Nonostante le telefonate definite "cordiali" tra la presidente della Regione Stefania Proietti e il sindaco di Terni Stefano Bandecchi, continua il braccio di ferro tra i due enti su Stadio-Clinica. E la nuova puntata di questa serie drama è innescata dalla nota dell'avvocatura regionale di stamane, che vi abbiamo raccontato in un altro articolo, che segue il comunicato di ieri pomeriggio dell'amministrazione comunale di Terni (articolo qui).
"Ho letto un comunicato dell'avvocatura della Regione che è quantomeno sconcertante - attacca il sindaco di Terni Stefano Bandecchi -. Ma adesso in regione Umbria fate fare la politica all'avvocatura? Sono gli avvocati della Regione quelli che parlano e spiegano le posizioni dell'ente? Io pensavo che gli avvocati dovessero stare zitti, muti e fare evidentemente il loro lavoro all'interno dei tribunali".
A mandare su tutte le furie il sindaco di Terni è il tentativo della Regione di accreditare una lettura di ciò che è avvenuto al TAR lo scorso 18 novembre utilizzando una narrazione semantica e non fattuale degli avvenimenti. L'avvocatura di Palazzo Donini (che è un soggetto tecnico e non politico della Regione) è già intervenuta due volte sulla vicenda per sostenere che la trattazione della sospensiva sarà accorpata col giudizio di merito il prossimo 27 gennaio, nell'udienza con fissazione breve.
In un video registrato in auto, mentre si trova in Campania per le prossime elezioni regionali, il sindaco di Terni continua ad andarci giù duro contro la Regione e a sottolineare come la mancata discussione della sospensiva nell'udienza in cui è stato convenuto il rinvio al merito, rappresenti - di fatto - una sorta di bypass della verifica relativa al fatto che sussistessero le basi per ottenere il provvedimento cautelare.
La trattazione delle eccezioni della controparte, il Comune di Terni, e delle parti controinteressate, Ternana Calcio, Stadium e Ternana Women, potrebbe infatti portare al rigetto del ricorso regionale prima ancora di discutere sospensiva e merito. Qualora, invece, il ricorso fosse accoglibile dal tribunale amministrativo umbro, la trattazione simultanea in unica udienza di richiesta di sospensiva e merito del ricorso produrrebbe un unico effetto finale: o la determina Giorgini viene dichiarata in tutto o in parte illegittima, oppure viene considerata in regola dal TAR.
"Voi dite a noi che abbiamo dato un'informazione scorretta e sbagliata? - continua Bandecchi - Ma siete voi della Regione che avete chiesto la sospensiva e poi non avete avuto gli attributi per andare avanti, perché avete avuto paura che non fosse accolto niente del vostro provvedimento demenziale, fatto - se è veramente colpa vostra - solo per bloccare un procedimento del Comune esatto, corretto e, eventualmente, potrà essere riemesso. Siete voi che state piantando un casino".
Quindi il sindaco Bandecchi va ancora avanti rivolgendosi agli avvocati della Regione: "Quindi siete voi avvocati che state sbagliando? Quindi non è la politica che sta sbagliando? Mettetevi d'accordo in quella sciocchezza di Regione che avete a Perugia: o comandano gli avvocati o comanda la politica. State muti finché non l'avete deciso".

Se la Regione aveva allegato al suo comunicato il verbale del TAR che prendeva atto dell'accordo in pre-udienza intervenuto tra le parti per discutere la questione in un'udienza a fissazione breve per la trattazione congiunta di tutti gli aspetti del ricorso, Bandecchi sotto il proprio post sul web pubblica il calendario delle udienze, che indica come il 27 gennaio 2026 si affronterà la questione di merito, e rilancia anche il comunicato di ieri del Comune di Terni.
Nella nota viene ribadito come "la mattina del 18 novembre sono stati i legali della Regione a chiedere il non esame della sospensiva. Il Comune di Terni ha preso atto in quanto ha tutto l’interesse a mantenere l’efficacia di un atto che di fatto autorizza la realizzazione dello stadio e della clinica, due infrastrutture fondamentali sia nell’ottica della dotazione di impianti sportivi moderni che del riequilibrio dei posti letto della sanità privata regionale".