30 Apr, 2025 - 10:45

Sorpreso con un coltello a punta lungo venti centimetri: fermato a Piediluco e denunciato per porto abusivo un 34enne di Terni

Sorpreso con un coltello a punta lungo venti centimetri: fermato a Piediluco e denunciato per porto abusivo un 34enne di Terni

È stato fermato in tarda serata mentre percorreva una strada secondaria della frazione lacustre di Piediluco, nel comune di Terni, a bordo della sua autovettura. L’uomo, un 34enne residente a Terni e già noto alle forze dell’ordine, ha insospettito i carabinieri per il suo atteggiamento visibilmente nervoso e insofferente durante il controllo di routine. 

L'intervento è avvenuto lo scorso 19 aprile, quando una pattuglia della Stazione dei Carabinieri di Piediluco ha notato il veicolo transitare in modo sospetto e ha deciso di procedere con un accertamento. I militari hanno chiesto all'uomo spiegazioni sulla sua presenza in quel luogo a quell’ora, ma il 34enne non è stato in grado di fornire una giustificazione plausibile. Questo dettaglio, unito all’irrequietezza mostrata durante il controllo, ha spinto gli operatori a effettuare una perquisizione dell’automobile.

Il ritrovamento dell’arma: un coltello a punta con una lama di venti centimetri

Durante la perquisizione del veicolo, è stato rinvenuto all’interno dell’abitacolo un coltello a punta con una lama affilata della lunghezza di circa 20 centimetri. Un’arma bianca di dimensioni rilevanti e potenzialmente pericolosa, per la quale l’uomo non ha saputo offrire alcuna spiegazione circa il possesso né ha potuto dimostrare motivi legittimi per il trasporto.

Il coltello è stato immediatamente posto sotto sequestro, come previsto dalla normativa vigente, mentre nei confronti del 34enne è scattata la denuncia a piede libero con l’accusa di porto abusivo di arma bianca. Il fascicolo è stato trasmesso alla Procura della Repubblica di Terni, che coordinerà ora le valutazioni investigative successive.

Porto abusivo di armi: cosa prevede la legge

Il Codice Penale italiano, all’articolo 4 della Legge 110/1975, disciplina il porto di armi od oggetti atti a offendere, stabilendo che è vietato circolare in luoghi pubblici o aperti al pubblico con coltelli o strumenti potenzialmente lesivi se non per comprovate ragioni di necessità, lavoro o sport. Chi viene sorpreso con un’arma bianca senza valida giustificazione può essere denunciato e rischiare sanzioni che vanno dalla multa all’arresto, fino alla condanna penale nei casi più gravi.

Nel caso specifico, l’assenza di giustificazioni coerenti, l’orario serale, il contesto isolato e l’atteggiamento ambiguo dell’uomo hanno contribuito a configurare una situazione compatibile con gli estremi del reato contestato.

Controlli mirati e prevenzione nelle aree periferiche: sotto osservazione il profilo del 34enne per possibili collegamenti con attività illecite

L'uomo, già noto alle forze dell'ordine per precedenti episodi, sarà sottoposto a ulteriori indagini per verificare se il possesso del coltello sia legato a eventuali attività illecite o a intenzioni non dichiarate. L'operazione rientra in un più ampio piano di prevenzione e controllo del territorio, condotto dai Carabinieri. In particolare, i controlli nelle zone periferiche e isolate rivestono un'importanza cruciale per garantire la sicurezza, individuare comportamenti sospetti e prevenire episodi di violenza o attività illegali.

Coltelli e armi bianche: un problema ricorrente nelle aree urbane

Il ritrovamento di armi da taglio nelle disponibilità di privati cittadini, spesso senza giustificazioni valide, rappresenta una costante nei report delle forze dell’ordine. Non si tratta soltanto di un fenomeno legato alla criminalità organizzata o alle aggressioni pianificate: molti casi coinvolgono soggetti isolati, con fragilità personali o precedenti problematici, che circolano armati anche solo per motivi di autodifesa percepita.

In tutti questi casi, la legge è chiara: il porto ingiustificato di strumenti atti a offendere costituisce un illecito e viene perseguito per garantire la sicurezza pubblica e prevenire derive pericolose.

Prevenzione e sicurezza: l'importanza di un controllo costante sul territorio

L'intervento tempestivo ed efficace dei carabinieri di Piediluco ha permesso di evitare che la presenza di un’arma potenzialmente pericolosa potesse degenerare in episodi più gravi. Un episodio che dimostra, ancora una volta, l’importanza di un controllo costante e attento del territorio, soprattutto nelle aree meno frequentate e nelle ore serali.

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Francesco Mastrodicasa
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