Si è svolto in uno dei luoghi simbolo della resilienza dei territori colpiti dal terremoto del 9 marzo 2023, l'incontro voluto dalla presidente Stefania Proietti. Presso la sede del 'Comitato Rinascita 9 marzo' di Sant'Orfeto dove la governatrice, che tra le deleghe di sua diretta competenza annovera anche quella alla ricostruzione, ha voluto fare il punto sul post sisma. Oltre ai cittadini, erano presenti anche la sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi, la vicesindaca di Umbertide Annalisa Mierla e Stefano Nodessi Proietti, direttore Regionale al Territorio, Ambiente, Protezione civile.
L'occasione è stata importante per far conoscere le misure previste dall’emendamento approvato in Commissione alla Camera a firma dell'on. On. Giorgianni, che estende al terremoto di Pierantonio del 2023 la normativa speciale già applicata al sisma del 2016.
Sul piatto c'è uno stanziamento di 30 milioni di euro per il 2025 e di 60 milioni per il 2026 per finanziare fin da subito la progettazione e parte della ricostruzione leggera, nel contempo programmando la ricostruzione pesante per il 2027.
Si tratta di un grande passo avanti su una questione molto delicata. Proietti aveva a lungo criticato la gestione del post sisma nelle zone dell'alta Umbria. In più occasioni, anche durante la sua campagna elettorale, aveva denunciato come Umbertide e le zone colpite dal terremoto, fossero state le grandi dimenticate dalla Legge di Bilancio 2025. Lentamente l'impasse si sta sciogliendo e ora ai fondi già annunciati a dicembre se ne aggiungono di nuovi nell'arco del triennio. Nel mentre Proietti ha già avanzato richiesta per la proroga dello stato di emergenza anche in questi territori.
La presidente nell'incontro di ieri ha spiegato come saranno ripartiti i fondi. Verrà "immediatamente finanziata la progettazione delle opere pubbliche da ricostruire (con 5 milioni nel 2025 e 7 milioni nel 2026) condizione necessaria per poi avviare tutti i successivi passaggi. Quando si trovano di fronte ad un evento sismico come quello che vi ha colpito, le comunità come le vostre temono di essere lasciate indietro, faremo in modo che questo non avverrà".
La sindaca di Perugia ha ricordato come la sua campagna elettorale fosse partita proprio da Sant'Orfeto. Ferdinandi ha voluto sottolineare coma la collaborazione interistituzionale sia un presupposto necessario per avviare azioni concrete a sostegno delle zone e dei cittadini colpiti dal sisma. "La trasversalità tra le nostre istituzioni - ha dichiarato - è fondamentale per abbattere le barriere burocratiche e affrontare le lentezze che spesso i cittadini non comprendono. È nostro dovere costruire un'amministrazione più trasparente e più veloce, perché i tempi dei cittadini sono sacrosanti e richiedono urgenza, specialmente in momenti di dolore come quelli vissuti dalla nostra comunità".
"Non dimenticherò mai - ha aggiunto - le parole di un cittadino che, con profonda angoscia, descrisse il suo paese come un 'paese fantasma'. Questo ci ricorda quanto sia cruciale intervenire in modo tempestivo e deciso. Ho condiviso le battaglie di questa comunità, come quella del presidio sotto la regione, e sono grata a tutti i parlamentari umbri che hanno reso la questione delle aree colpite dal terremoto una priorità politica”.
Mierla ha tracciato un primo bilancio delle misure in essere e di quelle in previsione. "Come Comune - ha detto - abbiamo inviato in Regione la richiesta di proroga di stato di emergenza che serve anche per finanziare il Contributo di Autonoma Sistemazione (CAS), contributo che continuiamo regolarmente ad erogare tutti i mesi. Stiamo lavorando anche al nuovo polo scolastico perché è da tutti riconosciuto come la prima esigenza della comunità. Il prossimo 9 marzo (secondo anniversario del terremoto ndr) saremo insieme e con noi ci sarà anche il Commissario Giudo Castelli: due anni sono passati, ma nei prossimi potremo finalmente avviare una nuova fase della ricostruzione".