Un tavolo regionale permanente per i trasporti, con incontri mensili tra istituzioni, partiti e sindacati del settore. È la proposta avanzata dal segretario generale della Filt Cgil Umbria, Ciro Zeno, nel corso della conferenza stampa che si è svolta questa mattina a Palazzo Cesaroni, a Perugia.
L’obiettivo è chiaro: affrontare in modo sistemico le criticità strutturali del comparto dei trasporti - dalle ferrovie all’aeroporto San Francesco d’Assisi, fino alla futura gara d’appalto del trasporto pubblico locale (TPL) - con un approccio di lungo periodo.
“Per affrontare le numerose criticità che interessano un settore così strategico e complesso come i trasporti, riteniamo sempre più necessario istituire un tavolo regionale permanente di confronto, convocato almeno una volta al mese”, ha dichiarato Zeno. “Solo una visione condivisa e lungimirante potrà garantire una strategia efficace per il futuro della mobilità in Umbria”.

Al centro della riflessione della Filt Cgil c’è la condizione del trasporto ferroviario regionale. Ciro Zeno ha denunciato il progressivo peggioramento dei collegamenti tra l’Umbria e le principali città del Centro Italia.
“Da Perugia a Roma ci sono treni pomeridiani che impiegano anche cinque ore e da Orvieto a Roma si è passati da un’ora e quindici a più di due ore”, ha ricordato. Il sindacato critica la politica nazionale che, a suo giudizio, continua a favorire l’alta velocità a scapito dei treni regionali. “Chiediamo che in ogni tratta ferroviaria ad alta velocità venga riservato almeno un 30% di fasce orarie per i pendolari e un 10% per gli Intercity”, ha spiegato Zeno.
Particolarmente dura la posizione sulla privatizzazione e lo spacchettamento del gruppo Ferrovie dello Stato, un processo che, secondo la Filt, rischia di frammentare il sistema e creare disagi diffusi.
Più positivo, invece, il giudizio sul recente tavolo interregionale tra Umbria, Toscana e Lazio, che ha visto il coinvolgimento di Rfi e Trenitalia. “Gli esiti non sono ancora soddisfacenti, ma l’assessore De Rebotti deve insistere su questo esperimento”, ha commentato Zeno, auspicando una continuità di confronto.
Altro capitolo cruciale è quello dell’aeroporto San Francesco d’Assisi, che, pur avendo consolidato la propria posizione, secondo la Filt necessita di nuovi investimenti infrastrutturali e politiche di incentivazione.
“La Regione dovrebbe attuare misure che lo rendano più competitivo, magari attraverso sgravi fiscali per i vettori in grado di collegare l’Umbria con le grandi capitali europee”, ha spiegato la segreteria regionale. L’obiettivo è attrarre nuove compagnie aeree e ridurre la dipendenza dei passeggeri umbri dagli aeroporti di altre regioni.
Sulla gara d’appalto per il trasporto pubblico locale (TPL), la Filt registra un cambio di atteggiamento da parte della Regione. Dopo anni di distanza, il dialogo sembra essersi riaperto. “Dopo quattro anni in cui le istituzioni regionali non si sono mai volute confrontare con noi, la nuova giunta è tornata ad ascoltarci”, ha osservato Zeno.
Il sindacato accoglie con favore l’ipotesi di affidare a un unico gestore i quattro lotti previsti, un modello che – secondo la Filt – favorirebbe l’efficienza del servizio e la tutela dei lavoratori. “Vediamo aperture molto importanti in questo senso”, ha aggiunto Zeno, indicando la necessità di un approccio integrato e stabile alle politiche del trasporto pubblico.

La proposta della Filt Cgil Umbria si inserisce in un contesto di crescente tensione nel settore dei trasporti, tra disagi quotidiani dei pendolari, richieste di sostenibilità ambientale e necessità di rilanciare infrastrutture chiave come l’aeroporto regionale.
Il tavolo permanente - se accolto - potrebbe diventare un luogo di sintesi e programmazione, capace di tradurre le istanze sociali in politiche regionali coerenti. Una sfida che chiama in causa la responsabilità di tutte le parti: istituzioni, imprese e rappresentanze sindacali, con l’obiettivo comune di rendere l’Umbria più connessa, accessibile e competitiva.