Un’ottantunenne di Spoleto, vittima di un furto ben orchestrato, ha permesso ai Carabinieri della Stazione locale di smascherare in pochi giorni un piccolo gruppo criminale composto da tre persone - due donne di nazionalità cubana, di 24 e 33 anni, e un uomo peruviano di 32 - ora denunciati alla Procura della Repubblica di Spoleto per furto aggravato e indebito utilizzo di carta di credito. L’operazione, coordinata dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Perugia, si inserisce nel quadro delle azioni di contrasto ai reati predatori ai danni delle fasce più vulnerabili della popolazione, in particolare gli anziani.
Tutto ha avuto inizio nei primi giorni di ottobre, quando l’anziana donna, dopo aver terminato alcuni acquisti in centro, si stava dirigendo verso la propria automobile per rientrare a casa. Mentre sistemava le borse della spesa, una delle due giovani l’ha avvicinata con una scusa banale, attirandone l’attenzione con fare cortese. Nel frattempo, i complici approfittavano di quei pochi secondi di distrazione per introdursi nell’abitacolo e sottrarle la borsa lasciata sul sedile del passeggero.
L’81enne, ignara di quanto appena accaduto, si è resa conto del furto soltanto una volta rientrata a casa. Ma la brutta scoperta non si è limitata alla sparizione degli effetti personali: nella borsa c’era una carta bancomat, che era già stata utilizzata in modo fraudolento. Nel giro di poche ore, i malviventi avevano effettuato prelievi di contante presso sportelli ATM della zona e acquistato uno smartphone in un negozio di elettronica, lasciando dietro di sé tracce che si sarebbero rivelate decisive per le indagini.
Ricevuta la denuncia, i Carabinieri di Spoleto hanno immediatamente avviato una ricerca incrociata di indizi: analisi dei movimenti bancari, visione dei filmati di videosorveglianza e raccolta di testimonianze. Grazie alla collaborazione dei cittadini e a un’attenta ricostruzione temporale degli spostamenti dei sospettati, i militari sono riusciti a stringere il cerchio intorno ai tre presunti responsabili.
La svolta è arrivata quando alcuni residenti hanno segnalato al Numero Unico di Emergenza 112 la presenza di tre persone sospette nei pressi dell’area in cui era avvenuto il furto. L’immediato intervento della pattuglia ha permesso di intercettare e identificare il gruppo, che, dopo ulteriori verifiche, è risultato coincidere con i soggetti immortalati dalle telecamere. I tre sono stati quindi deferiti in stato di libertà e le prove raccolte trasmesse alla magistratura per le valutazioni del caso.
L’Arma ha inoltre rinnovato l’appello a non fornire mai dati sensibili o bancari tramite telefono o SMS e a custodire con cura pin e codici di accesso, ricordando che il primo passo per difendersi da truffe e furti è la prevenzione.
Il nostro ordinamento distingue chiaramente tra il reato di furto e quello di indebito utilizzo di carte di credito o di pagamento, disciplinando entrambi con norme precise e sanzioni severe.
Il furto, regolato dall’articolo 624 del Codice Penale, consiste nell’impossessarsi di un bene mobile altrui sottraendolo a chi lo detiene, con l’intenzione di trarne profitto per sé o per altri. In questo caso, trattandosi di un’azione compiuta ai danni di una persona anziana e con la collaborazione di più individui, si configura un’aggravante che può far aumentare la pena fino a un massimo di sei anni di reclusione. Se il furto è commesso con destrezza - come nel caso di Spoleto, dove i responsabili hanno agito con un piano di distrazione - la pena è ulteriormente inasprita.
Diversa ma complementare è la fattispecie dell’indebito utilizzo di carte di credito o strumenti di pagamento elettronici, disciplinata dall’articolo 493-ter del Codice Penale. Tale norma punisce chiunque, senza essere titolare, utilizzi una carta di credito, una carta bancomat o altri strumenti di pagamento al fine di trarne profitto o causare danno ad altri. La pena prevista varia da uno a cinque anni di reclusione, con una multa da 310 a 1.550 euro, che può aumentare in presenza di aggravanti specifiche, come l’uso reiterato della carta o l’associazione tra più persone.
La giurisprudenza recente considera l’uso indebito di carte elettroniche un reato autonomo, distinto dal furto del supporto fisico: ciò significa che il soggetto che sottrae la carta e poi la utilizza compie due condotte penalmente rilevanti, con pene cumulabili. Inoltre, l’articolo 640-ter del Codice Penale - relativo alla frode informatica - può trovare applicazione nei casi in cui il reato coinvolga transazioni online o manipolazioni di sistemi elettronici.