, economia, turismo, coesione sociale. In un contesto in cui gli eventi estremi e le emergenze si presentano con frequenza crescente, mettere a valore procedure già sperimentate diventa essenziale. È il cuore del convegno: trasformare le esperienze in asset condivisi, dal coordinamento tra enti alla filiera della sicurezza, dalle pratiche di restauro compatibili con la tutela dei beni culturali alla gestione dei cantieri complessi in centri storici fragili e densamente stratificati.

Metodologie e cantieri simbolo

La prima giornata si apre con un seminario promosso dalla Rete delle professioni tecniche e dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, dedicato alle tecniche di ricostruzione dei centri storici. Focus su consolidamenti, materiali, compatibilità degli interventi e organizzazione del cantiere in contesti urbani a elevata delicatezza.

A seguire, una visita ai cantieri della Basilica di San Benedetto e della Cattedrale di Santa Maria Argentea: due luoghi-simbolo che raccontano quanto la tutela del patrimonio non sia un capitolo “a parte”, ma il banco di prova su cui misurare la qualità del sistema Paese.

Nel pomeriggio, dopo i saluti istituzionali del Comune di Norcia, della Regione Umbria e della Prefettura di Perugia, il confronto prosegue con gli interventi delle principali amministrazioni e autorità, coordinati dalla direzione generale Inail. Un passaggio che mette in fila priorità e strumenti: prevenzione, formazione mirata, vigilanza coordinata, incentivi all’innovazione di processo e di prodotto.

Governance e modelli procedurali

La seconda giornata entra nel vivo dei modelli procedurali elaborati nelle diverse ricostruzioni post-sisma italiane. Dall’Irpinia al Friuli Venezia Giulia, dall’Emilia-Romagna all’Abruzzo, fino a Marche, Lazio e Umbria: territori che portano in dote protocolli, governance e lezioni imparate sul campo.

La sessione si chiude con una tavola rotonda dedicata alle buone pratiche e alle ricadute sociali della ricostruzione, con la partecipazione di dirigenze regionali, organizzazioni sindacali, mondo universitario, sistema delle imprese (Ance), Rete delle professioni, Ispettorato nazionale del lavoro e sistema bilaterale dell’edilizia. Il coordinamento è affidato alla struttura tecnica regionale, per dare continuità alle ricadute operative del confronto.

Ricostruire in sicurezza: dal cantiere alla comunità

“Ricostruire in sicurezza. Dall’emergenza alla ricostruzione: esperienze a confronto” punta a consegnare un lascito operativo: linee guida condivise, un lessico comune tra tecnici e amministrazioni, un circuito permanente di scambio tra regioni. La dimensione bilaterale del settore edilizia, la presenza dell’Inail e delle autorità di tutela, l’apporto delle università e dell’Ance indicano un approccio maturo, capace di tenere insieme prevenzione e competitività, trasparenza e semplificazione, tutela dei beni e rigenerazione urbana.

Il convegno è aperto a istituzioni, tecnici, imprese, parti sociali, professionisti, studenti, scuola e cittadini: un pubblico ampio perché la sicurezza non è un tema per addetti ai lavori, ma un patto civile che riguarda tutti. In Umbria come nel resto del Paese, la ricostruzione sarà davvero compiuta quando il cantiere diventerà sinonimo di qualità e quando la memoria del sisma si tradurrà in politiche durature, non in misure eccezionali a tempo.

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Giorgia Sdei
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