Due uomini sono indagati per la violenza sessuale perpetrata ai danni di una 22enne ternana. I fatti risalgono al 22 settembre 2024 e i due stranieri sono finiti nel registro degli indagati della Procura di Terni.
Un 46enne della Repubblica Dominicana e un 48enne del Perù, sono finiti tra gli indagati dalla Procura di Terni, rappresentata dal pubblico ministero Raffaele Pesiri, per violenza sessuale aggravata e lesioni personali nei confronti di una giovane donna di 22 anni con fragilità psichiche. Lo riporta "Il Messaggero Umbria".
Lo stupro risalirebbe al 22 settembre 2024 e sarebbe avvenuto all’interno di una piccola stanza al piano terra di un edificio situato nel centro della città.
La procura ha attivato la procedura dell’incidente probatorio che potrebbe fornire elementi utili anche in prospettiva processuale, affinché le prove siano cristalizzate.
L’udienza, davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Terni, Chiara Mastracchio, è prevista per lunedì. Verrà ascoltata la psichiatra nominata dal tribunale e il suo intervento sarà fondamentale per stabilire con certezza lo stato psicologico della persona offesa al momento dei fatti e per valutare l’eventuale attendibilità delle sue dichiarazioni.
L’esito dell’udienza potrebbe dare una svolta decisiva tra l’evoluzione delle indagini e le eventuali determinazioni del gip in ordine alle responsabilità penali dei due uomini coinvolti.
All'epoca dei fatti la ragazza, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, sarebbe stata avvicinata dai due in largo Liberotti. I due l’avrebbero convinta a seguirli nella stanza dove si sarebbe poi consumata la violenza.
Soltanto dopo aver subito l’aggressione, la giovane sarebbe riuscita a chiedere aiuto ad alcune persone presenti in strada, per poi contattare i familiari. La 22enne è stata, poi, trasportata in ospedale, dove ha ricevuto le prime cure mediche e sono stati effettuati accertamenti clinici.
Le indagini dei carabinieri si sono basate anche sugli elementi biologici riscontrati sugli indumenti della vittima: le verifiche effettuate sugli indumenti della ragazza hanno rilevato tracce biologiche che risulterebbero compatibili con il Dna degli indagati. Per ora, i due indagati non risultano sottoposti a misure cautelari.
Secondo l'art. 609 bis del Codice Penale: "Chiunque, con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità, costringe taluno a compiere o subire atti sessuali è punito con la reclusione (da sei a dodici anni).
Alla stessa pena soggiace chi induce taluno a compiere o subire
atti sessuali:
1) abusando delle condizioni di inferiorità fisica o psichica
della persona offesa al momento del fatto;
2) traendo in inganno la persona offesa per essersi il colpevole
sostituito ad altra persona.
Nei casi di minore gravità la pena è diminuita in misura non
eccedente i due terzi".
Per qualsiasi donna che dovesse trovarsi a subire abusi, maltrattamenti o violenza in qualunque ambito, vale sempre la pena di ricordare che esiste una rete strutturata di servizi che può fornire indicazioni e aiuto in caso di necessità.
Esistono, inoltre, due numeri di emergenza che vanno contattati senza esitazione se si stanno subendo abusi. Si tratta del 112, il numero unico di emergenza (chiamato in questo caso dal testimone dell'aggressione) e del 1522, il numero dedicato anti violenza e stalking, attivato dal 2006 dal Dipartimento per le Pari Opportunità.
In Umbria, ma anche in tutte le maggiori città italiane, sono presenti i centri anti violenza. Si tratta di strutture di riferimento per la tutela delle donne vittime di violenza o di qualsiasi altra forma di discriminazione di genere. Al loro interno vengono attivati i percorsi di fuoriuscita dalla violenza ed offrono gratuitamente alle donne ascolto e sostegno in base alle necessità.