26 Jun, 2025 - 15:00

Terni, da scontro a sinergia: il prefetto Orlando e il sindaco Bandecchi firmano la pace sulla sicurezza urbana

Terni, da scontro a sinergia: il prefetto Orlando e il sindaco Bandecchi firmano la pace sulla sicurezza urbana

Solo pochi mesi fa, tra Prefettura e Palazzo Spada volavano parole al vetriolo. Ora, invece, i due enti di governo del territorio lavorano fianco a fianco. Ne è testimonianza la riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduta dal Prefetto Antonietta Orlando, che ha segnato una svolta tanto attesa: Comune di Terni e istituzioni statali sono finalmente sulla stessa lunghezza d’onda sulla sicurezza urbana.

Una convergenza che segna il superamento definitivo delle aspre polemiche del 2024, quando il predecessore della Orlando, Giovanni Bruno, bocciava pubblicamente il progetto comunale delle pattuglie di vigilantes finanziato dall’Università Nicolò Cusano. All’epoca, il sindaco Stefano Bandecchi parlava di “incomprensibile chiusura istituzionale” e denunciava l’assenza di un coordinamento formale tra le forze dell’ordine e le iniziative municipali. Un contesto segnato da frizioni pubbliche e da un Comune che agiva in autonomia, denunciando il rischio che le sue iniziative restassero “scollegate dal quadro dei servizi statali”.

Orlando e Bandecchi allineati: nuove strategie condivise per presidiare il territorio

Con l’arrivo della Prefetta Antonietta Orlando, il clima è cambiato. E l’incontro di ieri in Prefettura lo conferma. L’ordine del giorno ha toccato punti concreti e operativi: dalla sorveglianza di parchi, piazze e cimiteri attraverso le guardie giurate, al Protocollo “Controllo di vicinato - richiesto dal Comune di Terni e predisposto dalla Prefettura - per coinvolgere direttamente i cittadini nella cura del territorio, prevenendo comportamenti sospetti e degrado.

Il documento, in attesa dell’approvazione della Giunta comunale, segna un approccio in linea con analoghe esperienze italiane ed europee: non ronde ma partecipazione civica strutturata, sotto la guida dell’autorità statale. Un piano che Bandecchi aveva studiato e presentato con l'ausilio del comandante dei Carabinieri Francesco Caccetta, oggi in quiescenza, che lo aveva sperimentato in passato, seppure in contesti urbani più piccoli e meno problematici. 

A fianco di questo, è stato discusso anche il Protocollo “Mille occhi sulle città, che coinvolgerà gli istituti di vigilanza privati in un sistema informativo integrato. Le guardie giurate, pur senza pubbliche funzioni, saranno valorizzate nel ruolo di osservatori del territorio, in stretto contatto con le forze di polizia.

“Questi strumenti rappresentano un modello di cooperazione integrata, che va oltre la repressione della criminalità diffusa e punta a migliorare vivibilità e qualità della vita”, ha spiegato la Prefetta Orlando, parlando di un nuovo concetto di sicurezza urbana, più partecipativo e multilivello.

Sicurezza urbana: da progetto isolato a sistema integrato

La trasformazione non è solo di toni, ma di metodo. Mentre nel 2024 il Comune lamentava l’assenza di una cabina di regia per l’integrazione delle proprie iniziative, oggi si va verso la strada di rendere quel tavolo attivo e funzionale. Le proposte dell’Amministrazione comunale non solo sono valutate, ma assunte come parte di una strategia complessiva, condivisa tra Prefettura, Questura, Comando dei Carabinieri e Guardia di Finanza.

Il Sindaco Bandecchi, che nei mesi scorsi aveva già aperto alla collaborazione firmando un protocollo con la Prefettura per la prevenzione delle truffe agli anziani, ora si muove su una linea istituzionale pienamente allineata: “La sicurezza dei cittadini è una priorità, da affrontare insieme e in modo coordinato”, aveva dichiarato in occasione del primo incontro con la Prefetta. Anche il vicesindaco Corridore, che ha portato avanti il progetto del “Controllo di vicinato”, ha ribadito come la nuova impostazione non sia “sicurezza fai-da-te”, ma sicurezza partecipata e legittimata dalle istituzioni.

Il futuro della sicurezza a Terni passa per la cooperazione

Con questi protocolli, Terni sembra finalmente superare quella frattura istituzionale che per mesi ha ostacolato l’efficacia di molte iniziative. L’Amministrazione comunale non è più un corpo estraneo nel sistema della sicurezza territoriale, ma un interlocutore riconosciuto e parte attiva.

L’intesa tra Prefetto Orlando e Sindaco Bandecchi segna una nuova fase: meno protagonismi, più collaborazione. Una regia unica per affrontare i temi della sicurezza urbana, del decoro e della prevenzione del degrado. E per i cittadini ternani, questa potrebbe essere la garanzia migliore che le istituzioni stiano lavorando, finalmente, nella stessa direzione.

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Federico Zacaglioni
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