Quattro soggetti ritenuti "pericolosi" dal Personale della Questura di Terni sono stati puniti con altrettanti distinti procedimenti di rimpatri, in materia di immigrazione, tutti finalizzati al rafforzamento della sicurezza sul territorio e al contrasto delle situazioni di irregolarità.
Nuovi provvedimenti di espulsione e rimpatri emessi dalla Questura di Terni. Sono quattro i distinti procedimenti: un cittadino gambiano, con precedenti per reati in materia di stupefacenti e già espulso dall'Italia, è stato accompagnato alla frontiera aerea e da lì decollato verso Casablanca, da cui proseguirà per il paese di origine.
Destino analogo per un cittadino albanese, assuntore di sostanze stupefacenti, privo di occupazione e senza fissa dimora, è stato trasferito dai militari dell’Arma dei Carabinieri allo scalo aeroportuale e condotto dai militari per il successivo volo verso l’Albania, in esecuzione del relativo provvedimento di allontanamento.
Una cittadina del Congo, già gravata da diversi precedenti e che si era vista negare il rinnovo di permesso di soggiorno, è stata condotta in un Centro di permanenza e rimpatrio. Lì resterà in attesa dell’esecuzione della misura di espulsione, dopo cui, verrà accompagnata nel Paese di origine.
Un cittadino nigeriano di 28 anni, infine, risultato irregolare sul territorio nazionale, è stato accompagnato in un C.P.R., dopo essere stato fermato dalla squadra Volante di Terni, in evidente stato di ebbrezza, mentre creava intralcio alla circolazione stradale e situazioni di pericolo per sé e per gli automobilisti.
Le attività sono state coordinate dall’Ufficio immigrazione della questura, diretto dal sostituto commissario Massimiliano Ruggeri, con la collaborazione delle altre Forze dell’Ordine.
Il questore di Terni, Michele Abenante, ha mostrato grande soddisfazione: “Questi risultati dimostrano l’efficacia del lavoro sinergico degli uffici della Questura e delle Forze dell’Ordine presenti nella provincia. Il controllo del territorio e la gestione delle situazioni di irregolarità rappresentano un presidio fondamentale per la sicurezza della collettività. Continueremo ad operare con determinazione e continuità per assicurare ai cittadini un ambiente sempre più sicuro e rispettoso delle regole”.
I quattro provvedimenti rappresentano un segnale chiaro dell’attenzione delle autorità nei confronti del quartiere e della città, rappresentando una risposta concreta alle segnalazioni dei cittadini.
La scelta di accompagnare i cittadini stranieri al Centro di Permanenza per i Rimpatri per la Polizia, è una scelta essenziale, evitando che l’irregolarità possa proseguire.