08 Sep, 2025 - 11:40

Spoleto, la doppia rassegna estiva al Pozzo Orlando ha fatto sold out

Spoleto, la doppia rassegna estiva al Pozzo Orlando ha fatto sold out

Cosa accade a un sito produttivo quando cessa di essere tale? Per contrastarne l'oblio e il degrado, una buona prassi - e un buon auspicio - è trasformali in luoghi della memoria, in omaggio a chi un tempo ha speso anni, a volte decenni, della propria vita a lavorarci. 

In questo senso, l'impianto estrattivo di Spoleto dismesso nei primi anni Sessanta rappresenta un esempio virtuoso. Dopo quasi cinquant'anni dalla chiusura, in quello che un tempo era il principale pozzo, il Pozzo Orlando a Morgnano, nel 2009 è nato il Museo delle Miniere. Un presidio a cui hanno contribuito anche gli ex minatori, che si impegna a custodire la memoria di un passato che oggi non c'è più, ma che a lungo ha caratterizzato la storia della città. Da due estati, il giardino del Museo promuove iniziative culturali gratuite e aperte a tutti. Due rassegne, una teatrale e l'altra cinematografica, che da agosto fino ai primi di settembre 2025 hanno richiamato un pubblico numeroso, confermando il successo di quel processo di trasformazione e riqualificazione.

Teatro in miniera da tutto esaurito

Dal 7 al 10 agosto ha preso piede 'Teatro in miniera', la rassegna teatrale organizzata dall'Associazione Amici delle Miniere e dalla Federazione Italiana Teatro Amatori (FITA) che visto il tutto esaurito per ogni serata proposta.

Tre gli spettacoli in calendario che hanno divertito ma anche fatto riflettere gli spettatori con momenti che hanno restituito la dimensione umana e lavorativa della vita dei minatori.

Anche la rassegna cinematografica ha fatto sold out

Dal 20 agosto al 3 settembre, invece, si è tenuto 'Occhi sull’arte', l'appuntamento con il cinema d’autore, iniziativa nata dalla collaborazione tra i Musei Civici di Spoleto, il Cinéma Sala Pegasus e l’Associazione Amici delle Miniere che già lo scorso anno aveva riscosso ampio consenso.

Durante questa estate sono stati proposti tre appuntamenti con altettanti documentari di  Wim Wenders, ognuno dedicato a una figura (Pina Bausch, Sebastião Salgado e Anselm Kiefer) che nel proprio campo artistico ha saputo dare vita a rivoluzioni.

Iniziative che promuovono il senso di comunità

"Organizzare eventi nel contesto unico del giardino di Pozzo Orlando non solo mette in risalto la bellezza del luogo - ha dichiarato Danilo Chiodettiassessore alla valorizzazione delle culture, della qualità e della bellezza della Città e del territorio - ma permette anche di rivivere e reinterpretare storie e tradizioni locali attraverso il linguaggio del teatro e del cinema. Mi auguro che questo ormai sia diventato un appuntamento estivo fisso, che possa continuare con successo a riunire persone di diverse fasce d'età e background culturali, promuovendo un senso di comunità e coesione sociale, affrontando temi profondi che stimolino il dialogo".

Entrambe le proposte sono state molte apprezzate, ha sottolineato il direttore dei Musei Civici Saverio Verini "con un pubblico sempre numeroso e attento che ha accolto le proposte in programma, tra teatro e cinema. Riunire così tante persone a Morgnano, nel giardino all'aperto del Museo delle Miniere, è un segnale di grande vitalità culturale che va accolto con soddisfazione e su cui investire. Ancora una volta sono state premiate le collaborazioni, in questo caso tra Comune e Musei Civici di Spoleto, Federazione Italiana Teatro Amatori (FITA), associazione Amici delle Miniere, Cinèma Sala Pegasus". La volontà è che anche nel 2026 si rinnovino.

Molto soddisfatta anche Vincenza Campagnani, presidente dell'associazione Amici delle Miniere. "Vedere così tante persone ogni sera al Museo delle Miniere di Morgnano - ha osservato - dimostra che con l'impegno continuo e la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti, si possono raggiungere traguardi significativi. Un grazie sincero a tutti coloro che hanno contribuito a vario titolo nella realizzazione di queste rassegne e al pubblico intervenuto numeroso che ha dimostrato un profondo attaccamento e supporto verso l'evento e i temi proposti".

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Sara Costanzi
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