24 Jun, 2025 - 15:00

Spoleto, donna finisce in ospedale con polmone collassato. Era stata picchiata dall'ex compagno

Spoleto, donna finisce in ospedale con polmone collassato. Era stata picchiata dall'ex compagno

L'aveva picchiata così brutalmente da farle collassare un polmone. È accaduto a Spoleto dove, secondo quanto riferito da una nota dei Carabinieri, alla fine di maggio una donna di 57 anni si era presentata al Pronto Soccorso del San Matteo degli Infermi dove i sanitari le avevano le immediatamente prestato tutte le cure del caso. Sul corpo recava i segni di quella violenza: a pestarla in quel modo era stato l'ex compagno da cui si era riuscita a far accompagnare in ospedale.

Lui l'aveva accompagnata in Pronto Soccorso

L'indagato è un uomo 38enne originario di Roma con cui all'epoca dei fatti la donna convideva l'abitazione, ritenuto il responsabile di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate. Per lui sono scattati gli arresti domiciliari con l'applicazione della misura del braccialetto elettronico in attesa di ulteriori sviluppi giudiziari.

L'ordinanza di custodia cautelare a suo carico è stata emessa dal Tribunale di Spoleto su richiesta della Procura locale, che ha concordato con le risultanze investigative della Stazione di Spoleto. A darne esecuzione, i Carabinieri della Compagnia di Roma in Piazza Dante.

L'Umbria aumenta i fondi destinati al contrasto della violenza sulle donne

Fatti come quello di cui sopra riaccendono la dolorosa e necessaria riflessione sul fenomeno della violenza contro le donne. Per l'Umbria il 2025 finora è stato un anno nero. 

Il primo femminicidio dell'anno, nei primi giorni di gennaio, è avvenuto a Gaifana, frazione di Gualdo Tadino. Eliza Feru è stata freddata con un colpo di pistola nel sonno dal marito che poi aveva rivolto l'arma contro di sè. Ad aprile c'era stato prima il femminicidio di Ilaria Sula, studentessa ternana ammazzata a Roma dall'ex fidanzato e poi quello di Laura Papadia, uccisa a Spoleto anche lei dal marito che poi aveva tentato di togliersi la vita gettandosi dal Ponte delle Torri.

Quella della violenza di genere è un'emergenza dilagante, una piaga sociale su cui è doveroso intervenire con una strategia in grado di agire su più fronti. Dal governo regionale, in questo senso, è arrivato un segnale importante con l'incremento degli investimenti. Recentemente, infatti, la Regione Umbria ha stanziato 1,8 milioni di euro per rafforzare i servizi sul territorio rivolti alle donne che subiscono violenza e a mettere in campo nuove azioni di prevenzione.

La rete umbra a sostegno delle donne vittime di violenza

L'Umbria può contare su una rete con una decina di centri antiviolenza, sei case rifugio e due case di semi-autonomia. Dal 2016 esiste inoltre un Osservatorio regionale sulla violenza degli uomini contro le donne mentre dal 2018 è attivo il sistema informativo S.E.RE.N.A. che funge da supporto alle realtà che fanno parte della Rete antiviolenza. 

I centri antiviolenza sono i punti di riferimento riferimento che attivano i percorsi di fuoriuscita dalla violenza dove le donne possono trovare gratuitamente ascolto e sostegno in base alle diverse necessità (legale, sociale, alloggiativo, sanitario o formativo) e orientamento agli altri servizi territoriali. In Umbria, come nel resto d'Italia, i centri anti violenza possono essere contattati tramite il numero verde Telefono Donna 800 861 126 attivo h24, 7 giorni su 7 e collegato al 1522.

Il 1522: uno strumento a disposizione di tutte le donne che subiscono violenza

Dal 2006 in Italia esiste il numero 1522 dedicato a tutte le donne vittime di violenza e stalking. Il 1522 è attivo 24 ore su 24 tutti i giorni dell’anno ed è accessibile gratuitamente dall’intero territorio nazionale, sia da rete fissa che mobile. L’accoglienza, oltre che in italiano è disponibile anche in inglese, francese, spagnolo e arabo. Dal sito del 1522 è consultabile anche la mappa con i Centri Anti Violenza presenti sul territorio nazionale e suddivisi per regione. È inoltre possibile scaricare l’App 1522, disponibile sia per Android che per IoS, da cui si può chattare con le operatrici del servizio.

AUTORE
foto autore
Sara Costanzi
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE