L'Umbria del Sud resta al centro della tempesta politica sulle infrastrutture sanitarie. Mentre cresce la mobilitazione sulla sanità regionale con l'agenda delle polemiche che si divide tra liste d'attesa infinite e strutture inadeguate, i partiti si danno battaglia sui progetti ospedalieri che dovrebbero risollevare le sorti del territorio. La Lega di Terni sferra l'attacco più duro alla Presidente Proietti e al PD locale, accusati di aver affossato il nuovo ospedale ternano per piegarsi alle logiche perugine. Dall'altra parte, l'assessore regionale allo sviluppo economico Francesco De Rebotti alza le barricate per difendere il progetto del presidio Narni-Amelia annunciando che si chiamerà "Terni2" per simboleggiare l'integrazione con il nosocomio ternano fermo però al palo, mentre Francesco Maria Ferranti, vicepresidente della Provinciadi Forza Italia punta il dito contro l'immobilismo della giunta regionale.
Il carroccio ternano non usa mezzi termini. "Invece di alzare la voce contro la Presidente Proietti, che ha di fatto bloccato il progetto del nuovo ospedale, il PD di Terni si piega docilmente agli ordini imposti dall'alto, anche se questi penalizzano pesantemente il territorio ternano", tuona la Lega Terni in una nota che suona come una dichiarazione di guerra.
Il bersaglio principale è il segretario provinciale Spinelli, accusato di "mascherare la propria sudditanza con un comunicato stampa infarcito di bugie". La Lega rinfaccia al centrosinistra mezzo secolo di governo regionale che ha "chiuso ospedali in tutta la regione, marginalizzato Terni e lasciato marcire in un cassetto qualsiasi ipotesi concreta di nuovo ospedale pubblico".
Le parole della Presidente Proietti al Parco Cardeto diventano munizioni politiche: secondo la Lega, l'inquilina di Palazzo Donini avrebbe ammesso di voler "mettere una pietra tombale sul progetto del nuovo ospedale di Terni, cancellando anni di lavoro della giunta di centrodestra per inseguire visioni irrealizzabili, dai tempi biblici e dai costi insostenibili".
La battaglia si allarga al bilancio comunale: la Lega rievoca il buco da oltre 80 milioni di euro che ha trascinato Terni nel dissesto finanziario, costringendo all'aumento massimo delle imposte comunali. "Ora, con il nuovo governo regionale, famiglie, lavoratori e imprese subiscono ulteriori aumenti di tasse e vedono le liste d'attesa in sanità raddoppiate rispetto a quando governava il centrodestra", chiosa il comunicato.
Dall'altra trincea risponde l'assessore regionale Francesco De Rebotti, ex sindaco di Narni, che ribalta la prospettiva trasformando la polemica in una visione di programmazione sanitaria. Il nuovo presidio ospedaliero del territorio narnese-amerino non va giù a molti . argomentaDe Rebotti- che, invece, rivendica la logica del progetto con la determinazione di chivuole difendere i piani regionali.
"In Umbria sono stati, nel tempo, realizzati tutti i presidi ospedalieri territoriali sostituendo quelli cittadini, nella stessa traccia su cui si inserisce il nuovo ospedale di Narni Amelia", afferma l'assessore, citando gli esempi di Pantalla per Todi-Marsciano e Branca per Gubbio-Gualdo Tadino. La motivazione è sempre la stessa: strutture vecchie, non sicure, scomode, che necessitano di aggiornamento funzionale e tecnologico.
Ma De Rebotti va oltre, proponendo una visione integrata che - dal suo punto di osservazione - dovrebbe mettere a tacere le polemiche: "Il nuovo presidio di Narni Amelia va concepito in assoluta integrazione col Santa Maria di Terni". Il concetto è quello di funzioni complementari - chirurgia, riabilitazione post acuzie, medicina - che alleggeriscano il carico dell'ospedale ternano concentrandolo sull'alta specializzazione.
L'assessore propone di chiamare la nuova struttura "Terni 2", un cambio di nomeche, secondo lui, non è una provocazionedialettica ma il segnale diuna strategia precisa: creare una rete ospedaliera integrata dove bassa-media e alta specializzazione si completino a vicenda.
"Il nuovo ospedale di Narni Amelia, che inizieremo a chiamare TERNI 2 in coerenza con quanto scritto sopra si farà", taglia corto De Rebotti, che punta il dito contro "quel pensiero stanco, asfittico, grigio che prima bisogna fare sempre un'altra cosa mettendola sulla scala in cui questo 'pensiero' è a suo agio: quella del tifo e della disinformazione".
La stoccata finale arriva sulla Provincia, che ha rimandato "senza motivo" l'atto per la variante di Amelia che mette a disposizione 3,5 milioni per il completamento del progetto. De Rebotti chiede ai sindaci di schierarsi, evocando il gioco "space invaders": siamo "all'ultimo quadro, il più difficile ma conclusivo".
Larisposta arriva da Francesco Maria Ferranti, vicepresidente della Provincia e capogruppo di Forza Italia, che non usa giri di parole per bacchettare la giunta regionale. "La regione dell'Umbria esiste dal 1970 quindi da 55 anni. Di questi 50 li ha governati la sinistra. E ora si vorrebbero addossare tutti i problemi della sanità a soli 5 anni di governo del centro destra. La coalizione ha governato per metà mandatola sanitàdovendo occuparsidell'emergenza sanitaria del Covid. Due anni e mezzo caratterizzati da una attività esclusivamente da emergenza sanitaria".
Ferranti non risparmia critiche nemmeno al presente: "Da morire del ridere se non ci fosse da piangere: De Rebotti è lo stesso assessore che all'incontro della giunta regionale al parco di Cardeto ha dichiarato che la realizzazione del nuovo ospedale di Terni non è in programma nei prossimi quattro anni, perché non c'è un progetto, non ci sono i soldi e non c'è una direzione politica chiara.Un cittadino che deve essere salvato dalla morte,dev'essere curato nell’ospedale di alta specializzazione di Terni e non nelle strutture sanitarie di supporto del territorio. Per questa ragione oltre all’ospedale di Narni e Amelia, serve il nuovo e moderno ospedale di Terni. Non consentiremo oltre che la giunta regionale prosegua nell’umiliare Terni e l’Umbria del sud".