La Ternana di Fabio Liverani è chiamata a blindare testa e nervi, mantenendo intatta quella concentrazione che nelle ultime uscite ha fatto la differenza sul campo. Il momento, però, è tutt’altro che semplice. Le vicende societarie e la recente decisione della giustizia sportiva rischiano di pesare sul percorso dei rossoverdi, proprio mentre la squadra sembrava aver ritrovato slancio e continuità nei risultati.
Dal punto di vista puramente calcistico, la settimana appena trascorsa aveva restituito segnali estremamente incoraggianti. Prima il successo per 2-1 nel derby umbro contro il Perugia, una vittoria dal peso specifico enorme non solo per la classifica ma anche per il morale, poi il roboante 4-1 rifilato al Brescia nei quarti di finale di Coppa Italia Serie C. Un risultato che ha spalancato le porte delle semifinali, confermando la crescita del gruppo e la bontà del lavoro impostato da Liverani.
Fuori dal rettangolo di gioco, però, è arrivata la doccia fredda. La penalizzazione di cinque punti, immediatamente esecutiva, ha stravolto la classifica della Ternana, facendo scivolare la squadra da quota 24 a 19 punti. Una mazzata che ha ridisegnato gli equilibri del girone e costretto i rossoverdi a ritrovarsi, almeno per il momento, all’ultimo posto utile per agganciare i playoff. Un dettaglio tutt’altro che marginale, che impone una risposta immediata sul campo.
Il calendario, in questo senso, propone un banco di prova da non sottovalutare. Domani pomeriggio, con calcio d’inizio fissato alle 14:30, allo stadio “Libero Liberati” farà visita il Bra. I piemontesi occupano attualmente la quartultima posizione, ma arrivano a Terni rinvigoriti dall’importante successo conquistato nell’ultimo turno contro il Campobasso. Una vittoria che ha riacceso le speranze di uscire dalla zona playout, nella quale il Bra è ancora invischiato.
Inmerito alle vicende extra campo:
"Le cose extracampo diventano difficili non tanto da commentare, quanto da capire nella loro verità. Si leggono tante cose e molte di queste avranno uno sbocco giuridico, da quanto ho capito. Quando ci sarà un giudice, o chi per esso, il tempo dirà chi ha avuto ragione e chi torto. Posso commentare il dispiacere per i cinque punti di penalizzazione: secondo me potevano essere in qualche modo evitati. Oggi questa squadra è come se venisse da quattro sconfitte, perché quattro partite fa eravamo a 19 punti e oggi siamo ancora a 19. Questo è il dispiacere più grande.
Non poter vivere e cavalcare l’entusiasmo del derby vinto, della Coppa Italia giocata alla grande e della semifinale raggiunta nonostante le difficoltà è quello che fa più male. Quello che posso dire ai ternani, senza raccontare bugie, è che io, il mio staff e i ragazzi siamo sempre stati a completa disposizione di questi colori e lo saremo finché ne avremo la possibilità.
Il dispiacere più grande è che la gente non sa. Negli ultimi 25-30 giorni, anche di più, difficilmente ho parlato di calcio: mi sono ritrovato a rispondere a problemi creati senza motivazione. Quando dicevo che 24 punti sul campo, anzi 27, erano tantissimi, straordinari, insieme alla semifinale di Coppa Italia, qualcuno ha voluto creare ad hoc una sorta di terrorismo mentale senza senso".
Fare 27 punti e conquistare una semifinale di Coppa Italia senza poter parlare mai di calcio è un grande risultato. Non voglio alibi, ma è evidente che, con quello che sta succedendo, parlare oggi di scontro salvezza non deve sorprendere nessuno. Dobbiamo stringerci ancora di più: l’obiettivo sportivo è mantenere questa categoria".
Sulla squadra e sulle critiche ai giocatori:
"Questa squadra è straordinaria per questo: è un gruppo di ragazzi che posso assicurare a tutta Terni mette la Ternana davanti a tutto. Quando ho letto critiche verso i giocatori mi ha fatto male, perché so cosa fanno ogni giorno per questa città. Vi garantisco che, al di là dei risultati, danno tutto per questi colori".
"Chi è rimasto da luglio lo ha fatto per credibilità, e anche chi è arrivato a fine mercato, il 31 agosto, lo ha fatto senza alcuna certezza. Quei giocatori sono arrivati grazie alla credibilità del direttore Mangiarano, del direttore Mammarella e dell’allenatore Liverani".
Sulla partita contro il Bra:
"Affrontiamo una squadra che nelle ultime tre partite ha fatto gli stessi punti del Ravenna, se non erro. Li incontriamo nel loro momento migliore: vogliono creare problemi e fare punti, sono in crescita. Hanno giocatori di categoria superiore, su tutti Baldini, che conosco bene: sa stare in campo, conosce i tempi del calcio".
"È la partita che mi crea più difficoltà nella preparazione. È la terza gara in una settimana e di solito è quella che si paga di più. È uno scontro diretto per la salvezza: dobbiamo fare punti e allontanare le squadre dietro".
Sullo stato d’animo del gruppo e sulle questioni societarie:
"I ragazzi non sono frastornati, anche se è inutile negare che oggi si legge e si ascolta di tutto e questo può creare difficoltà. La presidente è sempre stata presente, ci ha messo la faccia ogni giorno. È giovane, ma essere sul posto e stare vicino alla squadra è una buona scuola. Se le notizie, come sembra, saranno positive, ci rimboccheremo le maniche e daremo sempre il massimo".
Sugli indisponibili:
"Non dovrebbero esserci situazioni problematiche, oggi valuteremo tutto in allenamento".
Il Quotidiano Online dell'Ateneo
Niccolò Cusano
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