08 Jul, 2025 - 11:30

Sir Volley Perugia, Davide Candellaro nominato nuovo team manager dei Block Devils

Sir Volley Perugia, Davide Candellaro nominato nuovo team manager dei Block Devils

La Sir Safety Perugia riparte con ambizione e concretezza. La società umbra, regina del volley italiano ed europeo, ha iniziato a delineare i contorni di una stagione che si preannuncia ancora una volta densa di aspettative, trofei da difendere e sogni da inseguire. Lo fa pezzo dopo pezzo, con conferme strategiche nello staff tecnico e medico, e con una scelta che rappresenta più di una semplice nomina: Davide Candellaro (foto Sir Safety Volley Perugia), dopo aver annunciato l’addio alla carriera da giocatore, vestirà i panni di nuovo team manager dei Block Devils. Una scelta di cuore, di testa e di continuità, che rafforza lo spirito di un gruppo che non vuole smettere di vincere.

Candellaro, dall’attacco alla scrivania: la nuova sfida

Quando qualche settimana fa Davide Candellaro ha deciso di appendere le ginocchiere al chiodo, in pochi avrebbero immaginato di vederlo ancora protagonista così in fretta. E invece Perugia lo ha voluto ancora al centro del progetto, ma con un ruolo diverso. Dopo due stagioni trascorse in campo a difendere la maglia dei Block Devils, il centrale veneto passa dietro la scrivania, diventando la figura di riferimento tra società e spogliatoio. Una transizione delicata, che lo stesso Candellaro ha voluto raccontare senza filtri.

"Obiettivamente non pensavo di finire la carriera quest’anno – ha spiegato Candellaro ai microfoni ufficiali del club –  anche se comunque ero ben conscio che la mia carriera sarebbe durata al massimo un paio di stagioni, comunque mi tenevo agli sgoccioli della mia carriera da giocatore, consapevole di poter dare ancora qualcosa, però il pensiero l’avevo fatto. Non credevo arrivasse così velocemente; in realtà penso quasi nessuno, ma neanche io stesso: nel momento in cui mi è arrivata questa proposta non avevo ponderato neanche minimamente il fatto che potesse arrivarmi. L’ho accolta all’inizio con grande piacere perché comunque in un ambiente come Perugia, il fatto che ti venga chiesto di restarci, cambiando ruolo, ma comunque restare, vuol dire che qualcosa di buono l’hai lasciato, quindi all’inizio l’ho accolta con grande piacere e poi con un attimo di riflessione perché comunque era un cambiamento importante a cui sarei andato incontro".

La carriera di Candellaro parla chiaro: Treviso, Taranto, Latina, Molfetta, Lube, Trentino, Piacenza, Vibo Valentia e infine Perugia. Un percorso che lo ha visto vincere tutto: Coppe Italia, Supercoppe, scudetti, Champions League, Mondiali per club. Un palmarès che oggi diventa un bagaglio di esperienza a disposizione dei compagni di ieri, dei Block Devils di domani.

"Il team manager è la persona più vicino alla squadra, che si occupa di “far stare bene” la squadra, si occupa dei giocatori e dell’organizzazione varia, dall’organizzazione delle trasferte a tutto quello che concerne la vita di squadra e la vita del giocatore. Il fatto di essere stato un giocatore e un loro compagno di squadra secondo me è un punto di favore perché comunque già conosco i ragazzi e so, o quantomeno penso di riuscire, a intuire forse in maniera un po’ più veloce quali sono i bisogni della squadra senza magari andare a chiedere e sentirsi o ricevere comunque qualche segnalazione. Per quanto riguarda l’essere stato “uno di loro” magari può essere un limite alcune volte perché comunque passi dalla parte opposta: passi dall’essere collega, amico, compagno di squadra con cui dividi la maggior parte della giornata, tutti i giorni, trasferte, camere in hotel e tutto il resto, a una figura in cui ci deve essere una linea di leggero distacco. Secondo me questa cosa qua non è semplice da fare, o comunque da mantenere".

Obiettivo finale: puntare sempre in alto

Il nuovo team manager lo dice chiaro: la Sir Safety Perugia non cambia pelle. La fame di finali e trofei resta la stessa. L’approccio sarà quello di sempre: “cercare la finale”, un passo alla volta, senza perdere di vista l’equilibrio.

"Una cosa che non mancherà e che comunque è stata la base su cui si sono costruite le stagioni scorse è quella di andare a caccia di finali! Quest’anno, avendo un ulteriore trofeo da giocare, la base è “cercare la finale”! Le competizioni le prepari, le prepari per tempo, però un passo alla volta. Prima di pensare al titolo, devi pensare alla finale e prima di pensare alla finale devi pensare di arrivarci in finale. E poi secondo me un aspetto fondamentale è quello di dare il giusto peso alle cose, sia quelle positive, ma soprattutto quelle negative, perché comunque fa parte del gioco. È impensabile credere di non averne di situazioni negative, perché positive sicuramente ci saranno, però sono quelle negative che possono un po’ distrarre. L’anno scorso qualche situazione di questo tipo c’è stata, ma è stato anche un punto di forza in verità, perché da lì, dalle cose che puoi sbagliare, o dagli inciampi, puoi capire cosa poter migliorare".

Le premesse ci sono tutte: staff confermato in blocco, dal dottor Franco Rapalli, osteopata e chiropratico di fiducia del club, al preparatore atletico Sebastian Carotti. La macchina organizzativa è rodata, l’ambiente motivato, i tifosi pronti a riempire il PalaBarton come sempre.

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Lorenzo Farneti
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