Un 56enne di origini albanesi è stato condannato a due anni di reclusione per maltrattamenti e minacce nei confronti dell'ex compagna. Il periodo va dal 2000 al 2023. La vittima sarebbe l'ex compagna dell'uomo, una 50enne italiana, residente a Terni come l'uomo, che sarebbe stata anche abbandonata fuori al Pronto Soccorso "per non partorire".
Il Tribunale di Terni in composizione collegiale - presidente Simona Tordelli, giudici Biancamaria Bertan e Francesca Scribano - ha condannato un 56enne di origini albanesi a due anni di reclusione, pena sospesa, per maltrattamenti.
Le minacce e lesioni, nei confronti di una 50enne di nazionalità italiana, sono state perpetrate per un periodo che va dall’estate del 2000 all’ottobre del 2023. La violenza fisica e psicologica avvenica anche di fronte ai figli minori e spesso per una folle ed immotivata gelosia.
Gli episodi aggressivi, quindi, avvenivano anche secondo modalità diverse: l'uomo, in varie fasi, avrebbe minacciato, percosso e insultato la donna.
L'episodio più scioccante, però, si sarebbe verificato quando la donna era in dolce attesa e l'arrivo del nascituro era imminente. L'uomo non voleva, per motivi ancora da dimostrare, che il parto avvenisse all'ospedale di Terni.
Nonostante il tentativo di portare la donna in un'altra struttura ospedaliera, l'intervento del padre di lei fece sì che la futura mamma fosse trasportata al "Santa Maria". L'uomo tra insulti e lancio di oggetti abbandonò l'ex compagna davanti al pronto soccorso.
Le minacce non si fermano. Una vera e propria escalation si è venuta a creare, dopo che la donna prese il coraggio di intraprendere una relzione con un’altra persona.
Scenate di gelosia, stalking, pedinamenti e altre minacce da parte dell'uomo ad esempio di sfregiarla con l'acido. La vittima spaventata aveva dovuto cambiare luogo di lavoro per cercare di "salvarsi".
In aula l’accusa ha chiesto una condanna a quattro anni ed il tribunale ha optato per la metà, ossia due anni, riconoscendo la prevalenza delle attenuanti generiche sull’aggravante contestata. Contestualmente è stata anche fissata una provvisionale di 5 mila euro in favore della donna, parte civile attraverso l’avvocato Andrea Petrucci, con il risarcimento da stabilirsi in sede civile.
L'ultimo caso in ordine cronologico, nella provincia di Terni, di arresto per maltrattamenti è avvenuto lo scorso sabato, quando la Squadra Mobile ha eseguito un ordine di carcerazione nei confronti di un tunisino 37enne condannato per maltrattamenti in famiglia, specialemente contro la moglie.
L’uomo, dopo essere stato rintracciato in un appartamento nel centro, è stato condotto dai poliziotti nel carcere di vocabolo Sabbione. Sempre nei giorni scorsi, gli agenti delle Volanti hanno denunciato un uomo, trovato in possesso di un coltello a serramanico.