Arrivata la condanna ai danni di Kamal Ennouri. Il 35enne marocchino, accusato di tentato omicidio aggravato e lesioni gravissime, dovrà scontare 11 anni e 8 mesi di reclusione. L'uomo è accusato di aver accoltellato la moglie e la figlia di 5 anni nella loro abitazione di Tuoro sul Trasimeno nel giugno dello scorso anno.
Accolta, quindi, la richiesta del sostituto procuratore Gemma Miliani, nella requisitoria del 5 giugno scorso: aveva chiesto una condanna a 12 anni di reclusione.
Il 14 giugno del 2024, secondo la ricostruzione degli inquirenti, l'uomo, da mesi detenuto a Terni, alterato dall'alcool e dagli stupefacenti, cercò di uccidere la compagna colpendola 18 volte con un coltello da cucina al culmine di una lite scoppiata per motivi di gelosia.
La donna si sarebbe salvata, grazie all'intervento tempestivo dei soccorsi. A farne le spese era stata anche la figlia di 5 anni che si trovava in braccio alla madre, ferita a sua volta in più punti dalla lama.
Le coltellate, secondo quanto ricostruito dalla donna nel corso del processo assistita con le figlie dall'avvocato Cristiana Neri, non si sarebbero fermate neanche quando lei era già a terra priva di sensi.
Ennouroi, difeso dall'avvocato Donatella Donati, aveva spiegato al giudice di non essersi reso conto che la compagna avesse in braccio la figlioletta al momento dell'aggressione e ha negato la volontà di uccidere la piccola.
L'uomo, dopo il tentato omicidio, aveva confessato ad alcuni parenti di voler uccidere la compagna per poi tentare la fuga a piedi. Il 35enne è stato arrestato la notte stessa dai carabinieri, dopo un tentativo di fuga, trovandolo poco distante dall’abitazione di famiglia ancora sporco di sangue.