26 May, 2025 - 19:00

Sanità, 10 milioni per il futuro dell’Ospedale di Città di Castello: TAC nuova e reparti potenziati

Sanità, 10 milioni per il futuro dell’Ospedale di Città di Castello: TAC nuova e reparti potenziati

L’0spedale di Città di Castello guarda al futuro con ambizione e concretezza. La presidente della Regione Umbria Stefania Proietti ha visitato oggi la struttura sanitaria dell’Alto Tevere annunciando un importante piano di investimenti da 10 milioni di euro, che punta a rafforzare uno dei presidi più strategici del territorio. Al centro del progetto ci sono nuove tecnologie - tra cui la nuova TAC inaugurata oggi - ma anche ampliamenti dei reparti e una visione integrata tra ospedale e sanità territoriale.

Città di Castello, un piano da 10 milioni per una sanità moderna e accessibile: nuova TAC all'ospedale 

La visita istituzionale si è svolta alla presenza della direttrice regionale Salute e Welfare Daniela Donetti, del direttore generale dell’Usl Umbria 1 Emanuele Ciotti e delle principali figure dirigenziali del presidio ospedaliero, insieme al sindaco di Città di Castello Luca Secondi. L’occasione è stata anche quella dell’inaugurazione della nuova TAC 64 strati, già in funzione al Pronto Soccorso, che rappresenta solo il primo tassello di una più ampia strategia di rilancio tecnologico e organizzativo.

"La visita all’ospedale di Città di Castello conferma l’impegno della Regione Umbria nel garantire una sanità pubblica di qualità e accessibile a tutti i cittadini", ha dichiarato la presidente Proietti. "Gli investimenti di 10 milioni di euro che stiamo realizzando rappresentano una scelta strategica per rafforzare uno dei presìdi ospedalieri più importanti del nostro territorio”.

I fondi provengono da fonti nazionali e comunitarie, tra cui il Decreto Legge 34/2020 per l’emergenza Covid-19 e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), nell’ambito della Missione 6 dedicata alla sanità. L’obiettivo è triplice: migliorare l’accesso ai servizi, ridurre i tempi di attesa e garantire cure sempre più efficaci e personalizzate.

Più posti letto, diagnostica potenziata e tecnologie d’avanguardia

Tra gli interventi più significativi spicca l’ampliamento dell’area di terapia intensiva, che passerà da 6 a 18 posti letto distribuiti su due piani, mentre 14 letti dell’area medica verranno riconvertiti in terapia semi-intensiva. Un’evoluzione fondamentale per aumentare la capacità di risposta del presidio in situazioni critiche.

Sul fronte della diagnostica, l’ospedale sarà presto dotato di nuove apparecchiature ad alte prestazioni. Oltre alla TAC 64 strati già operativa, è prevista l’installazione di una TAC 128 strati con software specialistici e di due Risonanze Magnetiche da 1,5 Tesla, una delle quali dedicata all’imaging senologico con opzione di biopsia. Tutti strumenti che consentiranno diagnosi più rapide e accurate, riducendo sensibilmente i tempi di attesa per gli esami.

L’area oncologica ha già beneficiato della sostituzione dell’acceleratore lineare in Radioterapia, ora in grado di offrire trattamenti come la Radioterapia Stereotassica, l’Image Guided e la RapidArc con controllo del respiro, metodiche di ultima generazione per la cura dei tumori.

Le eccellenze del territorio: Breast Unit e chirurgia dell’obesità in crescita

L’ospedale tifernate conferma la sua vocazione di centro di riferimento regionale grazie all’elevata specializzazione di alcune sue unità. La Breast Unit, che si occupa della prevenzione e cura delle patologie mammarie, prevede un aumento degli interventi chirurgici da 454 a 498 nel 2025. In crescita anche l’attività dell’unità per la cura dell’obesità, che passerà da 80 a 140 operazioni l’anno, rafforzando l’offerta di terapie bariatriche e nutrizionali.

Il presidio ospita 25 strutture tra reparti e ambulatori, comprese eccellenze come la Stroke Unit per le patologie cerebrovascolari, la Chirurgia oncologica, l’Ortopedia, la Urologia e la Ginecologia. Completa il quadro un’articolata rete di servizi territoriali, dall’ospedale di Comunità alla diagnostica anatomo-patologica.

La collaborazione tra rete ospedaliera e territoriale, già consolidata nell’Alto Tevere, rappresenta il modello che vogliamo estendere in tutta la regione”, ha sottolineato ancora Proietti, delineando una visione di sanità pubblica più capillare, integrata e vicina ai cittadini.

L’ospedale di Città di Castello, come anche quello di Pantalla, si conferma così una colonna portante del sistema sanitario regionale, pronto ad affrontare le sfide del futuro con strumenti più efficaci, personale qualificato e una rete di servizi pensata per rispondere ai bisogni reali delle persone.

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Giorgia Sdei
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