10 Sep, 2025 - 22:00

Ternana, come cambia la difesa dopo gli infortuni di Capuano e Loiacono?

Ternana, come cambia la difesa dopo gli infortuni di Capuano e Loiacono?

Il cielo sopra Terni sembra finalmente rischiararsi. Dopo mesi complicati, tra incertezze societarie e un avvio di stagione tutt’altro che semplice, la Ternana ritrova il sorriso. Il successo largo e convincente sul campo del Rimini (4-1) ha restituito fiducia a un gruppo che aveva bisogno di una scossa. Non solo: sul fronte societario la cessione del club appare ormai cosa fatta, un passaggio che potrebbe garantire stabilità e nuove prospettive future.

Per i tifosi rossoverdi, il paragone con l’arcobaleno dopo la tempesta è inevitabile. Ma, come il calcio insegna, non tutto può filare liscio. Gli infortuni di due pilastri della difesa come Marco Capuano e Giuseppe Loiacono obbligano mister Fabio Liverani a nuove riflessioni tattiche.

Capuano e Loiacono out: due colpi duri in difesa

La malasorte ha colpito il reparto arretrato. Capuano, capitano e leader carismatico, si era già fermato nella gara inaugurale con il Livorno per una lesione muscolare di basso grado al semi-membranoso della coscia destra. Un infortunio che richiederà ancora tempo per il recupero.

Come se non bastasse, nell’ultima sfida con il Rimini, a metà primo tempo, anche Loiacono ha alzato bandiera bianca. Per lui la diagnosi è stata di lesione di basso grado al bicipite femorale della coscia destra. Due stop che, al netto delle tempistiche, privano Liverani di esperienza e solidità difensiva. Capuano potrebbe rientrare prima, ma per rivedere in campo Loiacono servirà pazienza. Nel frattempo la Ternana dovrà fare di necessità virtù, reinventando un reparto già messo a dura prova.

La difesa a tre e le soluzioni di Liverani

Nelle prime uscite stagionali Liverani aveva puntato su una retroguardia a tre. Contro il Livorno il pacchetto arretrato era formato da Maestrelli, Capuano e Martella. Nel match interno perso con l’Ascoli (0-2), il tecnico aveva cambiato interpreti, scegliendo Donati a destra, Loiacono centrale e il giovane Biondini braccetto di sinistra.

Infine, nella goleada di Rimini, Liverani aveva confermato in parte lo schieramento, sostituendo Biondini con l’esperienza di Martella. La linea a tre ha garantito equilibrio, ma ora con due dei centrali più affidabili fuori causa si aprono scenari differenti.

Difesa a quattro: ipotesi concreta

Il tecnico romano ha già lasciato intendere che la rosa, per caratteristiche, offre margini di adattamento. Al momento gli unici difensori centrali puri disponibili sono Maestrelli e Meccariello, a cui si aggiunge il giovane Bianay Balcot, esterno adattabile in mezzo. Martella, nato come terzino, può anch’egli essere impiegato come centrale di sinistra, ruolo che ha già ricoperto con Liverani nella difesa a tre. Ecco perché l’idea di passare a una difesa a quattro si fa sempre più concreta. Con una linea composta da Donati a destra, Maestrelli e Meccariello centrali e Martella a sinistra, la squadra potrebbe mantenere copertura senza snaturarsi.

Questione avversario: attenzione al Carpi

Il prossimo ostacolo si chiama Carpi. Gli emiliani giocano con una punta centrale supportata da due trequartisti, uno schieramento che potrebbe indurre Liverani a confermare il 3-5-2, modulo già assimilato dalle Fere e teoricamente più adatto a contrastare questo tipo di gioco.

La scelta, dunque, sarà dettata anche dall’avversario. Restare a tre, magari con Maestrelli e Meccariello affiancati da Martella, potrebbe essere una soluzione di continuità. Ma se Liverani decidesse di puntare sulla linea a quattro, l’obiettivo sarebbe duplice: tamponare le assenze e cercare più solidità sulle corsie esterne.

Al di là delle difficoltà, la Ternana arriva all’appuntamento con un’iniezione di fiducia importante. Il 4-1 rifilato al Rimini ha dimostrato che, quando la squadra gira, può far male a chiunque. La fase offensiva è apparsa brillante, con un gioco più fluido e attaccanti finalmente incisivi. La vittoria non solo ha regalato i primi tre punti stagionali, ma ha anche rimesso in carreggiata un gruppo che aveva sofferto psicologicamente le prime due sconfitte. Ora l’obiettivo è trasformare quel successo in un trampolino di lancio per il futuro.

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Lorenzo Farneti
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