Una lunga assenza durata ben 25 anni e finalmente terminata. Il sipario storico del Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti di Spoleto è tornato a casa. L'opera realizzata nel 1860 dal maestro Francesco Coghetti, raffigurante la scena storica di Annibale sconfitto sotto le mura della Città e restaurata grazie all'Art Bonus, è stata ricollocata all'interno del teatro cittadino per cui è nata.
Le operazioni di restauro erano partite a febbraio 2024 e sono state effettuate dalla Coo.Be.C. Cooperativa Beni Culturali, mentre AgriEuro srl ha finanziato l'operazione grazie anche al cofinanziamento del Comune di Spoleto. Il sipario giaceva da cinque lustri nel deposito del laboratorio della Coo.Be.C e rischiava di venire compromesso per sempre tra umidità, deformazioni della tela e scuciture.
L’intervento ha avuto un costo di oltre 200mila euro, di cui 130mila donati dalla società AgriEuro srl e 80mila dal Comune che ne è anche il soggetto proprietario. Intervenire era necessario e così è stato.
Il sipario è stato trasferito la settimana scorso dal laboratorio della Coo.Be.C. a Santo Chiodo dove è avvenuto il restauro al Teatro. L'opera misura 11,90 metri in altezza per 13,92 metri in larghezza: con i suoi oltre 165 metri quadrati di estensione, è di dimensioni imponenti e imponenti sono state anche le operazioni di trasporto.
Una decina le persone impegnate tra restauratori, personale dell’Ente e attrezzisti che hanno permesso la ricollocazione dell'opera nella sua sede originaria per tornare ad essere ammirata nel suo originario splendore.
L'Art Bonus è stato istitutito dal Governo con la legge n. 106/2014. Si tratta di una misura fiscale introdotta per incentivare le donazioni a favore della cultura. Chi dona ottiene un beneficio fiscale del 65% e così i mecenati che si impegnano nella tutela del patrimonio culturale italiano sostenendo specifici progetti, usufruiscono del beneficio mentre rendono l'Italia più bella.
Annualmente il Ministero della Cultura promuove il 'Concorso Art Bonus', una speciale competizione tra i progetti finanziati sull'intero terriotorio nazionale che possono essere votati online e tramite social. Quest'anno a sbaragliare tutti è stato proprio il progetto di Spoleto che ha fatto segnare un primato tutto umbro. Con 7.174 totali si è piazzato al primo posto assoluto nella sezione 'Beni e luoghi della Cultura' diventando un esempio di buona pratica.
Il sindaco di Spoleto, Andrea Sisti, ha sottolienato come l'impresa sia stata il risultato di un grande lavoro di squadra.
"Con la ricollocazione del Sipario Storico al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti abbiamo portato a compimento un progetto di recupero e restauro che restituisce un’opera straordinaria ad uno dei luoghi della cultura e dell’arte più importanti della nostra città – ha dichiarato –. Questo risultato è stato reso possibile da una disponibilità, da uno spirito di collaborazione e da un senso di appartenenza alla nostra comunità molto forte, senza i quali un lavoro così imponente non sarebbe stato possibile. Ringrazio ancora una volta Agrieuro, determinante per la realizzazione del progetto di restauro del Sipario Storico. L’Associazione Spoleto nel Cuore, per l’attivismo e lo spirito di iniziativa. La Coo.Be.C. Cooperativa Beni Culturali Società Cooperativa che ha effettuato un restauro meraviglioso ed impeccabile. E poi gli uffici del Comune coinvolti, che hanno tutti agito con grande professionalità".
Filippo Settimi, CEO di AgriEuro srl, si è soffermato sull'importanza del restauro per l'intera città. "Questo momento rappresenta per noi una tappa di grande orgoglio. Aver contribuito alla rinascita del sipario storico significa restituire alla città di Spoleto un pezzo della sua anima. Un gesto che parla di cura, identità, e impegno concreto verso la cultura del nostro territorio".