23 Jun, 2025 - 14:00

A Roccaporena tra fede e partecipazione. In tanti alla Festa delle Rose e delle Rite

A Roccaporena tra fede e partecipazione. In tanti alla Festa delle Rose e delle Rite

Il fine settimana appena trascorso ha visto una folta presenza di fedeli a Roccaporena, borgo natale di Santa Rita, nel Comune di Cascia. L'occasione è stata la tradizionale 'Festa delle Rose e delle Rite', che tra sabato 21 e domenica 22 ha animato questo luogo tra celebrazioni liturgiche, momenti di comunità e spettacoli.

L'emozione della veglia itinerante

Ad aprire la festa c'è stata, nel pomeriggio di sabato, la partita di beneficenza 'Sindaci vs Parroci', dedicata alla memoria di don Sante Quintiliani mentre in serata, si è svolta la suggestiva veglia itinerante attraverso le vie del borgo in cui sono stati ripercorsi i momenti salienti della vita di Santa Rita. Le scene, tratte dai testi di Cinzia Di Pasquale, hanno visto l'interpretazione di attori e attrici del FUPS, insieme alla Corale Santa Rita di Cascia.

Ad arricchire l'evento, anche il ritorno dei 'The Coniugi', coppia nella vita e sul web composta da Alina Person e Simone Gallo, attori e content creator, già ospiti a Cascia per la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. 

Un nuovo cammino per due Sante

Domenica, al termine delle celebrazioni religiose e della tradizionale consegna delle rose benedette alle 'Rite', la presentazione di un'importante novità: il Cammino di Santa Chiara e Santa Rita, da Montefalco a Cascia. Si tratta di un progetto che unisce spiritualità e valorizzazione del territorio che ha visto la presenza, tra gli altri, di mosignor Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia.

A chiudere la festa, lo spettacolo itinerante con i Piccoli Tamburini della Città di Cascia, la musica dell’Orchestra 'Vittorio il Fenomeno', e il grande spettacolo pirotecnico che ha illuminato il cielo di Roccaporena.

Spiritualità nel cuore dell'Umbria

Il nuovo cammino presentato a Roccaporena, una location carica di significati, prevede un un itinerario di 97 chilometri e 6-7 tappe: un'esperienza unica tra natura e devozione che unirà le due Sante agostiniane umbre. L'Umbria è una regione dove la spiritualità si coniuga particolarmente bene con l'offerta dei cammini che qui vantano una tradizione antichissima essendovi una vasta costellazione di luoghi di pellegrinaggio.

Il 2025 è anche un anno denso di ricorrenze per i cattolici e per i devoti ritiani in particolare. C'è il Giubileo in corso e cadono anche i 125 anni dalla canonizzazione di Santa Rita. Inoltre, il nuovo papa, Leone XIV è agostiniano e grande devoto della Santa di Cascia dove si è recato in più occasioni. L'ultima proprio lo scorso anno quando ha celebrato il solenne pontificale in suo onore.

Una devozione sconfinata: il legame con le rose

Santa Rita è chiamata "la Santa degli impossibili": è a lei che i fedeli chiedono l'intercessione nei casi più disperati. I suoi attributi sono la rosa (quello più noto) le api, la vite, la spina, l'anello nuziale e il rosario.

Vissuta tra fine del Trecento e la prima metà del Quattrocento, contrasse matrimonio in giovane età ma rimase vedova e dopo aver perso entrambi i figli nel giro di poco tempo, decise di prendere i voti entrando nel monastero agostiniano di Santa Maria Maddalena a Cascia. Secondo la tradizione, la sera del Venerdì Santo, ricevette la stigmate quando pregando davanti al Crocifisso, si staccò una spina dalla corona di Gesù e le si conficcò in fronte. Sul letto di morte, chiese a una cugina di portarle dei fichi e una rosa rossa. Era pieno inverno, c'era la neve ma la parente, incredula, li trovò. Da quel momento la rosa è diventata il simbolo di Santa Rita. Alla sua morte avvenuta il 22 maggio (1447 o 1457) il suo corpo era già oggetto di una grande venerazione per via degli eventi miracolosi a lei attribuiti.

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Sara Costanzi
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