31 Oct, 2025 - 16:30

Terni, sicurezza e rigenerazione: in Prefettura nasce il Tavolo per rilanciare città ed economia legale

Terni, sicurezza e rigenerazione: in Prefettura nasce il Tavolo per rilanciare città ed economia legale

Unire la lotta al degrado urbano alla promozione dell’economia legale. È questa la rotta tracciata dalla Prefettura di Terni, dove si è insediato il Tavolo di confronto per la riqualificazione urbana, la sicurezza e la legalità economica, convocato dal Prefetto Antonietta Orlando. Un’iniziativa che segna un cambio di passo concreto: non solo repressione, ma anche rigenerazione dei luoghi e responsabilizzazione della comunità, secondo il principio della teoria della finestra rotta.

Dalla teoria alla pratica: la sicurezza come progetto di città

La “finestra rotta” è un concetto noto alla criminologia, ma oggi trova una sua declinazione operativa a Terni. L’idea è semplice: il degrado visibile - una saracinesca divelta, un lampione spento, un muro imbrattato - è spesso l’anticamera della criminalità. Curare il dettaglio urbano, invece, restituisce fiducia e controllo del territorio.

Su questa base, il Prefetto Orlando ha chiamato a raccolta Forze dell’Ordine, Amministrazione comunale, Camera di Commercio dell’Umbria e le principali associazioni di categoria - tra cui Confapi, Confagricoltura, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, CNA e Legacoop. Un fronte comune che intende coniugare prevenzione e rilancio economico.

Nel corso della riunione, i partecipanti hanno condiviso la necessità di mappare le criticità dei quartieri più esposti allo spaccio e al degrado, individuando allo stesso tempo i canali di intervento già efficaci e i modelli di rigenerazione urbana capaci di valorizzare il tessuto produttivo.

L’obiettivo dichiarato è creare una rete stabile di collaborazione tra istituzioni, imprese e cittadini, superando la logica emergenziale per costruire un sistema permanente di sicurezza partecipata.

Economia legale e rigenerazione sociale: una strategia integrata

Il Tavolo non sarà solo un luogo di confronto, ma un laboratorio operativo. Verranno attivati strumenti di monitoraggio, campagne di sensibilizzazione e azioni coordinate per promuovere l’inclusione sociale e il rilancio delle attività economiche legali nei quartieri più fragili.

Il coinvolgimento del mondo produttivo è un segnale importante: le categorie economiche non si limitano più a chiedere sicurezza, ma si impegnano a diventare parte della soluzione, partecipando alla definizione di interventi concreti che uniscano legalità e sviluppo.

Il prefetto Orlando: "La lotta a degrado e illegalità passa agtraverso la collaborazione diffusa"

Come ha sottolineato il Prefetto Antonietta Orlando, “la collaborazione tra istituzioni, Forze dell’ordine e rappresentanze del mondo economico e sociale è la chiave per garantire una risposta efficace e condivisa alle sfide che il territorio ci pone. Attraverso un impegno comune si potranno eliminare progressivamente eventuali contesti di degrado e illegalità, aumentando la percezione della sicurezza nel centro cittadino.”

Un messaggio che va oltre l’emergenza e apre alla costruzione di una nuova cultura della sicurezza urbana, fondata su corresponsabilità e legalità diffusa.

Dietro la cornice istituzionale si intravede una visione più ampia: quella di una città che vuole riconnettere i propri spazi, fisici e sociali, restituendo valore al decoro e alla partecipazione. La sicurezza non è più solo un tema di ordine pubblico, ma diventa una questione di civiltà economica e di coesione territoriale.

Terni, insomma, prova a riparare la sua “finestra rotta” con un metodo che intreccia rigore, ascolto e progettualità. E forse, proprio da quel vetro incrinato, può passare una luce nuova.

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Federico Zacaglioni
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