07 Aug, 2025 - 20:29

Sanità, via al potenziamento dell'assistenza territoriale: siglata l'intesa tra Usl Umbria 1 e Sumai

Sanità, via al potenziamento dell'assistenza territoriale: siglata l'intesa tra Usl Umbria 1 e Sumai

La sanità umbra fa un passo avanti nella lotta alle lunghe liste d'attesa e nel rafforzamento dei servizi di prossimità. Il 6 agosto è stato firmato un importante accordo tra l'Usl Umbria 1 e il sindacato Sumai (Sindacato unico medicina ambulatoriale italiana), volto a migliorare l'efficienza e l'accessibilità dell'assistenza sanitaria territoriale. Un'intesa che nasce dall'applicazione concreta, a livello locale, dell'accordo regionale sottoscritto lo scorso 25 giugno, che punta a una gestione più efficace delle liste d'attesa e a una maggiore appropriatezza nelle cure offerte ai cittadini.

Accordo Usl Umbria 1 e Sumai sulla sanità, più servizi e meno attese: cosa prevede l'intesa

A firmare l'accordo sono stati Emanuele Ciotti, direttore generale dell'Usl Umbria 1, e Francesca Castellani, segretaria regionale del Sumai. Il documento recepisce i contenuti dell'accordo regionale e li declina in azioni operative mirate a consolidare il ruolo degli Specialisti Ambulatoriali Interni (Sai), con l'obiettivo di abbattere i tempi di attesa e garantire un accesso più rapido e uniforme alle prestazioni sanitarie.

Nel concreto, già nei primi giorni di applicazione dell'accordo regionale, sono state attivate 384 prestazioni aggiuntive, che includono prime visite in diverse branche specialistiche: dermatologia, cardiologia, oculistica, medicina fisica e riabilitazione, nonché esami Ecocolordoppler. Si tratta di un segnale tangibile dell'efficacia dell'accordo, che ora si rafforza ulteriormente con la firma dell'intesa territoriale.

Continuità assistenziale, telemedicina e formazione

Ma il piano non si limita all'aumento del numero di visite. L'accordo punta a un cambiamento strutturale nel modo in cui viene erogata l'assistenza territoriale, con una forte enfasi sulla continuità assistenziale per i pazienti cronici e sull'integrazione tra specialisti e medici di medicina generale. Un ruolo chiave lo giocherà la telemedicina, che permetterà un confronto clinico più rapido ed efficiente, riducendo al contempo gli accessi fisici non strettamente necessari.

Tra gli obiettivi dichiarati c'è anche quello di "realizzare progetti specifici per potenziare l'organizzazione con percorsi di formazione continua per i Sai ed aggiornamenti costanti sulle linee guida cliniche". Una strategia che punta non solo ad ampliare l'offerta, ma anche a migliorarne qualità e sicurezza, con un sistema più reattivo, aggiornato e in grado di rispondere meglio al fabbisogno assistenziale.

Equità e accesso per tutti i cittadini umbri

Un altro pilastro dell'accordo è l'equilibrio territoriale nell'accesso ai servizi sanitari. L'intesa, infatti, mira ad assicurare pari opportunità di cura per tutti i cittadini residenti o domiciliati in Umbria, senza distinzioni di provenienza o condizione socio-economica. Un principio che si inserisce perfettamente nel quadro tracciato dal Piano nazionale di governo delle liste d'attesa e dall'accordo collettivo nazionale 2019-2021.

La durata dell'intesa sarà di un anno, ma le parti si sono lasciate ampio margine per eventuali modifiche e integrazioni, in base alle esigenze future del sistema sanitario regionale. Una flessibilità pensata per adattarsi a un contesto in continua evoluzione, sia per quanto riguarda i bisogni dei cittadini, sia in risposta a sfide sanitarie emergenti.

In definitiva, l'accordo tra Usl Umbria 1 e Sumai rappresenta un tassello cruciale nel disegno di una sanità più vicina alle persone: efficiente, inclusiva e innovativa.

Eccellenza ospedaliera e integrazione territoriale: il caso della giovane madre salvata a Perugia

Un recente episodio ha dimostrato concretamente l’efficacia della rete tra ospedale e servizi territoriali. Una giovane madre di 30 anni, colpita da aneurisma cerebrale pochi giorni dopo un parto cesareo regolare, è stata salvata grazie alla tempestività dell’intervento dell’Ospedale di Perugia. Dopo una diagnosi immediata e una delicata operazione neurochirurgica a cielo aperto, la donna ha potuto iniziare un percorso riabilitativo che ha restituito quasi totalmente le sue capacità motorie e verbali.

Il caso, come ha evidenziato il commissario straordinario Emanuele Ciotti, rappresenta "un esempio significativo dell'alta specializzazione e della competenza multidisciplinare disponibile presso l'azienda ospedaliera" e dimostra quanto la collaborazione tra ospedale e territorio sia fondamentale per il buon esito delle cure.

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Giorgia Sdei
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