23 Sep, 2025 - 08:05

Spoleto, ritrovato cadavere a pezzi in un sacco in zona Casette: indagini serrate dei Carabinieri

Spoleto, ritrovato cadavere a pezzi in un sacco in zona Casette: indagini serrate dei Carabinieri

Una scoperta agghiacciante ha scosso la città di Spoleto: nella serata di ieri, lunedì 22 settembre intorno alle 22.00, in un sacco della spazzatura abbandonato tra la vegetazione lungo la stradina che costeggia la ferrovia in via Primo Maggio, sono stati ritrovati i resti di un uomo.

L’allarme è scattato quando un concittadino di passaggio si è accorto del sacco e ha chiamato immediatamente i soccorsi. La zona del ritrovamento, a ridosso di un’area giochi e circondata da abitazioni, è molto frequentata nelle ore diurne: i Carabinieri stanno passando al setaccio, in queste ore, ogni dettaglio per ricostruire come e quando il sacco sia arrivato fin lì.

Via Primo Maggio, area giochi e ferrovia: dove è stato trovato il sacco con il cadavere a pezzi

La zona del rinvenimento è quella del campetto e dell’area verde di via Primo Maggio, accanto all’ex pista di pattinaggio che costeggia i binari, nel cuore del quartiere. I militari dell’Arma – con il supporto della Sezione Investigazioni Scientifiche del Nucleo investigativo di Perugia – hanno cinturato l’area fino a notte, repertando ogni traccia utile.

Tra gli elementi acquisiti figura una bicicletta, verosimilmente elettrica, rinvenuta a breve distanza dal sacco. Secondo quanto trapela, all’interno sarebbero state individuate solo alcune parti del corpo: un quadro che impone massima cautela nelle valutazioni e che rende ancora più urgente l’identificazione della vittima.

Indagini a Spoleto: la pm Roberta Del Giudice e il medico legale al lavoro

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Spoleto, sono affidate alla pm Roberta Del Giudice. Sul posto è intervenuto anche il medico legale Sergio Scalise Pantuso per gli accertamenti preliminari: al momento non sono emerse cause evidenti del decesso, e sarà l’autopsia a chiarire dinamiche e tempi. In parallelo, i carabinieri stanno incrociando i dati con le segnalazioni di persone scomparse negli ultimi giorni. Fondamentale, in questo senso, l’analisi delle telecamere di videosorveglianza private e pubbliche del perimetro, già acquisite dagli investigatori.

Ventenne scomparso e bici elettrica: la pista al vaglio degli inquirenti

Tra le ipotesi al vaglio c’è il possibile collegamento con la scomparsa di un 20enne di origini bengalesi, conosciuto in paese come “Obi”, residente a Baiano di Spoleto e impiegato come aiuto cuoco. Del ragazzo non si hanno notizie da giovedì mattina: l’ultimo avvistamento, tra le 10.45 e le 11.00 del 18 settembre, è segnalato nella zona di piazza Garibaldi, in sella a una bici elettrica.

Familiari e forze dell’ordine stanno collaborando per ogni riscontro: i genitori e un fratello sono arrivati da Roma per seguire da vicino le ricerche, in attesa che gli esiti scientifici possano dire una parola definitiva.

Spoleto, cosa succede ora: si cerca di identificare la vittima

La tranquillità di via Primo Maggio e di tutto il borgo di Spoleto è stata stravolta. "Abitiamo qui ma non abbiamo visto nulla", raccontano alcune donne residenti nella zona all'ANSA. E aggiungono: "È una zona molto frequentata durante il giorno, se qualcuno lo ha portato deve averlo fatto di notte". Un dettaglio che rafforza la pista di un trasporto e occultamento avvenuti nelle ore meno presidiate, ovvero quelle serali/notturne. 

Nessuna pista viene esclusa: omicidio, trasporto e occultamento di cadavere restano le direttrici principali. L’attenzione investigativa è puntata su eventuali tracce biologiche, sul tracciamento della bicicletta e sulle immagini delle telecamere lungo i percorsi di accesso alla zona. La comunità attende risposte, mentre gli inquirenti lavorano per restituire un nome alla vittima e ricostruire l’intera sequenza dei fatti.

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Giorgia Sdei
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