Nel giro di un anno Spoleto abbatterà di quasi il 70% i consumi energetici per l’illuminazione pubblica. I lavori di riqualificazione prendono il via proprio questa settimana e prevedono la sostituzione di oltre 8.000 punti luce con l’installazione di nuove lampade a LED. L’obiettivo è la riqualificazione dell’intera rete di illuminazione cittadina per ridurre i consumi e garantire un basso impatto ambientale. L’investimento totale ammonta a 3 milioni e mezzo di euro. Affidataria del piano, suddiviso in tre stralci, è Engie tra i principali operatori in Italia per la decarbonizzazione, a cui lo scorso febbraio è arrivato l’incarico da parte dell’Ente. Come sottolineando dal Comune di Spoleto, “gli interventi consentiranno di ottenere un consistente risparmio energetico e ambientale, migliorando la sicurezza e l’affidabilità degli impianti di illuminazione“.
Illuminazione pubblica a Spoleto: il piano degli interventi
I lavori avranno una durata di circa un anno. La prima fase degli interventi che partono in questi giorni, riguarderà la zona nord della città tra Beroide, San Giacomo e Terzo La Pieve. Qui in due mesi saranno sostituite un totale di 1.171 lampade. Gli altri due stralci saranno quindi realizzati nei prossimi mesi e interesseranno la zona centrale: San Venanzo, Santo Chiodo, Baiano, San Martino in Trignano e le zone limitrofe dove saranno interessate 2.626 lampade. L’ultima fase degli interventi di efficientamento, quella con il maggior numero di sostituzioni, avverrà nella zona posta a sud del territorio comunale. A partire dall’area urbana di Spoleto (da Maiano a Collerisana passando per Monteluco) si procederà fino alla frazione di Strettura. Il totale dei nuovi corpi illuminanti sarà di 4.298.
Agnese Protasi, assessore alla transizione ecologica del Comune di Spoleto, ha spiegato nei dettagli quali e quanti benefici in termini di impatto ambientale deriveranno dal piano di efficientamento. “Con questi primi interventi diamo il via ad una riqualificazione completa della rete di illuminazione pubblica nel nostro territorio” ha sottolineato. “In questi due anni abbiamo lavorato con l’obiettivo di garantire alla città un migliore efficientamento energetico, maggiori benefici dal punto di vista ambientale e un consistente risparmio, tutti aspetti che porteranno ad un abbattimento dei consumi del 68% e ad una diminuzione di emissioni di CO2 in atmosfera pari a 9.300 tonnellate, equivalente alla circolazione di 4.300 auto in meno”.
Gli interventi di efficientamento energetico come quelli di Spoleto rientrano nel Piano Nazionale di Transizione Ecologica (PTE) che fanno riferimento all’importante sfida che l’Unione Europea ha lanciato con il Green Deal. Il Piano prevede il pieno raggiungimento degli obiettivi entro il 2050 puntando alla realizzazione di interventi su più fronti. Le linee guida vanno dalla decarbonizzazione alla mobilità sostenibile, passando per il miglioramento della qualità dell’aria e delle risorse idriche, operando per il contrasto di consumo del suolo, ripristinando e rafforzando la biodiversità e promuovendo economia circolare, bioeconomia e agricoltura sostenibile.
L’efficientamento energetico è nel piano di altri comuni umbri
Spoleto si inserisce in un panorama regionale dove nell’ultimo periodo tutto il territorio sta dimostrando una grande attenzione alle tematiche ambientali. Nel cuore verde d’Italia, quello dell’efficientamento energetico è tra gli interventi che risultano particolarmente significativi e attualmente in Umbria ci sono diversi comuni all’opera. Oltre al corposo piano di Spoleto, anche Todi è alle prese con la progettazione dei lavori che avranno a oggetto sia la rete della pubblica illuminazione sia l’efficientamento energetico degli edifici. Nella città di Jacopone, è Enel il soggetto affidatario degli interventi che riguarderanno anche la sostituzione delle caldaie e l’avvio della telegestione nelle scuole e negli altri fabbricati di proprietà comunale. A Todi va menzionato un altro aspetto molto interessante: la riqualificazione dei primi edifici in Nzeb che consentirà di portare i consumi in prossimità dello zero nel corso del 2024.