20 Jul, 2025 - 12:30

Terni, settimana cruciale per Ternana e stadio-clinica. Politica in ebollizione e la giunta regionale cerca il dialogo con la città al parco Cardeto

Terni, settimana cruciale per Ternana e stadio-clinica. Politica in ebollizione e la giunta regionale cerca il dialogo con la città al parco Cardeto

Sarà una settimana ad alta tensione, quella che comincia domani a Terni, tra carte da firmare e polemiche che si infiammano. Intorno al nuovo stadio Liberati si giocano partite pesanti, non solo sul campo e nei prossimi giorni sono attese due firme decisive: quella del Comune sulla convenzione per la realizzazione del partneriato pubblico-privato stadio-clinica e quella sul closing per la cessione della Ternana Calcio. Sullo sfondo, una crescente tensione politica che potrebbe culminare martedì sera con il confronto pubblico organizzato dalla Giunta regionale al parco Cardeto, dove Stefania Proietti e i suoi assessori incontreranno i cittadini.

Convenzione stadio-clinica: la firma del RUP tra martedì e mercoledì. Poi via libera alla sottoscrizione formale

L’iter tecnico è ormai alle battute conclusive. Dopo la firma del verbale di concordamento avvenuta venerdì scorso, manca solo la determina del RUP Piero Giorgini, attesa tra martedì e mercoledì, che approverà formalmente il testo della convenzione tra Comune e Ternana, il PEF e il recepimento delle prescrizioni richieste dalla Conferenza dei servizi decisoria. Subito dopo, gli atti verranno trasmessi alla segretaria generale di Palazzo Spada Iole Tomassini per la validazione finale.

A quel punto, il Comune avrà completato tutti gli adempimenti di propria competenza. Toccherà quindi alla società firmare l’atto col sindaco Bandecchi. Un passaggio che non dovrebbe presentare ostacoli: il direttore operativo della Ternana, Giuseppe Mangiarano, ha infatti ricevuto delega formale alla firma dai fratelli Stefano e Maurizio D’Alessandro, attuali proprietari. La sottoscrizione dell’accordo sarà dunque immediatamente eseguibile, salvo imprevisti.

Si tratta di un passaggio determinante anche per la trattativa societaria. Il raggiungimento della firma sulla convenzione rappresenta infatti una delle condizioni sospensive per il closing, la cui scadenza è fissata al 25 luglio. In caso di eventuali ritardi, le parti potrebbero comunque concordare una breve proroga senza far saltare l’operazione. Ma sono scenari pressoché tipici in questo tipo di trattative e dalle notizie che filtrano da chi segue il dossier non si sono manifestati particolari problemi. Anzi, la Ternana il 16 luglio scorso ha saldato tutte le scadenze col fisco che saranno oggetto della verifica federale il prossimo primo agosto.

AVS all’attacco: “Posti sottratti alla sanità pubblica, serve trasparenza”

Ma mentre la macchina amministrativa accelera, monta il fronte critico. A guidarlo è Fabrizio Ricci, consigliere regionale di AVS, che aveva depositato l’interrogazione alla governatrice Stefania Proietti, che aveva dato il via alle polemiche sulla clinica collegata al progetto pubblico-privato.

Il cosiddetto progetto Stadio-Clinica, fortemente sostenuto dal Comune di Terni, non prevede nuovi posti letto, ma il trasferimento di 80 letti già previsti per il pubblico verso una struttura privata convenzionata. Sarebbero posti pagati dai cittadini umbri e sottratti al sistema sanitario pubblico”, accusa Ricci, parlando di “sublimazione del conflitto di interessi” e citando l’inchiesta di Report.

Il consigliere di AVS contesta la delibera regionale che riserva 80 posti letto a privati accreditabili, ritenendo “indefinito e iniquo il criterio del riequilibrio territoriale su base provinciale”, in assenza di tagli alle strutture private esistenti nella provincia di Perugia. “Occorre riportare quei posti dentro il sistema sanitario pubblico”, aveva concluso.

Sulla stessa linea anche Francesca Arca, candidata ternana di AVS alle ultime regionali: “La presidente Proietti e la giunta stanno lavorando al nuovo Piano sanitario regionale, e questo è positivo. Ma è chiaro che non si può parlare di 80 posti convenzionati in più a Terni senza prima aver costruito la clinica e senza avere contezza reale della distribuzione dei posti disponibili”. Arca aggiunge: “Non possiamo permettere che un progetto, per quanto ambizioso, venga costruito sulle spalle della sanità pubblica. La priorità deve restare l’ospedale pubblico”.

L'assessore Cardinali: “Serve riequilibrio. Terni penalizzata da vent’anni di scelte sbagliate”

A replicare con fermezza è l’assessore allo sviluppo economico del Comune di Terni, Sergio Cardinali, che difende l'impostazione progettuale e l'obiettivo di completare la rigenerazione dell'area dello stadio e della Città dello Sport che partendo dall'obeslisco si completerebbe dopo la Piscina dello Stadio. “Chi oggi attacca il progetto, dovrebbe piuttosto spiegare perché in vent’anni nessuna giunta regionale ha portato investimenti strutturali a Terni. L’ospedale è il più vecchio della regione e non regge più l’urto della domanda sanitaria. Il problema non è la clinica privata, ma il colpevole ritardo nel dotare il territorio di un presidio pubblico moderno”, spiega l'assessore comunale allo sviluppo economico.

Cardinali rincara la dose, sottolineando anche il tema del riequilibrio territoriale non solo delle funzioni, ma anche dei servizi, con l'Umbria del Sud. “Negli ultimi decenni, e non solo negli ultimi cinque anni, tutto è stato centralizzato a Perugia: risorse, strutture private, servizi territoriali. A Terni è mancato tutto. Il riequilibrio non è un favore: è un diritto. Chi siede in Regione a rappresentare il sud dell’Umbria ha il dovere morale e politico di alzare la voce e ottenere ciò che spetta al territorio”.

Poi una stoccata anche al livello istituzionale: “Serve un cambio di passo, non slogan. È necessario che la Regione condivida le scelte sulla sanità con i territori, non solo con i tecnici. La programmazione sanitaria non si può calare dall’alto, ma dev’essere costruita con chi ogni giorno affronta la realtà sul campo”.

Biscetti (ex Forza Italia): “I conti li faranno gli stessi dirigenti che hanno l'ok agli 80 posti letto privati a Terni. E la Corte dei Conti...”

Nel dibattito entra anche Fabio Biscetti, ex consigliere comunale di centrodestra, oggi professionista della sanità privata. “I parametri sui posti letto non li fissa il Comune o il presidente della Regione: sono regole nazionali, calcolate sulla base degli assistiti delle ASL e non degli abitanti delle province - chiarisce Biscetti -. Nel nostro caso, la ASL Umbria 2 copre anche parte dello spoletino e del folignate. È normale quindi che a Terni vengano assegnati posti letto in convenzione, soprattutto se si parla di riequilibrio territoriale. Tra l'altro i dirigenti regionali che faranno i calcoli sulla parametrazione dei posti letto, sono gli stessi che avevano sottoscritto l'istruttoria per la delibera della giunta Tesei del 2022 che assegnava a Terni gli 80 posti letto convenzionati”.

Poi l’affondo: “Attenzione a chi mette bastoni tra le ruote. Esiste la Corte dei Conti, che potrebbe intervenire sul tema della mobilità passiva: ogni anno oltre 100 milioni di euro finiscono nelle casse di Regioni limitrofe, soldi che dovrebbero restare in Umbria se ci fosse un’offerta sanitaria equa e distribuita. E ci sono anche - conclude Biscetti - i risarcimenti civili e le azioni penali che i soggetti proponenti potrebbero intraprendere se ostacolati senza motivazioni oggettive”.

Martedì sera la giunta regionale a Terni: confronto pubblico al parco Cardeto con i cittadini

E così cresce l'attesa per l’incontro pubblico organizzato dalla Giunta regionale martedì 22 luglio alle ore 21, al parco Cardeto di Terni. Al centro dell’appuntamento: sanità, infrastrutture, ruolo della città nei futuri equilibri regionali. Attesa la presidente Stefania Proietti con tutti i suoi assessori che ha scelto volontariamente di affrontare di petto il "caso Terni" per rispondere sia sul piano sanitario che sull'ospedale, di cui da mesi non si hanno notizie operative.

Il movimento civico a favore del progetto stadio-clinica, che negli scorsi anni aveva raccolto centinaia di firme, potrebbe approfittare dell’occasione per incalzare la Regione. Di contro, l'evento potrebbe invece risolversi in una chiamata alle armi per i sostenitori del Patto Avanti, che hanno affidato a Proietti il compito di progettare una sanità pubblica forte, moderna e soprattutto accessibile.

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Federico Zacaglioni
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