23 Sep, 2025 - 12:20

Spoleto, spunta un secondo sacco dove è stato ritrovato il cadavere fatto a pezzi

Spoleto, spunta un secondo sacco dove è stato ritrovato il cadavere fatto a pezzi

Sono in corso gli accertamenti su un secondo sacco della spazzatura rinvenuto nella zona di Spoleto dove ieri è stato ritrovato il cadavere smembrato di Obi Sagor, il 21enne bengalese che lavorava in città come aiuto cuoco e che era scomparso da alcuni giorni. Nella serata di ieri, intorno alle 23, il macabro ritrovamento nel quartiere di Casette con i resti del ragazzo sezionati e infilati in un sacco di plastica abbandonato tra l'area verde e i binari del treno. 

Sul posto sono al lavoro i Carabinieri del Comando Provinciale di Perugia sotto la guida del colonnello Sergio Molinari e il Ris (Reparto indagini scientifiche) con il coordinamento della Procura di Spoleto. Nell'area è intervenuto anche il personale forestale dell'Arma per una perlustrazione.

Il corpo identificato in mattinata

Fin da principio si era supposto che i resti chiusi in quel sacco potessero appartenere al ragazzo scomparso. Ipotesi confermata questa mattina. Nel frattempo le indagini procedono senza sosta. Il corpo al momento è stato trasferito all'Istituto di Medicina Legale di Perugia in attesa degli esami autoptici.

Il ritrovamento del sacco con i resti del ragazzo è avvenuto ieri sera quando un residente aveva notato una bici con accanto un grosso sacco e aveva lanciato l'allarme. Da quanto appreso, all’interno mancherebbero braccia e gambe.

Indagini a tappeto. L'ipotesi è quella di omicidio

L'ipotesi ora al vaglio degli inquirenti dopo il ritrovamento è quella di omicidio. Secondo gli investigatori la vittima potrebbe essere stata uccisa con armi da taglio in un posto diverso da quello del ritrovamento e poi portata lì dopo essere stata sezionata. Questo quanto emergerebbe dai rilievi condotti dai Carabinieri coordinati dalla Procura di Spoleto.

La testimonianza di una residente: "Ecco come abbiamo trovato il sacco"

All'Ansa regionale la moglie dell'uomo che ieri sera ha dato l'allarme, ha raccontato alcuni dettagli. "Mio marito stava facendo alcuni lavori in giardino. È andato sul retro dell'abitazione e fuori ha visto una bici elettrica".

Una "bici molto costosa" ha riferito la signora, che proprio per questo dettaglio ha immediatamente richiamato l'attenzione. "Ci è sembrato strano", così hanno chiamato i Carabinieri che "hanno trovato il sacco proprio sotto alla bici".

Al vaglio le immagini di una telecamera

L'abitazione della coppia ha una telecamera di videosorveglianza che si affaccia proprio sul luogo dove è stato trovato il sacco. Un elemento fondamentale per le indagini perché potrebbe aver catturato le immagini di chi lo ha abbandonato. I Carabinieri hanno immediatamente acquisito le riprese.

Chi era Obi Sagor

Obi Sangor era un ragazzo di soli 21 anni originario del Bangladesh e molto benvoluto in città, dove lavorava come aiuto cuoco in un ristorante. Era ospite di una comunità di accoglienza da cui era sparito dalla sera di giovedì scorso. Gli amici avevano lanciato l'allarme e ovunque si sono rincorsi gli appelli. La sua famiglia, che risiede a Roma, era giunta nei giorni scorsi a Spoleto per seguire da vicino le ricerche. A riconoscere la bici sono stati proprio gli amici di Obi.

Sospesa temporaneamente la raccolta dei rifiuti nella zona

Nel frattempo, per consentire l'espletamento delle indagini e la raccolta di ogni possibile elemeto utile a ricostruire la tragica vicenza, è stata temporaneamente sospesa la raccolta dei rifiuti presso il rione Casette.   

Le vie attualmente interessate dall’interruzione del servizio sono ricomprese tra: Via Pietro Conti, Via Flaminia, Via Primo Maggio e Via XIV Giugno. I servizi, fanno sapere da Valle Umbra Servizi, verranno regolarmente recuperati non appena le Autorità competenti rilasceranno l’autorizzazione alla ripresa delle attività. "Siamo in costante contatto con le Forze dell’Ordine per garantire la massima tempestività nella ripresa del servizio e limitare ogni disagio all’utenza" scrivono.

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Sara Costanzi
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