Non è stato un risveglio come tutti gli altri ieri a Belém. L’ Umbria della pallavolo si è scoperta ancora una volta padrona del mondo, con la certezza di aver consolidato una dinastia sportiva senza precedenti. La Sir Sicoma Monini Perugia non ha solo vinto: si è presa con autorità un posto nell’olimpo dei club più prestigiosi di sempre, portando il vessillo dell’Italia sul gradino più alto del podio internazionale.
Il percorso della Sir nel Mondiale per Club rasenta la perfezione: tre partecipazioni e tre titoli conquistati. Dopo il successo in Champions League ottenuto a Łódź, la squadra prosegue nel segno di una continuità impressionante. "Partecipare è importante, ma vincere è un'altra cosa" ha dichiarato entusiasta Gino Sirci. "Abbiamo dominato sotto ogni aspetto, giocando una partita tatticamente impeccabile".
Il sedicesimo trofeo in meno di un decennio non è arrivato per caso. Dietro questo record c'è una crescita tecnica costante, analizzata con orgoglio dal Presidente Gino Sirci: "La nostra battuta e una ricezione perfetta hanno fatto la differenza. Abbiamo scelto una strategia precisa, servendo 'flot' per mettere in crisi la loro ricezione al salto. È stata forse la vittoria più meritata di sempre: vedere la piccola Perugia vincere tre Mondiali è qualcosa di incredibile per tutto il nostro territorio".
Il successo ha suscitato l'immediato plauso delle istituzioni regionali, con i complimenti ufficiali della Presidente Stefania Proietti. Il valore di questa vittoria è pesantissimo, considerando l'altissimo livello delle avversarie in Brasile: "Quest’anno il torneo era difficilissimo" ha ammesso Sirci. "In finale abbiamo ritrovato Osaka, che nel girone ci aveva dato filo da torcere. Vincere 3-0 stavolta ha dimostrato la nostra reale supremazia. Riportiamo a casa una coppa che conferma Perugia ai vertici assoluti del volley globale".
Per i Block Devils non c'è tempo però per fermarsi. Con cinque trofei in palio in questa stagione, la marcia riprende subito: il giorno di Santo Stefano sarà già campionato con la trasferta contro Cisterna di Latina. In questo clima di festa, il pensiero finale di Sirci è per chi ha reso possibile l'impresa: "È stato un epilogo perfetto. Ci siamo imposti con il muro, la difesa e la regia di un palleggiatore immenso. Il merito va a un allenatore e a uno staff tecnico che rappresentano l'eccellenza mondiale. Grazie a tutti quelli che hanno condiviso questo sogno con noi".
La Sir Sicoma Monini conquista il Mondiale per Club superando in finale i giapponesi di Osaka con un netto 3-0. La squadra bianconera ha dominato i primi due set, chiudendo in scioltezza sul 25-20 e 25-21. Più combattuto il terzo parziale: i Block Devils sono stati costretti a inseguire, annullando ben quattro set point agli avversari prima di completare una straordinaria rimonta. Una magia finale di Simone Giannelli ha fissato il punteggio sul 29-27, consegnando il titolo iridato alla formazione di coach Lorenzetti. Migliori marcatori Ben Tara con 16 punti e Semeniuk con 13.
Parziali: 20-25, 21-25, 27-29
ARBITRI
Ortiz Hector (PUR), Dobrev Dobromir (BUL)
LE CIFRE
OSAKA BLUTEON: Brizard 2, Nishida 14, Peng 8, Larry 10, Tomita 2, Lopez 10, Yamamoto (L), Nishiyama, Kai 5. 4. N.E: Nakamoto, Kunihiro, Nakamura, Yamauchi, Nishikawa, Koutaro, Tarumi Yuga, Kotaro (lib), Bagunas. All: Tuomas Sammelvuo, vice: Shirasawa/Shimizu/Ya
SIR SICOMA MONINI PERUGIA: Giannelli 4, Ben Tara 16, Loser 9, Solè 5, Plotnytskyi 6, Semeniuk 14, Colaci (libero), Dzavoronok 10, Russo. N.E: Argilagos, Ishikawa, Cvanciger, Crosato, Gaggini (lib). All. Angelo Lorenzetti, vice all. Massimiliano Giaccardi.
OSAKA: b.s. 17, ace 1, ric. pos. 48%, ric. prf. 33%, att. 58%, 4 muri.
PERUGIA: b.s. 12, ace 3, ric. pos. 37%, ric. prf. 23% att. 55%, 9 muri.