Proseguono serrati i controlli sul territorio ternano da parte della Polizia di Stato. Nella giornata di ieri, fa sapere la Questura, un uomo è stato condotto in carcere mentre numerose verifiche hanno preso piede negli esercizi commerciali cittadini.
Aveva a suo carico diversi precedenti, sia per reati contro il patrimonio che in materia di stupefacenti. Per lui, un un cittadino albanese residente a Terni, si sono aperte le porte del carcere di Sabbione dove è stato condotto dagli agenti della Polizia di Stato.
L’uomo è stato accompagnato dal personale della Squadra Mobile, diretta dal Commissario Capo Lorenzo Lucattoni, presso la Casa Circondariale di Terni per l’espiazione della pena residua, in esecuzione dell’ordine dell’Autorità Giudiziaria.
Parallelamente, la Divisione Polizia Amministrativa e di Sicurezza, nell’ambito dei servizi disposti dal Questore Michele Abenante a tutela della legalità diffusa, ha eseguito ulteriori controlli presso attività commerciali e pubblici esercizi della città. Verifiche che hanno visto anche la collaborazione con il personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e della Polizia Locale di Terni. Diverse le violazioni riscontrate.
In particolare, gli uomini alla guida del Primo Dirigente Massimo Laliscia, hanno ispezionato due punti di gioco, in zona Maratta e in via Gabelletta, dove non sono emerse irregolarità in materia di giochi e apparecchi da intrattenimento, ai sensi dell’art. 110 del T.U.L.P.S..
Nel mirino anche un salone da parrucchiere a ridosso di via Lungonera, dove sono state invece rilevate irregolarità amministrative legate alla mancata comunicazione del direttore tecnico, alla vendita di prodotti non autorizzati e all'incompleta esposizione della documentazione prevista.
Dalla Questura annunciano che le verifiche amministrative proseguiranno nei prossimi giorni in diversi settori commerciali. L’obiettivo, come sempre, è quello di garantire il rispetto delle normative di settore e la tutela della sicurezza collettiva.
Le attività rientrano nel più piano di prevenzione e controllo del territorio, così come disposto dal Questore Michele Abenante, con lo scopo di assicurare la legalità e la regolarità delle attività economiche tanto nel capoluogo quanto nel resto della provincia.
Si vanno moltiplicando gli sforzi della Questura per tutelare la vivibilità e il rispetto della legalità. Appena un paio di giorni fa, da queste stesse pagine, abbiamo dato notizia di una serie di provvedimenti del Questore Abenante indirizzati verso quattro diversi soggetti.
Il primo è stato destinatario di un D.A.C.U.R. (Divieto di Accesso alle Aree Urbane). L'uomo era stata arrestato dopo compiuto un furto con strappo ai danni di un giovane nella zona di piazza Solferino, nella notte del 24 ottobre scorso. Il provvedimento riguarda il centro storico cittadino e ha lo scopo di impedire al responsabile di reiterare condotte simili nelle aree sensibili della movida.
A ciò si è aggiunto un divieto di ritorno per tre anni, stavolta ad Orvieto, nei confronti di un giovane di origine marocchina che era stato arrestato il 9 ottobre dall’Aliquota Radiomobile per traffico di sostanze stupefacenti.
Infine due avvisi orali, uno notificato per un 70enne di Amelia, già denunciato per ricettazione e l'altro per un giovane ternano, deferito dai Carabinieri Forestali per detenzione illegale di esplosivi.
Capita di frequente che a far emergere situazioni di illegalità siano gli stessi cittadini. In molte occasioni grazie alle segnalazioni, le forze dell'ordine hanno portato a termine operazioni importanti di contrasto alla criminilatà sul territorio. In più frangenti del resto, il Questore Abenante ha rinnovato l'invito a tutti i cittadini alla collaborazioni e a segnalare prontamente eventuali situazioni o comportamenti sospetti.