Sembrava un altro episodio di violenza nella notte che sta caratterizzando l'Umbria nelle ultime settimane. Si è rivelato, invece, dai primi riscontri delle indagini della Polizia, come un ferimento accidentale quello che si verificato nella notte tra venerdì 16 e sabato 17 maggio su Corso Vecchio.
Vetri rotti e sangue ritrovati all'alba da un commerciante per strada: un giovane "ubriaco" si sarebbe ferito da solo ma le indagini vanno avanti.
A Terni erani state ritrovate tracce di sangue e vetri di bottiglie lungo Corso Vecchio. L’allarme era stato lanciato da un commerciante, essendo stata macchiata la sua serranda: l'ipotesi iniziale era quella di una rissa avvenuta nella notte.
Tanto sangue e vetri rotti su corso Vecchio. A seguito della segnalazione giunta alla polizia di Stato, si sono portati gli agenti della Volante e della polizia Scientifica per i necessari rilievi.
La Polizia scientifica si è portata sul luogo per i rilievi del caso. Avviate le indagini, analizzando anche le immagini della videosorveglianza e raccogliendo le testimonianze dei residenti.
La prima ipotesi, quella di una rissa o di una lite, è andata scemando nel corso della giornata. Secondo quanto ricostruito dalla Questura si tratterebbe di un fatto accidentale.
A rivolgersi, infatti, al pronto soccorso di Terni - si apprende da fonti della polizia di Stato - sarebbe stato un giovane, accompagnato dal padre, che ha dichiarato di essersi ferito alle mani con i resti di una bottiglia, a Corso Vecchio.
Il 26enne ternano aveva litigato con la fidanzata e (probabilmente) era ubriaco. Poco prima delle tre di notte sarebbe caduto ferendosi da solo con la bottiglia che aveva in mano, perdendo sangue per via dei tagli riportati a due dita.
Le indagini, però, proseguono per accertare l'esatta dinamica dei fatti. A Corso Vecchio, però, resta la paura tra residenti e commercianti. La zona centralissima della città, infatti, è stata colpita negli ultimi mesi da furti e aggressioni.
“Chiudo l’attività ben prima delle 20 e di solito mi faccio venire a prendere da qualcuno con il quale lascio il negozio - avrebbe riferito una negoziante riportato da La Nazione - Ho paura di uscire da sola, così come di percorrere la strada in solitudine quando ormai è sera. La situazione purtroppo è questa, c’è il terrore”.
Come anticipato, la zona negli ultimi mesi è stata interessata da episodi violenti: si ricorda quanto capitato a metà febbraio, quando un ventenne fu rapinato in pieno centro, a Terni lungo corso Vecchio in pieno giorno.
Il ragazzo subì il furto dopo essere stato minacciato con un coltello puntato alla gola. Il giovane, mentre si trovava in vico San Giuseppe insieme alla fidanzata, fu avvicinato da tre malviventi e venne costretto a consegnare la borsa contenente materiale informatico, dopo essere stato minacciato con un coltello puntato alla gola.
La crescente frequenza di episodi violenti impone, quindi, una riflessione urgente: la comunità si trova oggi a fare i conti con una realtà diversa, segnata da un’escalation di violenza giovanile che non può più essere ignorata.
Si tratta di un fenomeno che richiede attenzione e interventi mirati, non solo da parte delle istituzioni, ma anche del tessuto sociale nel suo complesso. Solo attraverso un’azione collettiva, consapevole e coordinata sarà possibile contrastare questa deriva e restituire ai cittadini di Terni quel senso di sicurezza che per anni ha contraddistinto la vita quotidiana della città.