06 Oct, 2025 - 17:23

"Sostegno Donna", un argine all’usura che mette al centro autonomia e dignità: il progetto di Fondazione Umbria

"Sostegno Donna", un argine all’usura che mette al centro autonomia e dignità: il progetto di Fondazione Umbria

Un progetto pensato per trasformare la fragilità economica in una possibilità di ripartenza: si chiama “Sostegno Donna” e nasce dalla Fondazione Umbria per la prevenzione dell’usura Ets con il sostegno della Consulta delle Fondazioni delle Casse di Risparmio dell’Umbria.

Presentato a Palazzo Donini, il programma stanzia 120.000 euro per interventi mirati sulle necessità quotidiane di chi vive in condizione di vulnerabilità economica. L’obiettivo è duplice: prevenire l’usura e costruire percorsi di autonomia, con un modello che unisce responsabilità, educazione finanziaria e restituzione solidale.

Fondazione Umbria e il progetto contro usura e solitudine economica: nasce "Sostegno Donna"

“Sostegno Donna” si rivolge alle residenti in Umbria con Isee fino a 20.000 euro, maggiorenni, italiane o straniere con regolare permesso di soggiorno e residenza stabile da almeno cinque anni. Lo scopo è proteggere uno dei soggetti oggi più esposti al rischio di sovraindebitamento, garantendo strumenti immediati e accompagnamento.

La logica è quella di un aiuto concreto alle spese che possono mandare in crisi un bilancio familiare: bollette di luce, gas e acqua, canoni di locazione arretrati, rate di mutuo o condominio, spese scolastiche e universitarie, cure mediche, trasporti e beni alimentari. Non si tratta di contributi a fondo perduto: l’importo ottenuto va restituito senza interessi in massimo 36 rate, con inizio dei rimborsi dopo sei mesi. Una scelta che rende l’intervento sostenibile e responsabilizzante, scongiurando il ricorso a canali informali o il precipitare in circuiti usurari.

Chi può accedere e come funziona

Il fondo complessivo è di 120.000 euro: 50.000 arrivano da rimborsi volontari raccolti grazie ai progetti degli anni scorsi attivati dalla Fondazione, 70.000 dalla Consulta delle Fondazioni delle Casse di Risparmio dell’Umbria. L’accesso passa da procedure snelle e criteri trasparenti, sul solco di un format sperimentato con “Caro-bollette” (2022), “Caro-vita” (2023) e “Piano casa” (2024). La novità è la focalizzazione sul target femminile: donne che spesso reggono l’equilibrio familiare e che, in situazioni di precarietà, rischiano di rinunciare a studio, lavoro o cure. Il progetto partirà nei prossimi giorni e tutte le informazioni pratiche saranno pubblicate sul sito della Fondazione Umbria per la prevenzione dell’usura, con sportelli e referenti pronti a indirizzare le domande.

Stefania Proietti su "Sostegno Donna": "Parla di dignità, parità, diritti" 

Nel presentare l’iniziativa "Sostegno Donna" contro l'usura, il presidente della Fondazione Umbria, Fausto Cardella, ha ribadito il perno valoriale del modello: “Noi siamo uno strumento della Regione e questo progetto dedicato alle donne nasce dalla convinzione condivisa che la loro autonomia e la loro dignità meritino di essere difese con forza. Il nostro principio è ‘assistenza, non assistenzialismo’: i contributi vanno restituiti senza interessi, in rate sostenibili, perché l’impegno a rimborsare è parte del percorso di responsabilità”.

Cardella ha ricordato un caso emblematico: una giovane che, grazie al sostegno ricevuto, ha potuto iscriversi all’università. E ha sottolineato la natura circolare del fondo: “I 50.000 euro che oggi destiniamo a ‘Sostegno Donna’ provengono dai rimborsi spontanei e puntuali dei beneficiari dei precedenti progetti: un circolo virtuoso che restituisce alla comunità ciò che è stato ricevuto con sacrificio”.

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Da Palazzo Donini è arrivato il sostegno politico-istituzionale. La presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, ha affermato: “Quello che oggi presentiamo è un’azione che parla di dignità, parità e diritti. Sostenere le donne non significa solo promuovere uguaglianza, ma investire sul futuro dei figli e della nostra comunità”. Proietti ha indicato come priorità la trasformazione dei bonus in servizi, utilizzando fondi europei per conciliazione vita-lavoro e diritti esigibili.

Sul versante delle fondazioni bancarie, la presidente della Consulta, Monica Sassi, ha evidenziato la portata culturale dell’intervento: “Ringrazio il presidente Cardella e la Fondazione per aver promosso questa iniziativa. Sostenere le donne in difficoltà significa accompagnarle in un percorso di rinascita, che non è solo economico ma anche educativo, culturale e sociale”. Una sinergia che rafforza prevenzione, educazione finanziaria e legalità.

Una rete che dura da trent’anni e guarda al futuro

Attiva da quasi trent’anni nella prevenzione di usura ed estorsione, la Fondazione Umbria per la prevenzione dell’usura ha progressivamente affiancato alla tutela legale e finanziaria una linea di progetti sociali mirati alle spese “piccole ma decisive”. “Sostegno Donna” è il tassello più recente di questa strategia: intervenire presto, con strumenti comprensibili e verificabili, per evitare che una difficoltà transitoria diventi esclusione. 

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Giorgia Sdei
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