14 Aug, 2025 - 11:40

Terni, bando case popolari: famiglia con quattro disabili esclusa: "Presenteremo ricorso al Tar"

Terni, bando case popolari: famiglia con quattro disabili esclusa: "Presenteremo ricorso al Tar"

Una famiglia di Terni, composta da cinque componenti, quattro dei quali con disabilità, è stata esclusa dalla graduatoria per l’assegnazione di un alloggio popolare. Il nucleo familiare annuncia ricorso al Tar vista la situazione complessa, legata all'emergenza abitativa.

Terni, famiglia esclusa dal bando: annunciato ricorso al Tar

In una nota, inviata alle redazioni, la famiglia sottolinea come "sia nuovamente in una situazione drammatica dopo essere stata esclusa dalla graduatoria per l’assegnazione di un alloggio popolare".

"Il nucleo familiare - viene ricordato nella nota - già provato da anni di difficoltà e costretto a vivere in condizioni di disagio abitativo certificato dalle unità competenti in materia, si è visto negare un diritto fondamentale a causa di quella che i legali ritengono l’applicazione ingiusta di una legge regionale dell’Umbria anticostituzionale". Il ricorso al Tar (non ancora depositato) è stato annunciato ed è stato citato anche un ricorso alla Corte costituzionale. 

La battaglia legale e il sostegno delle associazioni

Si tratta di una vicenda che già in passato (nel 2023) aveva generato tensioni. La famiglia, per difendere i propri diritti, ha, per questo motivo, deciso di intraprendere una battaglia legale, nominando un avvocato competente in materia e preparandosi a fare ricorso.

Il nucleo familiare, come emerso dalla nota, nonostante la situazione complicata, ha fiducia nelle istituzioni e nella Costituzione italiana.

L'annuncio della famiglia, di non arrendersi e di procedere nella battaglia legale, ha attirato l’attenzione di diverse associazioni per i diritti dei disabili, che si sono mostrate vicine alla famiglia, con il loro sostegno, definendo la loro scelta di non arrendersi come un atto di coraggio e una speranza per il cambiamento.

Il precedente di maggio

Un cittadino era stato risarcito e aveva vinto la sua battaglia legale, dopo essere stato escluso dalla graduatoria di assegnazione in modo illegittimo. La vicenda ha visto la parola fine nel mese di maggio 2025 ma era durata quasi dieci anni.

Il Tar - come aveva ricordato, all'epoca, il Corriere dell’Umbria - aveva condannato il Comune di Terni a risarcire il cittadino con 12.624 euro. La vicenda si era sviluppata tra il 2016 e il 2018 con il “taglio dalla graduatoria” per gli alloggi popolari, nonostante in precedenza la domanda fosse stata valutata in modo positivo con 12 punti.

Il punto di svolta negativo per il cittadino arrivò, in un secondo momento. perché “alla data del 30 marzo del 2017 non aveva né 18 mesi a Terni e né 24 mesi in Umbria” e risultava “iscritto in anagrafe, dopo cancellazione per irreperibilità, in data 5 aprile 2016”.

Nei tempi a seguire il Tar aveva prima annullato il provvedimento in questione e poi ha emesso la sentenza per il risarcimento del danno: “Il contributo di 3.900 euro, assegnato in favore del nucleo familiare a seguito dello sfratto, ha consentito di sopperire alle esigenze abitative per meno di un anno”.

La famiglia, infatti, era costretta a vivere in una casa ricoperta di muffa alle pareti e priva di allaccio del gas e di riscaldamento, per la quale era dovuto un canone di 300 euro mensili. Dal mese di settembre 2019 - queste le ragioni espresse per la richiesta - il nucleo familiare si era trasferito in una terza abitazione, tuttavia in condizioni ancora più disagevoli, in quanto l’alloggio aveva le pareti ricoperte di muffa; circostanza che ha determinato l’insorgere di malattie respiratorie in tutti i componenti della famiglia, inclusi i bambini”.

 Il Tribunale aveva, quindi, accolto l’istanza perché “non è in dubbio il ricorrere di un evento dannoso conseguente all’agire dell’amministrazione e la qualificazione in termini di illiceità del pregiudizio subito dal ricorrente”. 

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Emanuele Landi
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