07 Mar, 2025 - 12:20

Terni, l'inceneritore Bioter sotto esame: controlli e ricorsi

Terni, l'inceneritore Bioter sotto esame: controlli e ricorsi

La situazione dell'inceneritore Bioter di Terni continua a essere oggetto di attento monitoraggio da parte della Giunta regionale. L’assessore all’ambiente Thomas De Luca ha ribadito che i controlli sulle operazioni di soffiatura dell'impianto proseguono con il massimo rigore. Le operazioni in questione, che consistono nel portare a pressione la caldaia per generare vapore e rimuovere eventuali residui interni, sono state al centro di ispezioni condotte da Arpa Umbria il 26 febbraio e il 3 marzo.

"A seguito delle preoccupazioni espresse riguardo le già comunicate attività di soffiatura all’impianto Bioter di Terni" - ha dichiarato De Luca in una nota - "la Giunta regionale segue con attenzione la vicenda". Le verifiche confermano che durante le operazioni non erano presenti rifiuti all'interno dell'impianto e che la procedura si è svolta nei parametri stabiliti. In particolare, nel sopralluogo del 3 marzo non sono state rilevate emissioni visibili dal camino E1. Il Sistema di Monitoraggio in continuo delle Emissioni (SME) ha registrato, tuttavia, una portata dovuta alla combustione del metano utilizzato per pressurizzare il vapore nella caldaia.

L’assessore rassicura che il monitoraggio non si fermerà e che le istituzioni continueranno a vigilare per garantire la sicurezza ambientale e la salute dei cittadini.

Controlli all'inceneritore Bioter di Terni: il ricorso al Consiglio di Stato e la questione ambientale

Oltre ai controlli in corso,la Regione Umbria ha recentemente annunciato un'azione legale in merito all’inceneritore Bioter di Terni. Lo scorso 21 febbraio, infatti, il Consiglio di Stato ha accolto l’istanza cautelare presentata dalla Regione Umbria contro la sentenza del TAR che stabiliva la non necessità di un riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) per il riavvio dell’impianto.

L’ordinanza del Consiglio di Stato sottolinea la complessità delle questioni sollevate e dispone la sollecita definizione del giudizio di merito. In altre parole, il Tribunale ha riconosciuto la necessità di esaminare in maniera più approfondita il caso prima di autorizzare la ripresa delle attività.

"Siamo convinti" - ha dichiarato De Luca in una nota - "che la richiesta di riavvio/esercizio dell’impianto vada subordinata alla presentazione di un’istanza di riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale per l’adeguamento alle migliori tecnologie disponibili e siamo pronti a far valere le nostre ragioni fino all’ultimo grado di giudizio".

Secondo la Regione qualsiasi richiesta di riavvio o esercizio dell’impianto dovrebbe essere vincolata alla conclusione del procedimento di riesame dell’AIA, necessaria per l’adeguamento dell'inceneritore alle migliori tecnologie disponibili. L’obiettivo della Giunta è garantire che le operazioni di Bioter avvengano nel rispetto delle normative ambientali più avanzate e con il minimo impatto sulla salute pubblica.

Il dibattito sulla ripresa delle attività dell’inceneritore si inserisce in un contesto più ampio di attenzione verso l’impatto ambientale delle infrastrutture industriali. La questione solleva interrogativi sulla compatibilità tra esigenze produttive e tutela del territorio, con le istituzioni chiamate a bilanciare sicurezza, sviluppo e sostenibilità.

Controlli e trasparenza: il futuro dell’impianto

La vicenda Bioter rappresenta un banco di prova per la gestione ambientale della Regione Umbria. Da un lato, l’attenzione della Giunta e dell’Arpa Umbria dimostra la volontà di assicurare trasparenza e rispetto delle normative. Dall’altro, il ricorso al Consiglio di Stato testimonia la determinazione a garantire che ogni decisione in merito all’impianto sia supportata da criteri di sicurezza e sostenibilità ambientale.

Per il momento l’inceneritore resta sotto stretta osservazione e le istituzioni sono impegnate a fornire aggiornamenti costanti alla cittadinanza. "Continueremo a monitorare la situazione, nell’interesse dell’ambiente e dei cittadini" ha assicurato De Luca, confermando che le autorità non abbasseranno la guardia.

Nei prossimi mesi si attendono sviluppi sia sul fronte legale che su quello dei controlli. Resta da vedere quale sarà il destino dell'impianto e quali misure verranno adottate per garantire una gestione sostenibile e sicura delle sue attività.

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Giorgia Sdei
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