Dopo un avvio di stagione in salita, la Ternana sembra aver finalmente imboccato la strada giusta. Il gruppo, costruito in ritardo per via delle note vicende estive legate alla situazione societaria, sta crescendo di settimana in settimana. Serviva tempo, pazienza e soprattutto compattezza per amalgamare un gruppo nuovo, ma la squadra di Fabio Liverani ha risposto sul campo.
Otto giornate di campionato, quattro vittorie, un pareggio e tre sconfitte, un bottino che vale il quinto posto in classifica a quota 13 punti, alla pari con il Gubbio e a una sola lunghezza dalla Sambenedettese quarta. Numeri che raccontano di una squadra che ha imparato a soffrire e a vincere, pur non sempre brillando sotto il profilo del gioco.
Le prime due sconfitte consecutive avevano lasciato qualche preoccupazione, ma da quel momento in poi la Ternana ha cambiato marcia: quattro vittorie nelle successive sei partite, una sola sconfitta (di misura sul campo del Ravenna, capolista a punteggio pieno insieme all’Arezzo) e una crescita evidente nella gestione della gara.
Ora all’orizzonte c’è una trasferta tutt’altro che semplice. Il prossimo avversario si chiama Forlì, ottavo in classifica con 12 punti, a una sola distanza proprio dagli umbri. I romagnoli arrivano alla sfida forti del successo interno contro il Guidonia (1-0) e rappresentano una squadra solida, organizzata e difficile da affrontare, soprattutto tra le mura del “Tullo Morgagni”.
Quella di Forlì sarà una trasferta insidiosa sotto diversi punti di vista. In primis per l’avversario, che tra le mura di casa ha costruito gran parte dei suoi risultati, ma anche per un’assenza pesante che condizionerà le scelte di Fabio Liverani.
Il tecnico romano dovrà infatti rinunciare a Edgar Dubickas, convocato con la nazionale lituana. Un’assenza importante, perché l’attaccante classe 1998 era diventato in poche settimane un punto di riferimento imprescindibile nello scacchiere offensivo rossoverde. Arrivato nell’ultimo giorno di mercato, Dubickas ha saputo imporsi con gol, carisma e sacrificio, diventando uno dei protagonisti di questa prima parte di stagione.
I numeri parlano chiaro: sei partite, quattro gol e due assist. L’unica volta in cui non ha timbrato il cartellino è stata nel 2-0 contro il Carpi (dove ha comunque servito un assist) e nel match perso contro il Ravenna. In tutte le altre occasioni, ha lasciato il segno. Liverani, che lo ha sempre schierato dal primo minuto, dovrà ora reinventare l’attacco per mantenere equilibrio e pericolosità in avanti.
A complicare le scelte ci sono le condizioni non ottimali di Alexis Ferrante, fermatosi per un problema fisico ma rientrato negli ultimi spezzoni di gara. L’argentino, entrato nel secondo tempo contro il Pineto, ha subito inciso partecipando all’azione che ha portato al gol di Dubickas: un segnale incoraggiante in vista del prossimo match.
Nel frattempo, nelle ultime uscite, Liverani ha provato diverse soluzioni. Contro il Ravenna ha puntato su Orellana, adattato al fianco di Dubickas, mentre nell’ultima sfida ha trovato risposte positive dal giovane Leonardi, autore del momentaneo 1-1 e tra i più vivaci dell’attacco rossoverde.
La sensazione è che, contro il Forlì, la coppia d’attacco più probabile sia composta proprio da Ferrante e Leonardi, con il primo pronto a fare da riferimento e il secondo a muoversi tra le linee con rapidità e intensità. Un’alternativa interessante, soprattutto considerando la solidità difensiva dei romagnoli.
Buone notizie arrivano anche da Stefano Pettinari, che dopo un periodo di inattività ha ritrovato minutaggio con la Primavera, segnando anche un gol nel pareggio 4-4 contro l’Avellino. L’ex Reggiana, tesserato poche settimane fa, sta recuperando la miglior condizione fisica e potrebbe rappresentare una carta importante a gara in corso. Difficile vederlo titolare già domenica, ma il suo rientro aggiunge qualità ed esperienza a un reparto offensivo che ne avrà bisogno nelle prossime settimane.