12 Sep, 2025 - 14:37

“Ti chiamo per nome”, in Umbria la maratona per i bambini uccisi in Palestina: saranno letti  12.227 nomi

“Ti chiamo per nome”, in Umbria la maratona per i bambini uccisi in Palestina: saranno letti  12.227 nomi

Ricordare non è mai neutro, soprattutto quando la memoria chiede tempo, ascolto e responsabilità. Con “Ti chiamo per nome” il Comune di Spoleto, insieme al Parco culturale ecclesiale "Terre di pietra e d’acqua" e a Cittadinanzattiva, costruisce una veglia civile lunga due giorni per restituire identità alle vittime più piccole del conflitto israelo-palestinese.

Scorreranno, uno dopo l’altro, 12.227 nomi di bambini e bambine uccisi tra il 7 ottobre 2023 e il 15 luglio 2025: un filo di voce che attraversa i territori e che rilancia il segnale arrivato il 14 agosto dal cardinale Zuppi a Monte Sole, a Marzabotto. L’obiettivo è duplice: ribadire, con parole semplici, un appello alla pace e alla libertà e trasformare il lutto in un gesto pubblico e condiviso, comunitario, che non si esaurisce nella commozione ma si traduce in impegno concreto.

Due giorni, più comunità: il calendario degli appuntamenti

La maratona si terrà giovedì 18 e venerdì 19 settembre e non riguarderà soltanto la città di Spoleto: il testimone passerà a Castel Ritaldi, Poggiodomo e Cascia, con letture in luoghi simbolici della vita quotidiana. Nelle mattine, gli istituti Sansi-Leonardi-Volta e l’alberghiero “Giancarlo De Carolis” ospiteranno due sessioni dedicate alle scuole, per intrecciare educazione e memoria.

Nel pomeriggio del 18 settembre, la staffetta inizierà alle 14.30 al Convento di Monteluco, proseguirà alle 15.45 al Belvedere Teresa Sarti Strada al Giro della Rocca (davanti al Bar La Portella) e si chiuderà alle 17.30 alla Mensa della Caritas. Venerdì 19 settembre il percorso toccherà il Chiostro della Chiesa di Santa Marina a Castel Ritaldi alle 15.30, la piazza dei Caduti a Mucciafora alle 17.30 e lo Scoglio di Santa Rita a Roccaporena di Cascia alle 19.00. Il conteggio stimato parla di circa otto ore di lettura, organizzate in turni con almeno sei voci per ogni ora, con un minimo di sei lettori ogni ora.

Partecipare è semplice: lettori, scuole, cittadini

La forza di “Ti chiamo per nome” sta nel coinvolgimento diretto di cittadine e cittadini: chiunque può diventare lettore o lettrice per qualche minuto, prendendosi in carico un frammento di memoria. Chi desidera partecipare deve compilare il modulo disponibile sul sito del Comune di Spoleto, completo della liberatoria per le riprese audio e video, e inviarlo entro martedì 16 settembre a sviluppo.economico@comune.spoleto.pg.it.

La scelta di moltiplicare i luoghi – convento, belvedere, mensa, chiostro, piazza, santuario – è deliberata: il ricordo non resta confinato nelle sale istituzionali, ma entra negli spazi del vivere, dove le comunità si incontrano e si riconoscono. Il formato corale permette inoltre di coinvolgere associazioni, parrocchie, gruppi informali, realtà di quartiere e tutte le fasce d’età, a partire dagli studenti.

Dalla memoria all’azione: sostegno a Emergency nella Striscia di Gaza

La maratona di lettura è anche una raccolta fondi a favore di Emergency. Nel corso delle due giornate sarà possibile contribuire alle attività medico-sanitarie che l’organizzazione – fondata da Gino Strada – porta avanti nella Striscia di Gaza dall’agosto 2024, nell’area di al-Qarara, dove ha realizzato e gestisce una clinica.

Il legame tra memoria e cura si fa così esplicito: il nome pronunciato non è soltanto testimonianza, ma impegno per garantire assistenza a chi oggi ha bisogno di cure, protezione, prossimità. In un tempo in cui i numeri rischiano di schiacciare le storie, rimettere al centro i nomi significa riconoscere dignità singolari e chiedere, con forza, che la tutela dell’infanzia sia una priorità non negoziabile.

Il cinema come coscienza pubblica: proiezione di The voice of Hind Rajab

Il percorso non finisce con la lettura. Dal 25 settembre il Cinema Sala Frau proporrà The voice of Hind Rajab, scritto e diretto da Kawthar ibn Haniyya, Leone d’argento alla 82ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia: un tassello in più per proseguire la riflessione sulla guerra e sulle sue ferite, attraversando il linguaggio del cinema. Cultura, scuola, associazioni, istituzioni: a Spoleto e nei comuni coinvolti la memoria si costruisce insieme, in una pratica di cittadinanza che parla al presente e chiede futuro.

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Giorgia Sdei
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