Su 123 agenti della Polizia Locale di Terni, 57 hanno ottenuto la valutazione massima, mentre 66 si sono fermati sotto la soglia dell’eccellenza. Sono i dati ufficiali emersi durante un faccia a faccia tra amministrazione comunale e opposizione, a seguito di un’interrogazione presentata dal consigliere Marco Cecconi (Fratelli d’Italia) e delle successive precisazioni fornite dall’assessore Marco Iapadre (Alternativa Popolare).
La questione, inserita all’interno del sistema delle valutazioni annuali del personale, ha acceso il confronto politico. “La metà del corpo della polizia municipale non è ritenuta performante ai massimi livelli”, ha commentato Cecconi, sottolineando la rilevanza dei numeri.
Iapadre ha illustrato nel dettaglio i dati raccolti. 57 agenti hanno raggiunto il punteggio pieno di 1, mentre 36 si collocano nella fascia compresa tra 0,95 e 0,99. Altri 17 risultano tra 0,90 e 0,95 e 13 al di sotto dello 0,90, con valori compresi fra 85,66 e 78,4.
L’assessore ha inoltre chiarito che il numero complessivo delle valutazioni (123) risulta superiore agli addetti effettivi (111) per ragioni amministrative legate al sistema di rilevazione. Un dato che, secondo Iapadre, rientra in un quadro di valutazioni differenziate e non straordinario rispetto ad altri settori comunali.
Un punto delicato riguarda le conseguenze pratiche delle valutazioni. Cecconi ha chiesto chiarimenti sulle possibili ripercussioni in termini di avanzamenti e riconoscimenti economici: “Quali siano le ricadute e i pregiudizi sui progressi retributivi e di carriera”, ha domandato.
L’assessore ha però ridimensionato le preoccupazioni, spiegando che i criteri premiali e l’incidenza dei punteggi sulle progressioni orizzontali sono ancora materia di contrattazione decentrata. Di conseguenza, al momento non vi sono decisioni definitive né automatismi che possano penalizzare il personale.
Quanto alla formazione, l’amministrazione ha ribadito che “tutto il personale è coinvolto nei piani di aggiornamento con corsi di carattere generale e corsi specifici per settore”. Le modalità operative, ha sottolineato Iapadre, restano però in fase di elaborazione e verranno definite in accordo con le strutture sindacali.
Sul fronte dei ricorsi, l’amministrazione ha confermato l’assenza di contenziosi. “Sia la direzione della polizia locale sia la direzione del personale confermano che non ci sono ricorsi formali presentati”, ha dichiarato Iapadre. Sono stati però attivati colloqui individuali con alcuni agenti che avevano richiesto chiarimenti sui punteggi.
Cecconi ha espresso dubbi, parlando di comunicazioni protocollate da parte di alcuni addetti. “A noi risulta che ci siano più soggetti che abbiano sollecitato incontri con il direttore generale e il comandante”, ha affermato, giudicando incomplete le spiegazioni fornite in aula.
Con oltre cento unità in servizio, la Polizia Locale rappresenta il settore più ampio dell’organizzazione comunale. Le valutazioni annuali, pur non esprimendo giudizi disciplinari, incidono su un ambito strategico: la capacità dell’ente di misurare e valorizzare le proprie risorse umane. In arrivo c'è anche la novità della dotazione dei taser, deliberata dal consiglio comunale su input proprio di Fratelli d'Italia, con un atto di indirizzo del capogruppo Pastura.
In questo senso, i dati illustrati hanno aperto un dibattito che va oltre la contrapposizione politica. Se da un lato emergono criticità legate a una parte consistente del personale che non raggiunge i punteggi massimi, dall’altro l’amministrazione invita a considerare il processo di valutazione come uno strumento di miglioramento progressivo, non come una fotografia definitiva delle capacità professionali degli agenti.
La discussione in Consiglio comunale ha dunque messo in luce un tema destinato a restare al centro dell’agenda: la qualità delle performance e il loro impatto sul futuro organizzativo della Polizia Locale di Terni.