Un turista americano di 75 anni, in viaggio in Umbria con la moglie per celebrare il loro cinquantesimo anniversario di matrimonio, è stato salvato dai medici, dopo aver vissuto una drammatica emergenza nei giorni scorsi. Un ictus cerebrale improvviso lo aveva costretto ad essere ricoverato con urgenza a Perugia, ed è stato sottoposto a esami diagnostici. Questi esami hanno rivelato una scoperta inaspettata: una massa tumorale nella zona del cuore.
L’operazione condotta dal team dell’ospedale di Perugia non solo ha salvato la vita del turista americano, ma ha anche messo in luce l’eccellenza del sistema sanitario italiano.
Turista americano salvato da un’equipe di medici: aveva un tumore
Durante i controlli, i medici hanno individuato una voluminosa massa tumorale nell’atrio sinistro del cuore del paziente. La situazione richiedeva un intervento immediato e altamente specializzato. Il dottore Marcello Bergonzini, direttore della Cardiochirurgia dell’Azienda ospedaliera di Perugia ha guidato la delicata operazione. La complessità del caso e l’elevato rischio di complicanze, tra cui un possibile edema polmonare acuto, rendevano impossibile riportare il paziente negli Stati Uniti senza prima affrontare l’intervento.
Il dottor Bergonzini, valutata la gravità della situazione, ha proposto un intervento cardiochirurgico urgente. Durante la complessa operazione, la sua equipe ha scoperto che la massa tumorale aveva origine in una sede anatomica particolare. Ciò ha richiesto una mobilizzazione parziale del cuore tramite cardiotomia per permettere la completa escissione del tumore.
Le parole del dottor Bergonzini
“L’elevatissimo rischio di complicanze, – ha detto Bergonzini- nonché l’altissima probabilità di sviluppo di edema polmonare acuto rendevano il rientro negli Stati Uniti pericoloso per la sopravvivenza del paziente. Per tale motivo ho proposto a mister Alan (così si chiama il paziente, ndr) l’intervento cardiochirurgico in urgenza. Durante la seduta operatoria abbiamo constatato con la mia equipe che la massa aveva origine da una sede anatomica particolare che ha richiesto una mobilizzazione parziale del cuore (cardiotomia) per permettere la completa escissione del tumore. Poi, nella stessa seduta, si è proceduto ad eseguire un by pass aorto-coronarico, una valvuloplastica mitralica e l’amputazione di una parte dell’atrio sinistro del cuore. Attualmente il paziente è in buone condizioni cliniche e nei prossimi giorni sarà pronto per affrontare il viaggio aereo di rientro negli Usa”.
Nella stessa sessione operatoria, il team ha eseguito ulteriori interventi fondamentali per salvare la vita al paziente. Nell’ordine:un bypass aorto-coronarico, una valvuloplastica mitralica e l’amputazione di una parte dell’atrio sinistro del cuore. Le procedure erano molto complesse, ma, come afferma il professor Bergonzini, il paziente gode attualmente di buone condizioni cliniche. Presto, infatti, sarà presto pronto per affrontare il viaggio di ritorno negli Stati Uniti.
Il messaggio di ringraziamento da parte del turista
Il turista e sua moglie hanno espresso profonda gratitudine al direttore sanitario, dottor Arturo Pasqualucci, elogiando le cure specialistiche ricevute e l’efficienza del sistema sanitario pubblico italiano. “Le ottime cure ricevute e l’assistenza infermieristica puntuale” sono stati i punti salienti del loro messaggio di ringraziamento, che sottolineano la professionalità e la gratuità delle prestazioni offerte.
Perugia, un ospedale di eccellenze
L’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia è rinomato per le sue eccellenze in vari campi medici, risultando un punto di riferimento non solo per l’Umbria ma anche a livello nazionale e internazionale.
Uno dei settori di punta è quello dell’Immunoematologia e trasfusionale, diretto dal dottor Mauro Marchesi. L’ospedale nel 2020 ha ottenuto la certificazione di eccellenza come centro di fornitura di plasma, grazie alle rigorose procedure e all’alta qualità delle apparecchiature. Questo riconoscimento permette di garantire farmaci salvavita per pazienti con malattie congenite come immunodeficienze ed emofilia.
L’ospedale è all’avanguardia nella terapia CAR-T, una nuova frontiera nella lotta ai tumori. Questa terapia, che potenzia il sistema immunitario del paziente per combattere le cellule tumorali, è una delle metodiche innovative implementate presso il nosocomio.