A giugno era partita la chiamata a raccolta rivolta ai produttori dal Comune di Spoleto. La missione? L'ottenimento del marchio di tipicità per due dei dolci più iconici della tradizione locale: l'attorta e la crescionda. A rispondere sono stati in quattro, si tratta di Bonucci CS srl, Vantaggi Alfredo snc, Pasticceria Bar Vincenzo srl e Panificio Cucci srl.
L'iter dunque prosegue e all'orizzonte si profilano due possibilità: Indicazione Geografica Protetta (IGP) e Specialità Tradizionale Garantita (STG). Due strade percorribili ma con peculiarità differenti. Nel caso dell'IGP il gruppo proponente dovrà essere costituito esclusivamente da produttori e trasformatori di attorta e crescionda; nel caso dell'STG si potrà aprire anche alla partecipazione di enti pubblici e privati.
In entrambi gli scenari, una volta depositate le ricette dell’attorta e della crescionda, la domanda andrà presentata al Ministero dell’Agricoltura, nel rispetto delle tempistiche prevsite, che avrà il compito di svolgere tutte le verifiche necessarie per il riconoscimento IGP o STG.
La risposta dei produttori all'avviso pubblico del Comune di Spoleto è già un ottimo riscontro. "I produttori aderenti sono tra le esperienze più longeve e di qualità del nostro territorio, quindi il primo step di questo percorso è stato superato in maniera molto positiva" ha detto in proposito Giovanni Angelini Paroli, assessore Marketing e innovazione imprenditoriale e del turismo 4.0 per la valorizzazione dell’economia locale.
Ora bisognerà continuare a lavorare affinché questi due dolci dalle origini antiche guadagnino l'agognato riconscimento. "Ovviamente siamo ancora all’inizio - ha evidenziato Paroli - ci sono alcuni passaggi indispensabili da fare, necessari sia sotto l’aspetto puramente burocratico, sia quale forma di garanzia per la tutela di due prodotti tipici come l’attorta e la crescionda. Ringrazio la Confcommercio di Spoleto per aver sostenuto e promosso il progetto insieme a noi e ringrazio i panifici e le pasticcerie che hanno accolto il nostro invito, perché hanno dimostrato di voler condividere questo percorso di valorizzazione e promozione in un ambito di valore come quello gastronomico. Con loro lavoreremo per arrivare a sottoporre al Ministero la richiesta di registrazione del marchio, valutando insieme anche la possibilità di coinvolgere, nel proseguo del progetto, altri soggetti e produttori" ha concluso l'assessore.
Il cuore verde d'Italia vanta una tradizione enogastronomica straordinaria che ha già portato diversi prodotti ad ottenere il riconoscimento di tipicità. In più casi l'Umbria e i suoi Comuni condividono il marchio con territori di altre regioni italiane, una testimonianza che, seppur in declinazioni leggermente diverse, i prodotti eccellenti sono profondamente radicati nell'identità italiane.
Al momento i prodotti tipici certificati in Umbria sono l'immancabile olio extravergine di oliva (DOP) prodotto sull'intero territorio regionale; il farro di Monteleone di Spoleto (DOP) che si coltiva nella zona di Monteleone appunto, ma anche a Poggiodomo e parte a Cascia, Sant'Anatolia di Narco, Vallo di Nera e Scheggino; la lenticchia di Castelluccio di Norcia (IGP) che oltre a Castelluccio viene coltivata anche nella vicina Castel Sant'Angelo sul Nera in provincia di Macerata; la patata rossa di Colfiorito (IGP) che si trova a Foligno, Nocera Umbra, Valtopina e Sellano oltre che nelle Marche a Serravalle di Chienti, Muccia, Pieve Torina, Sefro, Visso e Montecavallo; il vitellone bianco dell'Appennino Centrale (IGP) allevato nei territori della dorsale appenninica del centro Italia fra Emilia-Romagna, Umbria, Marche, Toscana, Lazio, Abruzzo, Molise e Campania; l'agnello del Centro Italia (IGP) allevato tra Umbria, Abruzzo, Emilia-Romagna, Lazio, Marche e Toscana; il pecorino toscano (DOP) che in Umbria riguarda i Comuni di Allerona e Castiglione del Lago e, infine, i salamini italiani alla cacciatora (DOP) prodotti oltre che in Umbria anche in Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Abruzzo, Lazio e Molise.