Notte nera sull'Autosole. È di un morto e un ferito lieve il bilancio del tragico incidente avvenuto stanotte, intorno alle una, nel tratto compreso tra Fabro e Chiusi. Tre tir sono entrati in collisione e per uno dei conducenti, purtroppo, non c'è stato nulla da fare.
Da quanto appreso, l'incidente che ha coinvolto i tre mezzi pesanti, sarebbe accaduto in conseguenza di un primo grave incidente che poco prima aveva bloccato la circolazione nel tratto oltre Chiusi in direzione nord, verso Firenze. Il traffico autostradale era stato quindi deviato sulle strade esterne all'A1 con l'uscita obbligatoria al casello di Chiusi. Proprio nei pressi dell'uscita i tre tir sono entrati in collisione.
Sul posto sono prontamente intervenuti i sanitari del 118 e le pattuglie della Polizia Stradale e dei Vigili del Fuoco di Orvieto, Siena, Città della Pieve e Montepulciano. Uno dei tre autisti era subito apparso in gravissime condizioni ed è deceduto. Si tratta di un uomo italiano di 53 anni che è rimasto incastrato tra la sua cabina e il rimorchio del tir che lo precedeva. È intervenuto anche l'elisoccorso regionale ma invano. Degli altri due guidatori, uno ha riportato lievi ferite che non hanno richiesto il trasporto in ospedale.
Data la portata dei veicoli coinvolti, la carreggiata è rimasta completamente ostruita. Per evitare la formazione di lunghe code, consetire i rilievi e la rimozione dei mezzi, il personale di Autostrade per l'Italia ha istituito l'uscita obbligatoria al casello di Fabro.
Al momento sono in corso le indagini da parte della Polizia Stradale di Orvieto che dovrà riferire alla Procura della Repubblica di Siena, competente territorialmente nel tratto dell'A1 in cui si sono verificati gli incidenti.
Il breve tratto umbro dell'A1 che comprende i soli tre caselli di Orvieto, Fabro e Attigliano, anche a gennaio scorso era stato interessato da un altro grave incidente in cui aveva perso la vita un uomo di 74 anni, originario di Roma.
In quel caso, poco dopo il casello di Fabro, in direzione sud, intorno alle 18:30 un mezzo pesante aveva colpito e trascinato per diverse decine di metri l'automobile che era ferma in corsia di emergenza, probabilmente a causa di un guasto. L'impatto era stato violentissimo e per il conducente ogni tentativo di soccorso si era rivelato vano.
Le operazioni di messa in sicurezza della carreggiata si erano rivelate molto complesse e avevano richiesto alcune ore, causando lunghe code e la chiusura dell'autostrada tra Orvieto e Fabro.
Ancora nello stesso tratto, a marzo si era verificato un drammatico incidente sul lavoro nel quale aveva perso la vita un uomo mentre strava lavorando su un cantiere stradale. Lungo l'A1, tra Orvieto e Fabro, in direzione Firenze, all'altezza del chilometro 446 un operaio di 38 anni impegnato in alcuni lavori di manutenzione, era stato travolto e ucciso da un camion sulla carreggiata nord nei pressi di Orvieto.
L'uomo era dipendente di una ditta del posto e nella mattina del 25 marzo si trovava al lavoro sulla carreggiata. Intorno alle 8 era stato investito da un mezzo pesante in transito. Un impatto così violento che purtroppo non gli ha lasciato scampo. Inutili i soccorsi, era stato attivato anche l'elisoccorso ma il giovane è deceduto sul colpo.
In base a quanto riferito dalla società Autostrade per l'Italia, l'incidente era avvenuto autonomamente mentre l'uomo era al lavoro per l'attivazione di un cantiere per lavori di manutenzione, la cui presenza era correttamente segnalata al traffico.