La scuola del futuro in Umbria comincia oggi, con l’avvio ufficiale delle linee guida per la programmazione territoriale della rete scolastica e dell’offerta formativa per il triennio 2026-2029. Un documento strategico che, come sottolinea la Regione, non si limiterà a seguire direttive dall’alto, ma nasce da un processo di confronto strutturato e partecipativo. La Giunta regionale, infatti, ha approvato l’impianto preliminare che guiderà il percorso di pianificazione nei prossimi mesi e che verrà sottoposto all’Assemblea legislativa per l’approvazione definitiva.
Le linee guida definiscono i criteri generali per la futura organizzazione dell’offerta scolastica, tenendo conto sia dei vincoli normativi nazionali – in particolare quelli legati al PNRR – sia delle specificità territoriali dell’Umbria, con un’attenzione particolare alle aree interne e montane. L’obiettivo dichiarato è quello di costruire una scuola integrata, inclusiva e sostenibile.
La novità è importante, ha spiegato l’assessore regionale all’Istruzione Fabio Barcaioli perché "a differenza del passato, il piano annuale sarà proposto dalla Giunta e, raccogliendo l’auspicio espresso da diversi soggetti istituzionali e dal mondo della scuola, l’approvazione sarà riportata in capo all’assemblea legislativa”. Il coinvolgimento diretto delle comunità locali e delle istituzioni scolastiche viene così messo al centro del processo decisionale, in un’ottica di programmazione condivisa e partecipata.
Barcaioli ha ribadito che “le decisioni non verranno calate dall’alto, ma si costruirà insieme un progetto condiviso di scuola”. Un cambio di rotta che mira a ridare centralità alle esigenze delle comunità scolastiche e a garantire risposte concrete, calibrate sui bisogni reali dei territori.
Accanto alla programmazione triennale, la Giunta ha dato il via anche a un’importante misura a sostegno dell’inclusione estiva dei minori con disabilità. Con un finanziamento complessivo di 500mila euro, la Regione ha approvato i criteri per l’accesso agli interventi che garantiranno ai bambini e ai ragazzi con disabilità la partecipazione alle attività educative, ludiche e relazionali durante il periodo estivo 2025.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito del Programma Regionale Umbria FSE+ 2021-2027 e si ispira ai principi della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità. “Riteniamo prioritario costruire strumenti che rendano accessibili le esperienze educative e ricreative ai minori con disabilità, nel rispetto dei loro diritti”, ha dichiarato Barcaioli, evidenziando l’importanza del supporto alla rete familiare e alla promozione dell’autonomia personale.
Il provvedimento, coerente con il Documento di Indirizzo Attuativo già approvato dalla Regione, individua i soggetti beneficiari, i criteri di priorità e le modalità di erogazione dei contributi. La gestione operativa sarà affidata al Servizio Istruzione e Formazione, che curerà anche gli atti attuativi successivi.
Secondo l’assessore l’obiettivo è "realizzare centri estivi aperti a tutti, dove bambini con e senza disabilità condividano le stesse attività, gli stessi spazi e le stesse opportunità, in un ambiente che riconosce e valorizza ogni differenza come parte di un’unica esperienza di crescita”.
Con questi due provvedimenti, la Regione Umbria ribadisce il suo impegno per un sistema scolastico più equo, accessibile e radicato nei territori. La sfida, nei prossimi anni, sarà riuscire a tradurre le linee guida e le politiche di inclusione in strumenti concreti e duraturi, capaci di incidere positivamente sulla qualità della vita scolastica e sull’integrazione sociale.
Nel contesto di una transizione educativa segnata dalle trasformazioni digitali, demografiche e normative, l’Umbria sceglie un approccio partecipativo e inclusivo. Un modello che non si limita alla logica dei numeri, ma punta a costruire una scuola che ascolta, accoglie e cresce insieme ai suoi studenti.