Pochi secondi, un boato, la polvere che si alza nella strada e nel passaggio pedonale accanto alla Scuola Allievi Sottufficiali della Polizia di Stato. Nel primo pomeriggio di oggi, intorno alle ore 14.00, è crollata la copertura e una porzione di uno stabile dell’ex rimessaggio dei trenini della storica ferrovia Spoleto–Norcia, in via San Tommaso.
La paura è stata tanta, soprattutto perché nell’area gravitano una scuola primaria e due scuole dell’infanzia: per fortuna, nessuno è rimasto coinvolto. L’episodio riporta in primo piano la questione della manutenzione degli immobili dismessi che punteggiano il tracciato dell’ex linea, patrimonio di memoria e turismo, ma anche di fragilità strutturali.
Secondo la ricostruzione delle prime ore, il cedimento ha interessato la copertura e parte del muro perimetrale di un edificio da tempo inutilizzato. Lo stabile, gravato – come raccontano i residenti – da oltre mezzo secolo di incuria, è collocato lungo un percorso pedonale molto frequentato, a ridosso del complesso scolastico e della sede della Scuola Allievi Sottufficiali.
Un testimone ha riferito la sequenza con parole nette, come riporta Spoletonline: "Ho visto le travi e i muri venire giù, stavo passando con la macchina ma per fortuna ero ancora abbastanza distante. È stato terrificante. Per fortuna non c'era traffico, sono passate da poco le 14". Un racconto che dà la misura di quanto l’evento potesse trasformarsi, in pochi istanti, in una tragedia.
Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco del distaccamento di Spoleto, supportati da una piattaforma aerea (TRID), insieme alla Polizia Locale, alla Polizia di Stato, agli operatori del 118 e ai tecnici del Comune di Spoleto. Le verifiche strutturali e i controlli con le termocamere hanno escluso la presenza di persone coinvolte. L’area è stata immediatamente messa in sicurezza e transennata per impedire l’accesso a pedoni e veicoli, in attesa dei rilievi approfonditi e della relazione tecnica che chiarirà le cause del collasso e lo stato delle porzioni restanti.
La vicinanza con plessi scolastici e percorsi quotidianamente attraversati da studenti e famiglie solleva interrogativi sulla catena dei controlli preventivi. A intervenire è il consigliere comunale Sergio Grifoni, che non usa giri di parole: "Fortunatamente in quel momento non passavano persone o automobilisti, altrimenti l’epilogo sarebbe stato tristemente diverso. Mi chiedo: a chi competeva il compito di verificarne la solidità? Chi doveva controllare la stabilità dell’edificio? Questa volta è andata bene, ma non sempre si è fortunati".
Le forze dell’ordine hanno avviato i rilievi per ricostruire dinamica e responsabilità, mentre il Comune valuta eventuali ulteriori interdizioni lungo il perimetro e l’estensione dei sopralluoghi ad altri manufatti dismessi.
L’ex ferrovia Spoleto–Norcia, gioiello di ingegneria ferroviaria e oggi meta di escursionisti e cicloturisti, porta con sé un’eredità fatta di officine, rimesse e fabbricati che non sempre hanno conosciuto la stessa fortuna del tracciato riconvertito.
La struttura crollata, da quanto ricostruito, fino a cinque anni fa era adibita a deposito Ase ed era inserita in un piano di interventi: la demolizione era prevista per febbraio 2026 nell’ambito dei lavori di potenziamento e adeguamento sismico degli edifici lungo l’ex linea. Il cedimento anticipa tragicamente il cronoprogramma e impone una revisione dei tempi, oltre che un monitoraggio straordinario degli immobili analoghi.
Dopo l’immediata chiusura dell’area, la priorità è la rimozione controllata delle parti instabili, la verifica delle fondazioni e il consolidamento dei fronti esposti. In parallelo, servirà un quadro aggiornato dello stato di salute dell’intero comparto edilizio connesso all’ex ferrovia, con una mappatura dei fattori di rischio (infiltrazioni, degrado dei solai, spinte dei paramenti murari) e un piano di priorità che tenga conto della prossimità a scuole, percorsi pedonali e sedi istituzionali.
La domanda di fondo è semplice e pressante: come coniugare la valorizzazione turistica e culturale della Spoleto–Norcia con standard di sicurezza compatibili con luoghi vissuti ogni giorno? La risposta, dopo il boato di oggi, non può più essere rinviata.