Una condanna di due anni è stata inflitta a un uomo, accusato, di maltrattamenti in famiglia. La Procura di Terni aveva formulato una richiesta di quattro anni ma il collegio dei giudici ha inflitto una pena dimezzata. Una storia che parte dal 2013, quando furono denunciate le prime lesioni da parte della donna. Una vicenda lunghissima tra litigi, insulti, lesioni e figli non riconosciuti.
Un uomo è stato condannato per maltrattamenti e lesioni nei confronti dell'ex moglie. Si trattava di una storia a distanza da alcuni anni, dato che l'uomo non avrebbe voluto riconoscere tre dei quattro figli.
Diverse violenze nei confronti della donna: insulti, minacce di morte, pugni e calci su tutto il corpo, oltre a danni a stoviglie ed elettrodomestici.
Non solo violenze ma anche ricatti sessuali: l'uomo, dalle ricostruzioni, avrebbe costretto l'ex moglie ad avere rapporti, in modo non consenziente, minacciandola di non provvedere al mantenimento dei figli. I minori, all’epoca dei fatti, venivano spesso invischiati nelle discussioni tra i due e anch’essi, vittime delle angherie del padre.
Nel 2022, l’uomo, dopo la scomparsa del padre, tornò in Italia, dopo qualche periodo in Albania, voleva riallacciare i rapporti con la famiglia. Diverse discussioni in casa tra i due sono sorte dopo che una figlia scoprì di nascosto che la mamma si stava frequentando con un ragazzo più giovane.
L'ex marito, nonostante fosse già stato colpito da un divieto di avvicinamento, ha proseguito con atti intimidatori e persecutori, continuando a importunare la vittima, con minacce "censurabili".
Arrivata, quindi, per l'uomo una condanna di due anni, oltre il risarcimento di 5 mila euro alla parte civile, rappresentata dall’avvocato Andrea Petrucci. Mattia Contessa, legale dell’uomo condannato che valuta l’impugnazione della sentenza.
L'ultimo caso in ordine cronologico, nella provincia di Terni, di arresto per maltrattamenti è avvenuto lo scorso sabato, quando la Squadra Mobile ha eseguito un ordine di carcerazione nei confronti di un tunisino 37enne condannato per maltrattamenti in famiglia, specialemente contro la moglie.
L’uomo, dopo essere stato rintracciato in un appartamento nel centro, è stato condotto dai poliziotti nel carcere di vocabolo Sabbione. Sempre nei giorni scorsi, gli agenti delle Volanti hanno denunciato un uomo, trovato in possesso di un coltello a serramanico.