In Umbria, come nel resto d'Italia, il conto alla rovescia per i saldi estivi 2025 è ormai agli sgoccioli: sabato 5 luglio prenderà ufficialmente il via la stagione dei ribassi, che durerà per sessanta giorni, fino al 3 settembre. Una boccata d'ossigeno per i consumatori ma anche per i commercianti, che confidano in un incremento delle vendite durante l'estate, complici l'inizio delle ferie e il desiderio di rinnovare il guardaroba senza prosciugare il portafogli.
Se, secondo l'ultimo rapporto di Bankitalia, l'economia umbra registra un andamento oscillante, con una leggera ripresa accompagnata da persistenti criticità, i saldi sono allora un ottimo banco di prova.
La Regione Umbria ha confermato l'adesione al calendario nazionale, come previsto dalla legge regionale n.10 del 2014 e dall'intesa siglata in sede di Conferenza delle Regioni. L'assessore regionale allo Sviluppo economico Francesco De Rebotti ha spiegato che le date dei saldi sono state fissate in coerenza con l'accordo nazionale del 24 marzo 2011, aggiornato nel 2016.
Rimane inoltre in vigore la possibilità per i commercianti umbri di effettuare vendite promozionali anche nei trenta giorni precedenti l'inizio dei saldi. Questo rende l'Umbria una delle poche regioni italiane in cui lo shopping scontato è praticamente sempre possibile.
Durante il periodo dei saldi restano valide alcune regole fondamentali per tutelare chi compra. Le associazioni di categoria come Federazione Moda Italia e Confcommercio ricordano che i capi in saldo devono essere di carattere stagionale o di moda, ovvero suscettibili di rapido deprezzamento. I negozianti sono obbligati a esporre il prezzo originale, la percentuale di sconto applicata e il prezzo finale. Inoltre, il prezzo di partenza deve corrispondere al più basso praticato nei 30 giorni precedenti l'inizio degli sconti.
Per quanto riguarda i cambi, la legge lascia libertà al commerciante, a meno che il prodotto non presenti un difetto di conformità: in quel caso, il consumatore ha due mesi di tempo dalla scoperta del vizio per richiedere la riparazione, la sostituzione o, se impossibili, il rimborso o la riduzione del prezzo. Anche la prova dei capi non è un obbligo, ma è a discrezione del negozio. I pagamenti elettronici devono essere accettati.
L'avvio dei saldi rappresenta anche un momento importante per il commercio al dettaglio, ancora provato dalle difficoltà economiche degli ultimi anni. Molti esercenti confidano in un ritorno dei clienti nei negozi fisici, complici la bella stagione, gli eventi cittadini e la voglia di riscoprire il centro storico delle città umbre. Dopo anni complicati tra pandemia e crisi dei consumi, i saldi estivi possono dare una vera spinta alla ripresa.
Inoltre, in un momento in cui l'inflazione ha inciso sul potere d'acquisto delle famiglie, la possibilità di fare acquisti a prezzi ridotti assume un valore ancora più rilevante. La raccomandazione, però, resta quella di comprare con consapevolezza: confrontare i prezzi, verificare la presenza di eventuali promozioni precedenti e pretendere sempre la massima trasparenza.
In Umbria, come in Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Lombardia, Molise, Sardegna e Toscana, i saldi dureranno 60 giorni. Altre regioni, come il Lazio e il Piemonte, applicheranno durate diverse: sei settimane la prima, otto la seconda. Più flessibili le province autonome di Trento e Bolzano, dove i commercianti possono decidere in autonomia i periodi dei saldi, pur restando entro il limite massimo dei 60 giorni complessivi.
Per i consumatori umbri, dunque, l'estate 2025 si preannuncia come una stagione ideale per approfittare delle offerte, senza dimenticare diritti e doveri. Con l'inizio fissato al 5 luglio, è il momento di stilare la lista dei desideri e prepararsi a uno shopping più conveniente.