La seduta del Consiglio Comunale di martedì 23 settembre è stata segnata da un momento di alta tensione tra il consigliere di opposizione Rocco Girlanda e l’assessore allo Sviluppo Economico Micaela Parlagreco, durante la discussione sull’evento Miss Italia, che ha visto la finale regionale svolgersi il 31 agosto in piazza Quaranta Martiri.
Girlanda ha espresso un duro giudizio sull’iniziativa, definendola un “flop clamoroso”, e ha chiesto di conoscere i dati relativi ai costi e ai benefici per la città.
Nel suo intervento, l’ex parlamentare ha puntato il dito contro la scelta dell’amministrazione di sostenere l’evento con fondi pubblici: “Miss Italia è stato un flop clamoroso – ha detto –. Non lo dico solo io, lo confermano anche commentatori a livello nazionale. Chiedo di conoscere i costi, l’impatto per le attività economiche e il senso dell’operazione: a che cosa è servito spendere risorse pubbliche per un evento che non ha portato il ritorno sperato?”
Girlanda ha rilanciato l’idea di una strategia più ampia e strutturata per la promozione della città: “Non possiamo affidarci a singoli eventi spot – ha aggiunto –. Serve una programmazione di lungo periodo che metta insieme turismo, cultura e sviluppo economico.”
In un intervento successivo, l’assessore Parlagreco ha difeso la scelta della Giunta, rivendicando la finalità di promozione turistica dell’iniziativa: “Miss Italia è stato organizzato per dare visibilità a Gubbio – ha spiegato –. Non è stato solo un concorso di bellezza, ma un’occasione per raccontare la nostra città e attrarre visitatori. I benefici non si misurano solo con le presenze in piazza, ma anche con l’eco mediatica che l’evento ha avuto.”
A quel punto, Girlanda ha preso la parola per richiamare il regolamento consiliare, sostenendo che non fosse consentito all’assessore replicare in quel momento e che la sua controreplica non fosse prevista dalla procedura.
“Non è corretto che l’assessore intervenga nuovamente – ha detto – se io non posso replicare per ristabilire il contraddittorio. Le regole devono valere per tutti.”
Il richiamo ha creato un momento di difficoltà per il presidente del Consiglio Comunale Mattia Martinelli, chiamato a gestire un equilibrio complesso tra diritto di parola e rispetto del regolamento.
La situazione si è fatta più tesa e l’atmosfera in aula si è caricata di emozione. L’assessore Parlagreco, visibilmente scossa dal confronto, ha deciso di lasciare temporaneamente la sala consiliare, nonostante l’invito del presidente Martinelli a rimanere al proprio posto.
Parlagreco ha tuttavia abbandonato l’aula, lasciandosi andare a un momento di commozione che ha interrotto i lavori per alcuni minuti.
L’uscita dell’assessore ha diviso i presenti: alcuni hanno espresso solidarietà a Parlagreco, sottolineando la durezza del confronto, altri hanno criticato il gesto ritenendolo inopportuno in un contesto istituzionale.
L’episodio ha inevitabilmente spostato l’attenzione dalla questione Miss Italia alla gestione del dibattito e dei rapporti tra maggioranza e opposizione.
Più che un vero “imbarazzo istituzionale”, si è trattato di una situazione procedurale complessa. Martinelli ha cercato di mantenere l’ordine dei lavori, ma il richiamo al regolamento da parte di Girlanda ha mostrato la necessità di chiarire meglio le regole sugli interventi, per evitare di generare tensioni simili in futuro.
Il diverbio ha riacceso il dibattito più generale sulla strategia di promozione turistica della città e sull’opportunità di ospitare eventi come Miss Italia.
L’evento del 31 agosto, che doveva rappresentare una vetrina di prestigio per Gubbio, rischia di trasformarsi in un caso politico. Il confronto in Consiglio ha mostrato come il tema divida maggioranza e opposizione e abbia ricadute anche sul clima istituzionale.
La seduta del 23 settembre rimarrà negli annali per la tensione e l’esito inaspettato con l’abbandono temporaneo dell’aula da parte di un assessore. L’episodio evidenzia la necessità di:
garantire parità di parola e rispetto del regolamento, per evitare squilibri nel dibattito;
mantenere il confronto politico su toni istituzionali, senza degenerare in scontri personali.
Il tema Miss Italia e più in generale la promozione della città restano al centro dell’agenda politica, ma l’episodio di ieri ha dimostrato che il Consiglio Comunale è anche il luogo dove le emozioni possono emergere con forza, rendendo il confronto politico un vero specchio delle tensioni presenti nella società eugubina.
Non intendiamo interferire nel dibattito tra i due esponenti politici ma ci rifacciamo al nostro resoconto dell'evento pubblicato su queste pagine il 1° settembre scorso.