Il Procuratore di Spoleto Claudio Cicchella si è portato in contrada Casette nella tarda mattina di oggi, dopo il rinvenimento di un secondo sacco nella zona. Nella serata di ieri, lunedì 22 settembre, è avvenuto il macabro ritrovamento con i resti smembrati di Obi Sagor chiusi in un primo sacco abbandonato accanto alla sua bici elettrica. A dare l'allarme una coppia di residenti intorno alle 22:30.
Il Procuratore ha rilasciato soltanto un paio di dichiarazioni. Nel frattempo le indagini procedono serrate per far luce su questa drammatica vicenda. Cicchella ha dichiarato che al momento nessuno è stato fermato e che sul contenuto del secondo sacco non può divulgare informazioni. "Stiamo cercando di capire cosa è accaduto e quanto è successo" queste le sue parole. Sembra comunque che questo secondo sacco non contenga altri resti umani.
Imponente il dispiegamento di forze nella zona di Casette, tutte le piste sono al vaglio degli inquirenti che stanno raccogliendo ogni elemento utile all'indagine. L'ipotesi formulata è quella di omicidio che potrebbe essere avvenuto in un altro luogo rispetto a dove sono stati ritrovati i resti del ragazzo la cui identità è stata confermata stamattina.
Obi Sagor, il cui vero nome era Bala Sagor, era orginario del Bangladesh, viveva a Spoleto da un paio di anni, dove risiedeva presso una comunità di accoglienza a Baiano di Spoleto e lavorava come aiuto cuoco in un ristorante della città. Era scomparso dalla sera di giovedì 18 settembre e poco dopo erano partiti gli appelli per ritovarlo. Nel frattempo anche la sua famiglia, che risiede a Roma, era giunta nella città umbra per seguire da vicino le ricerche. L'ultimo avvistamento di Obi è avvenuto intorno alle 11 di giovedì, il suo cellulare risultava spento. A riconoscere la bici sono stati proprio gli amici del ragazzo.
Nella serata di ieri una coppia residente a Casette aveva notato qualcosa di strano. Una bici molto costosa con un sacco nero accanto, da lì la segnalazione. I Carabinieri giunti sul posto avevano trovato quel corpo a cui sembra mancherebbero ancora gli arti, nel sacco della spazzatura. Subito si era pensato ad Obi, ipotesi poi confermata stamane. I resti sono stati trasferiti all'Istituto di Mecina Legale di Perugia in attesa dell'autopsia che fornirà ulteriori informazioni.
Quella che ieri sera i Carabinieri si sono ritrovati davanti è stata una scena di "inaudita brutalità". Il sacco è stato rivenuto tra l'area giochi del quartiere e i binari della ferrovia, ai piedi della bici elettrica. Secondo gli investigatori la vittima potrebbe essere stata uccisa con armi da taglio in un posto diverso da quello del ritrovamento e poi portata lì dopo essere stata sezionata. Questo quanto emergerebbe dai rilievi condotti dai Carabinieri coordinati dalla Procura di Spoleto. L'autopsia disposta da Cicchella dovrà chiarire molti aspetti a partire dalle cause del decesso, oltre a fornire informazioni sull'arma del delitto e se lo stesso sia avvenuto sul posto o altrove.
Nell'abitazione della coppia di Casette che per prima ha avvisato le forze dell'ordine, era in funzione una telecamera di videosorveglianza che potrebbe aver catturato immagini fondamentali per le indagini. Le riprese sono state immediatamente acquisite dai Carabinieri.
Gli inquirenti hanno già ascoltato diverse persone mentre tutta l'area è stata delimitata. Oltre ai Carabinieri anche il Ris è all'opera così come il personale forestale dell'Arma che sta conducendo dei sopralluoghi. È stata temporaneamente sospesa la raccolta dei rifiuti nella zona così da consentire agli investigatori di setacciarla e raccogliere indizi.